domenica 24 aprile 2011

La base sta 'in alto'...

'In basso' dovrebbero esserci i più piccini: bambini, ragazzini e adolescenti, diciamo pure così. Per 'basso' intendo la base di un movimento sportivo qualsiasi. È da lì che si dovrebbe cominciare. E invece no. Nella nostra società 'ribaltata' la base del movimento atletico-podistico, ad esempio, è rappresentata dai cosiddetti 'amatori' o masters che dir si voglia. Insomma, un bel giorno ci si ritrova quarantenni o giù di lì (molto spesso anche su di lì) e si diventa runners, aspiranti maratoneti. Se dalle piste di atletica latitano da un pezzo gli adolescenti, i marciapiedi e le (sparute) ciclabili di Pescara sono zeppi, ad ogni ora del giorno, di ultraquarantenni che trotterellano e corrono. Attraverso l'esperienza del progetto WJR sto studiando, 'sviscerando', questo dilagante fenomeno popolare, che oscilla tra la necessità di movimento e la moda. C'è davvero di tutto dentro i podismi: la ricerca della forma perduta, il sogno di New York, l'illusione di un corpo perfetto; la magica soluzione alle proprie devastazioni alimentari; la fuga dalle nevrosi quotidiane. Anche il muoversi fine a se stesso.
E ci sto dentro pure io, con una casacca gialla fluorescente ad insegnare l'equilibrio nella marcia e la corsa...

sabato 16 aprile 2011

Blog, memoria, carne...

L’altra sera sono stato davvero bene. La birra rossa del pub persiano ha un sapore diverso se condivisa con un amico che non vedi da circa trent’anni. Piccoli miracoli del blog che avete sotto gli occhi.

Biase è l’amico ritrovato, saltato fuori da un post nostalgico – ce ne sono molti in Opinioni Aerobiche, e non me ne vergogno – attraverso un commento di quelli che lasciano il segno, almeno dentro il mio cuore ballerino e ipersensibile.
Biase correva da ragazzino. Un più che discreto mezzofondista veloce (1:58 sugli 800m a diciassette anni) che interruppe anzitempo la carriera atletica per dedicarsi agli studi e poi al lavoro.
Biase oggi corre con l’obiettivo di migliorare la propria salute – e devo dire che fisicamente sta come l’avevo lasciato trent’anni fa; complimenti a lui! – divertendosi assieme agli amici dell’associazione podistica per cui è tesserato, la Podistica Adriatico di Pineto (TE).
A Biase voglio dedicare un video particolare. È del giugno 1984. Mio fratello Giovanni vince i 5000m di marcia nell’edizione fiorentina delle Gymnasiadi. Le Gymnasiadi (ISF World Gymnasiade) sono una manifestazione sportiva multidisciplinare organizzata dalla International School Sport Federation per giovani studenti in età ginnasiale. Qualcuno, impropriamente, le ha definite Campionati del Mondo Studenteschi.
Il video balla un po’ ed è in bianco e nero. Si può sentire forte e chiara la voce dello speaker, l’amico Pino Gianfreda. Essa rimbalza tra gli spalti del comunale di Firenze, oggi mutilato del manto di gomma, e quindi non più accessibile all’Atletica.
Giovanni vincerà la gara in volata sullo spagnolo Regidor. Farà pure il record della manifestazione, indossando scarpe due misure più grandi. Potete trovare pure me nel video ad 1:48 di registrazione, mentre gli corro di fianco (di là della recinzione). Avevo diciannove anni e i passaggi al giro dovevo ricavarli a mente e al volo ché il mio casio aveva l’ora, il datario e il cronometro senza memorie…
Buona visione.

martedì 12 aprile 2011

Ghost 2

I gamberi hanno fatto marcia indietro. Cioè vanno avanti. Nulla di fatto quindi per i CCPP 'atletici' di casa nostra. Cancellati. A quasi un giorno dai Giochi Sportivi Studenteschi, fasi provinciali. Di nuovo, o forse no. Forse i CCPP non sono mai esistiti. 
Nella foto lo sguardo smarrito di uno dei due fantasmatici presidenti provinciali, gli occhi che cercano un segno dal Cielo; la speranza di poter rimanere ancora un istante al governo di progetti concreti, qui, in questa valle di lacrime.
Si cerca, in fondo al tunnel, la luce di una qualsiasi giustizia...

