giovedì 28 luglio 2011

Solerti passionari atletici

Tra i commenti dell’anonimo di turno, di tanto in tanto, è possibile leggere il reiterato e sperticato elogio dei cosiddetti ‘passionari’ dello sport, figure non sempre ben definibili di dilettanti full time; spesso (molto spesso) volontari incompetenti dal cronometro facile, dal pensiero abbastanza contorto, sempre attivo e con licenza di massacrare quei rari talentucci in transito sulle piste, i campi e le pedane della nostra penisola. Come scrivevo in un mio recente commento, ritengo sia proprio il volontariato dei molti 'passionari' incompetenti presenti sui campi e sulle pedane, regionali e nazionali, (volontariato spesso usato da chi e' comodamente assiso sui preistorici scranni del potere sportivo e non) una delle più grosse iatture del sistema atletica.

E allora, eccovi un florilegio minimo di ‘passionarie bestialità’, udite e lette fuori e dentro i campi d’atletica, dalle mie parti. Genitori, allenatori, dirigenti… tutti insieme appassionatamente. Anche questa (ahimé!) è l’atletica, bellezza…

“Adesso deve fare i tempi. Mo’ è importante…”. (Genitore di una bimba di dieci anni; triste mezzofondista prematura).

“Appena ti arriva a tiro, cambia ritmo e smolecolalo!”. (Genitore al proprio figliolo di dodici anni; trenta chili di paura in scarpette e canotta).

“Tu sai quando devi cambiare ritmo e darle la mazzata”. (Anziano parente di un’atleta quattordicenne, poco prima della gara di quest’ultima e al passaggio della sua giovanissima ‘avversaria’).

“Basta. Da domani si fa come dico io. Mica stiamo qua per divertirci!”. (Genitore-allenatore al figliolo di tredici anni, subito dopo una gara podistica provinciale).

“Ci vuole la velocità, ci vuole”. (Allenatore di mezzofondisti dodicenni, alle prese con l’ennesima ripetuta tirata alla morte, sui 200m, in pista).

“[…] Ha allenato XY, Campione Italiano dei Giochi della Gioventù… “. (Dal curriculum di un allenatore locale).

“Le piramidi si costruiscono a partire dal vertice”. (Metafora di un noto dirigente locale durante un’assemblea).

"Perché fare un progetto per i tapascioni? Cosa portano all’atletica i tapascioni?" (Dirigente di vertice durante un’assemblea).

"Bisogna curare l’attività Masters, un bel movimento…" (Lo stesso dirigente di vertice, durante la stessa assemblea).

“Tu sai quando devi cambiare ritmo e darle la mazzata!”. (Ancora l'anziano parente di cui sopra, stavolta durante la gara).
 

6 commenti:

Paolo Dell'Elce ha detto...

mi piace quella delle piramidi :)

Biansi ha detto...


“Appena ti arriva a tiro, cambia ritmo e smolecolalo!”. (Genitore al proprio figliolo di dodici anni; trenta chili di paura in scarpette e canotta).

“Tu sai quando devi cambiare ritmo e darle la mazzata”. (Anziano parente di un’atleta quattordicenne, poco prima della gara di quest’ultima e al passaggio della sua giovanissima ‘avversaria’).

“Tu sai quando devi cambiare ritmo e darle la mazzata!”. (Ancora l'anziano parente di cui sopra, stavolta durante la gara).

Vincono il primo premio, ex aequo, nella categoria "Tattica"

“Basta. Da domani si fa come dico io. Mica stiamo qua per divertirci!”. (Genitore-allenatore al figliolo di tredici anni, subito dopo una gara podistica provinciale).

Vince il primo premio nella categoria "Educativo"

“Le piramidi si costruiscono a partire dal vertice”. (Metafora di un noto dirigente locale durante un’assemblea).

Vince il primo premio nella categoria "Ingegneria"

“Ci vuole la velocità, ci vuole”. (Allenatore di mezzofondisti dodicenni, alle prese con l’ennesima ripetuta tirata alla morte, sui 200m, in pista).

Vince il primo premio nella categoria "Allenamento"

“Adesso deve fare i tempi. Mo’ è importante…”. (Genitore di una bimba di dieci anni; triste mezzofondista prematura).

Vince il primo premio nella categoria "Pianificazione"

"Perché fare un progetto per i tapascioni? Cosa portano all’atletica i tapascioni?" (Dirigente di vertice durante un’assemblea).

"Bisogna curare l’attività Masters, un bel movimento…" (Lo stesso dirigente di vertice, durante la stessa assemblea).

Vince il primo premio nella categoria "Coerenza"

“[…] Ha allenato XY, Campione Italiano dei Giochi della Gioventù… “. (Dal curriculum di un allenatore locale).

Vince il primo premio nella categoria "Lei non sa chi sono io"

Marius ha detto...

Sì Biansi, sono proprio da Gran Galà dell'Atletica...

;)

m

Anonimo ha detto...

diceva qualcuno i grandi atleti devono nascere orfani perche' se cominciano a rompere le balle i genitori hanno finito di fare sport !!!! comunque io non generalizzerei ci sono anche allenatori che non amano mettersi in mostra e che non sono dei praticoni esaltati , ma ne sanno di piu di chi si danna per apparire o accaparrarsi incarichi tecnici federali

Enrico ha detto...

'L primm l'è 'l primm. 'L secônd? Gnun!


Enrico Bersezio

Marius ha detto...

"[...] comunque io non generalizzerei ci sono anche allenatori che non amano mettersi in mostra e che non sono dei praticoni esaltati , ma ne sanno di piu di chi si danna per apparire o accaparrarsi incarichi tecnici federali".

Una minoranza, Anonimo, una minoranza...

m