lunedì 12 agosto 2013

Involuzione russa


E venne il giorno della marcia. La finale dei 20 km Uomini ai Mondiali di Mosca è in archivio e lascia aperti, a mio avviso, alcuni interrogativi. Il primo: può il caldo moscovita aver 'appesantito' così tanto il crono degli atleti? Il secondo: come è possibile un'involuzione tecnica tanto evidente in atleti capaci di marciare la distanza, solo qualche mese fa, ad un ritmo più veloce di circa 10"/km (mi riferisco ai cinesi) e con un'esecuzione del gesto decisamente più corretta?

Ha vinto un russo giovanissimo (vent'anni), tale Aleksandr Ivanov, andato al personale con una gara giudiziosa ma non esaltante dal punto di vista tecnico (decisamente 'alto' anche lui su quei ritmi). Altra domanda: dov'erano i russi più noti?

Poca forza nelle gambe dei cinesi, ombre pallidissime di ciò che seppero fare solo un anno fa a Londra. Squalificato Wang Zhen (terzo a Londra con 1:19:25), artefice di un'azione decisiva intorno al 12° km, ma 'zompettante' e a tratti anche sbloccato. (Ma Wang non aveva marciato a Saluzzo i 10 km in 37:52, durante un test in aprile?). Due rossi pure per il suo connazionale Chen (campione olimpico a Londra), secondo all'arrivo, festante (come da foto, qui in basso; evviva i valori dello sport!) per la squalifica dell'ecuadoregno Barrondo (quest'ultimo era 'brutto' tecnicamente a Londra, ed era 'brutto' pure ieri).
Chen, a mio avviso, avrebbero dovuto buttarlo fuori già al 10° km.

Chi salverei? I giapponesi Saito e Suzuki. Bellini ma lenti.

Si è marciato piano a Mosca. Con piedi che scappano avanti subito, senza tenere le spinte (gli esperti mi capiranno). Piedi deboli, alti. Muscoli in acido prima del dovuto. Ginocchia che faticano a tenere la verticale. Dov'è finita la tènnica? Dove sono finiti i tènnici? (Perdonate il toscanismo o, meglio, il 'piemontesismo'). Dove sono i guru che pontificano nel dopo gara?

A questo punto mi fermo. Mi piacerebbe avere il punto di vista di qualche esperto. Tecnico e non. Vi prego, commentate numerosi ché, io credo, la marcia ieri ha mostrato al mondo il peggio di sé.

P.S.: e gli italiani? Oddio, cosa volete che vi dica? Salvo solo Giupponi, 14°.

venerdì 9 agosto 2013

Tornare indietro per andare avanti

(ph: http://www.sbs.com.au/news/article/1721719/Russian-race-walker-Morozov-gets-life-ban-for-dopi)

Mondiali di Atletica leggera 2013, a Mosca. Un tempo cadevano i record, oggi gli atleti. Doping, infortuni misteriosi... Sono curioso di vedere come andrà a finire. Puerile onanismo mentale di un pescarese paziente, seduto sulla riva di un fiume gravido di medaglie di stagno.
Ad esser sinceri, della velocità e dei suoi campioni 'gonfiati' non mi importa granché. Aspetto la marcia, dei 20 km, maschili e femminili; e della 50 km. Attendo la trita retorica del cronista di turno, le immagini di rito, le showreel di chi domani – o dopodomani – potrebbe allungare la “tenebrosa riga” dei campioni senza valore. Lo so, è un piacere da poco, perché non c'è palingenesi dentro questo tristo girotondo di guardie incolpevolmente imbolsite (a quando la piena autonomia degli Organismi antidoping?) e di ladri sempre più potenti e perciò veloci. Io però mi accontento di poco. Mi basterebbe vedere velocità più 'morali'. E atleti carichi di emozioni naturali, o anche di dubbi e di paure che nulla hanno a che vedere con il prelievo di un campione di sangue o di urina...