Giulianova mon amour...

Un omaggio a Giulianova. Un saluto affettuoso all'amico Luigi Chiodi, consigliere regionale Fidal e patron della "Su e Giù per Giulianova" (l'8 di maggio p.v. alla sua 32^ edizione!). Un abbraccio ideale a tutti gli amici dell'Ecologica "G" di Giulianova.
Buona visione.


giovedì 7 aprile 2011

Vivi(vintage)città

Vivicittà Pescara 1986
L’anno prima avevo provato a vincerlo, partendo come un assassino, davanti a tutti. Chi c’è c’è. “Guarda che il forestale non ti lascia mica andare. Quello c’ha sotto i 14’ sui 5000 e viene dai 1500”, provò a dirmi un amico il giorno prima di quella gara. Il monito stava a significare: se la butti giù dura dal primo metro quello ti sta incollato dietro; se la meni tattica ti secca lo stesso. Allora decisi di partire forte. Niente tatticismi. Se il forestale era più bravo del sottoscritto avrebbe comunque dovuto sudare per vincere.

Quel giorno si sudò tanto. Dal primo metro. La foto a sinistra mi ritrae davanti al gruppo dei primi, 600 metri dopo la partenza. (Se aguzzate bene la vista potete scorgere dietro il forestale, secondo, Camillo Campitelli l’immortale, un semicoperto e giovanissimo Marco Barbone – aveva sedici anni! – e al quarto posto il mitico Renato D’Amario). 2:50, 2:58, 2:59, 3:00, 3:02, 3:01 i primi 5 km. Personale sui 5000 demolito. E ne avevo ancora di birra!
Il forestale perdeva qualche metro, ma mi aveva sempre nel mirino. Arrivò a staccarsi trenta metri, intorno all’8° km. Pensavo di avercela fatta. Pensavo male. Al 9° km, chiusi un filo sotto i 27’, vado in crisi. Al 10° il forestale rientra. L’11° km è un gioco di nervi. Spalla a spalla. Ci pesiamo reciprocamente la fatica con occhiatacce rapidissime. Il forestale rimbalza ancora bene sui piedi. So che a momenti mi lascerà sul posto. Quel momento comincia alla fine dell’11° km. Una mazzata tremenda. Sembrava stesse partendo allora per un 1500. Chiusi gli occhi e feci finta di andargli dietro (che cacchio avevo da perdere? Il terzo era ad un minuto e mezzo). A 400 metri dalla fine il forestale gira a sinistra. Sta infilando il traguardo al contrario. Non ha capito che deve fare ancora un giretto intorno ai campi da tennis. Allora è cotto pure lui! Provo a ripartire, mi avvicino (sembra). Finisco secondo in 36:11, a 5” dal primo. Era il 1986.

Vivicittà Pescara 1987
L’anno dopo Pescara era Budapest. Erano calati gli Unni. La nazionale ungherese di mezzofondo, quasi al completo, schierava per quell’edizione del Vivicittà pescarese nomi che soltanto a leggerli davano i brividi: Attila Kozma, Robert Banai, Mallar Zolt… (erano una decina). Tutta gente con personali che andavano dai 7:55 sui 3000, 28:30 sui 10.000, 2:12 sulla maratona, 8:25 sui 3000 siepi, 3:38 sui 1500. Giusto per dare un’idea. E poi c’era pure il forestale dell’anno precedente, e due carissimi amici abruzzesi al 100%, quell’anno tesserati per l’Aeronautica (scontavano l’anno di naia): Maurizio Salvi e Carlo Simongini (‘ragazzini‘ terribili da 14:07 sui 5000 il primo e 8:01 sui 3000 il secondo!).
Venivo da un inverno tribolato assai: una sciatalgia mi aveva fermato per tutto il mese di gennaio. Ripresi come un mulo a febbraio. Farcito di fatica arrivai a correre a metà marzo la mia prima ed unica (almeno con velleità agonistiche) mezza maratona: la Roma-Ostia. Lì sballai tutto andando subito dietro ai primi e passando ai 10 km abbondantemente sotto i 31’. Il vento gelido e contrario sulla Cristoforo Colombo fece il resto. Finii sulle ginocchia al 20° posto in 1:06:48 (di mezze in carriera ne ho corse due: quella, nell’’87, ed un’altra vent’anni dopo, per scommessa, in 1:18:54).
Tre settimane dopo la Roma-Ostia c’era il Vivicittà. Sì, c’erano gli ungheresi e gli altri, ma io volevo giocare con loro. E scendere sotto i 36 minuti.
La sera precedente la gara, prima di andare a nanna, feci la sciocchezza di mandare giù a canna mezzo litro di una bevanda isotonica gelata di frigo. Passai la notte al cesso tra spasmi addominali allucinanti e brividi di freddo che correvano su e giù per la schiena. Provai a prender sonno alle quattro del mattino. Alle sei mi alzai. Indossai calzamaglia, scarpette e felpa. Scesi in strada e, ‘a secco’, corsi tre chilometri così: 3:30, 3:20, 2:50 (ma che cazzo mi girava per la testa a ventidue anni?). Tornai a casa contento. Le gambe sembravano frullare come volevo (quei tre chilometri servirono a portare a metà cottura una patata che ebbe il tempo di lessarsi ben bene qualche ora dopo).
Alle 10:30 il via dello starter liberò tutte le mie tensioni e le mie paure. Ma stavo da schifo. Le gambe erano di burro. E avevo addosso pure qualche linea di febbre. Neanche stavolta però mi sottrassi al mio ruolo di front runner scassa palle. Tirai io, vento in faccia, i primi 8 km. Poi le gambe mi lasciarono. Chiusi al 9° posto, ma feci comunque il personale: 35:59. Gli ungheresi ne piazzarono cinque nei primi dieci. Primo Attila Kozma, secondo Mallar Zolt e, per il terzo, non ricordo come finì la volata tra Robert Banai e Simongini. Tutti ad una ventina di secondi da me.

Ventiquattro anni fa, avevo ventidue anni, viaggiavo a 3’00”/km su 12-15 km. E, nonostante ciò, in Italia, atleticamente, non ero un cazzo di nessuno.

martedì 5 aprile 2011

Inside the sweet crowd

Confuso tra la folla. Con un numero sul petto. Vivicittà di Pescara, 2011. Ventiquattro anni fa stavo con quelli davanti, una generazione che pestava a non meno di 20 km/h, per 12 km. Oggi vinceranno con 38 minuti; ieri con 36 minuti non entravi nei primi dieci. Bisogna farsene una ragione.

Oggi sto coi miei del camminatori sportivi, nella non competitiva di 3 km. Siamo in tanti a fare la giusta fatica. E a goderci la sorpresa di un caldo anticipo dell'estate che verrà.

Marco ci parla dell'Anabasi di Senofonte dove l'arcade Nicarco, ferito e trafelato, coi visceri in mano avverte i Greci della strage avvenuta. Marco è mio amico e fa parte del gruppo di camminatori sportivi che sto guidando al traguardo. Se si corre a 3'00"/km non puoi goderti i classici. Né le dotte narrazioni di Marco. Non puoi nemmeno goderti il mare che ti corre di fianco. Io e Marco ricordiamo Nicarco tenendo chiavi e cellulari stretti sul ventre, quasi fossero ferite di un'epoca senza più poesia.
Si continua a correre e marciare, con le auto riottose a qualsiasi podismo, anche domenicale.
Il sudore che scivola leggero sul viso sa sempre di sale, a venti chilometri orari come a dieci.

Controllo gli allievi, quelli più audaci che scappano avanti, i più prudenti qualche passo più indietro, e i miei body-guards tutti intorno, col 'classico' Marco e le sue epiche divagazioni.
Il tour però finisce presto - lo sapevamo, oggi non era previsto il mantra podistico lungo un'ora - giusto il tempo di incitare i primi della 12 km, al passaggio a metà gara.

Troppo corti tre chilometri. Non puoi nemmeno lamentarti dell'acqua - poca in verità - alle postazioni di ristoro. Ma questa è un'altra storia...

sabato 2 aprile 2011

Gamberi

Qualcuno tuonò: "Si sciolgano i comitati provinciali e si nominino dei delegati in loro vece...".  Qualcun altro volle vederci chiaro e, dopo qualche settimana... tutto come prima! O no? Ma non c'è una delibera del comitato regionale che ha abolito i CCPP? Ma dai, stiamo a fare i difficili? Se ne farà subito un'altra, ché si stava scherzando.
Si va avanti così, rinculando... 

venerdì 1 aprile 2011

Oggi si può

Si ricostituiscono i CP Fidal in Abruzzo che disporranno di un budget decuplicato rispetto a quello dell’anno precedente. Verranno invece sciolti i Comitati Regionali.

Vengono istituiti i Giochi Interregionali per gli Esordienti: un progetto pluriennale che prevederà la realizzazione di un circuito di 20 manifestazioni ludico-motorie, su base atletica, da svolgersi quindicinalmente nel corso dell’anno scolastico. Sarà totale il coinvolgimento delle scuole primarie abruzzesi.

La federazione assegnerà un bonus di 300 voti (utili per le elezioni federali del 2012) a quelle società che dimostreranno di aver concretamente promosso l’attività giovanile sul territorio. Sono già pronti i criteri per l’assegnazione di tali voti.

Gli atleti tesserati per le società militari da quest’anno non potranno più essere utilizzati dalle società civili per i campionati di società.

Da una recentissima indagine del Ministero della Sanità tutti i partecipanti alle competizioni podistiche amatoriali, di tutti i circuiti regionali e nazionali, risultano essere in regola con la visita medica d’idoneità alla pratica sportiva agonistica.

Va tutto benone quindi. Perché oggi, 1° aprile 2011, si può.

P.S.: Poi però, da qualche altra parte, qualcuno si dà da fare davvero. Leggete questa info giratami due giorni fa da Massimiliano Palumbaro:
 
Scadrà il 21 marzo 2011 il bando dell’Assessorato allo Sport della Regione Piemonte rivolto al sostegno dello sport per tutti. Lo comunica l’assessore regionale Alberto Cirio che commenta: “Dopo il bando lanciato nelle settimane passate per le attività dei Comitati Regionali delle Federazioni, delle Discipline Associate e degli Enti di Promozione, sono in arrivo adesso altre risorse importanti con cui sosterremo la pratica sportiva di base. Stiamo parlando di tutte quelle attività che non hanno valore agonistico, ma sono fondamentali per accrescere la pratica motoria e diffondere una sana cultura sportiva tra tutti i cittadini”.

Il bando di circa 1,5 milioni di euro si rivolge a:
  • Società e Associazioni sportive dilettantistiche affiliate a Federazioni Sportive, a Discipline Associate e a Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni (previsto contributo fisso di 10mila euro);
  • Comitati provinciali delle Federazioni Sportive o Discipline Associate riconosciuti dal CONI (previsto contributo fisso di 15mila euro);
  • Comitati provinciali, territoriali e infra-provinciali degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (previsto contributo fisso di 15mila euro).
Nel bando rientrano i progetti che si sviluppano nel tempo, che coinvolgono molteplici praticanti e le cui finalità formative e/o promozionali prevalgono su quelle agonistiche e competitive. (N.B. Non rientrano in questo bando le manifestazioni, le gare, i trofei e i tornei).

Le domande dovranno pervenire presso l’Assessorato allo Sport della Regione Piemonte con raccomandata A/R o tramite corriere (farà fede il timbro postale).

La modulistica è scaricabile da: www.regione.piemonte.it/sport

Per informazioni: infobandisport@regione.piemonte.it (tel. 011.432.3351)