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(da sx: Salah Uddin, Daniele D'Onofrio, Lorenzo Di Stefano,
tutti della Gran Sasso Teramo) |
Quando penso all’Atletica e al tirocinio obbligato di soave crudeltà pedagogica che ogni suo Campione ha dovuto affrontare prima di affermarsi come tale, ecco, il mio pensiero va alla corsa campestre. Chi vuole crescere nella corsa e crede pervicacemente che c’è ancora tanto da imparare faticando, in inverno affonda le proprie caviglie nel fango o, al meglio, nella terra molle. Ma non per qualche timido appoggio elegante. La corsa campestre rischiara l’anima e la mente, sporcando le scarpe e strozzando il respiro (altro che i ‘comodi’ legni delle indoor!).
Castel Frentano (
CH),
domenica 15 gennaio 2012.
Campionati Regionali Assoluti Individuali di Corsa campestre. Li organizza la
Nuova Atletica Lanciano sotto la guida esperta dell’illustre padrone di casa
Camillo Campitelli, il
runner perpetuo. L’Atletica, quella vera, che se ne strainfischia di ogni opinione (anche se aerobica) o ciancia, riparte mostrando il suo volto migliore.
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(da sx: Lucrezia Anzideo e Claudia Del Giudice) |
Un paio di gradi centigradi sopra lo zero alle nove del mattino. Non più di quattro intorno alle dieci, alla partenza dei 4 km della categoria Allieve, la prima gara della giornata. Percorso duro e a due facce. Un dedalo di un chilometro, uguale per tutti, da ripetersi quattro (Allieve), cinque (Allievi), sei (Junior F), otto (Junior M, Assoluti F), dieci volte (Assoluti M). Partenza dentro il locale campo di calcio, con i primi cinquanta metri (più o meno) sul manto erboso, rettilineo, che piega presto verso un terreno agricolo inclinato, da scalare e ridiscendere zigzagando per circa seicento metri prima di tornare dentro al veloce rettangolo di gioco, gioiosa tonnara per caviglie che hanno ancora qualcosa da dire.
Significante totale di questa splendida giornata di Sport, la tripletta degli Junior dell’
Atletica Gran Sasso Teramo. Rosso pretuziano abbacinante; quasi imbarazzante.
Daniele D’Onofrio, il primo dei tre, va via come un missile dal primo metro, senza alcun timore reverenziale nei confronti del blasontato
Federico Gasbarri, vice campione italiano uscente sui 1500m nella categoria Allievi. Federico, in affanno dai primi metri di una gara serratissima e forse troppo lunga per il suo attuale ‘motore’, indossa la nuova canotta della
Bruni Pubblicità Atletica Vomano; due esuberanti compagni di squadra (pugliesi, anch’essi da poco tesserati per la Bruni Pubblicità) avrebbero dovuto aiutarlo, come sembrava dalle battute iniziali, nell’improbabile compito di mettere in difficoltà l’irragiungibile Daniele di rosso vestito. Beata gioventù!
I rampolli della Bruni Pubblicità finiscono invece per fare il gioco della Gran Sasso Teramo, che non si accontenta di vincere il titolo individuale col mai troppo citato D’Onofrio, ma piazza Lorenzo Di Stefano al secondo posto (che bravo Lorenzo, e che testa) e un sorprendente Uddin Salah al terzo, entrambi protagonisti di una spettacolare rimonta. Rispettivamente al quarto, al quinto e al sesto posto i ragazzi della Bruni Pubblicità (e cioè Yassine Nazih, Federico Gasbarri, Giovanni D’Angelo), assai distanti dal primo classificato (Gasbarri prenderà un minuto e tredici secondi da D'Onofrio), segno che comporre un gruppo vincente di giovani runners non è il gioco del “Fantatletica”, ma innanzi tutto un lavoro tecnico-culturale (in questo caso tutto abruzzese), programmato a dovere e che si gioca con intelligenza ogni giorno sul campo e sui libri. Chiedetelo a Donato Chiavatti. Suo il merito di aver portato D’Onofrio ai risultati di oggi e alla consapevolezza di un talento ancora tutto da esplorare. Suo il merito di aver fatto dialogare, senza strepiti e clamori, le diverse anime abruzzesi di questo meraviglioso manipolo di giovani. (Tra questi non dimentichiamo il ‘veloce’ Luca Dezzi, Gabriele Colantonio e Luca Di Muzio). Bravo Donato, quindi, e complimenti a Maurizio Salvi e Massimo Pompei, rispettivamente Presidente e DT della Gran Sasso Teramo. Brava pure la Professoressa Concetta Balsorio, presente sul campo ad incitare e guidare tatticamente il ‘suo’ junior Lorenzo Di Stefano, secondo appunto, ed anche il terzo, Uddin Salah (Concetta, Lorenzo e Uddin hanno tutti cuore marsicano).
Degli assenti ‘illustri’ non si parla. Affar loro. Vengo piuttosto al mio orticello. Quattro i ‘miei’ atleti a Castel Frentano. Innanzi tutto
Lucrezia Anzideo, oggi all’esordio nella categoria Allieve, con la sua nuova canotta rosso Gran Sasso e un bel titolo regionale di cross (oops, maledetto inglese!), sudato e benaugurante. Questo per lei sarà un anno importante, di crescita, difficile (ma esistono anni facili?); forse intrecciato. Lo risolverà con la mentalità di sempre, sciogliendolo dentro un sorriso.
Negli Allievi ha esordito pure Matteo Torrieri, tesserato per l’Atletica Rapino del mitico Presidente Gino Fosco. Matteo è arrivato secondo, perdendo allo sprint dal più giovane ma più esperto Alfred Kazimi (Gran Sasso Teramo). Che bello vedere due ragazzi lottare fino all’ultimo centimetro, finire stremati a terra due passi dopo il traguardo e abbracciarsi felici qualche minuto dopo. Una sorta di anacronismo. Ed io c’ero. Quale spettatore più felice di me?
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(Luigi Turilli, Aics Hadria Pescara) |
E poi, per chiudere, due righe sulla 10 km assoluta maschile. Vince un indiavolato Matteo Notarangelo (Bruni Pubblicità Vomano) a precedere di 28 secondi Luigi Turilli (Aics Hadria Pescara). Terzo un coraggiosissimo Alessio Bisogno (Aics Hadria Pescara) a meno di un minuto dal compagno di squadra. Luigi – come pure Alessio – atleticamente è cresciuto tanto. Facendo due conti (all’8° km è passato soltanto dieci secondi più lento del forte D’Onofrio) potrebbe provare a scendere sotto i 31 minuti sui 10.000 in pista, già da questa primavera. E partecipare così ai prossimi Campionati Italiani Assoluti all’aperto. Ne parlavo proprio con Donato Chiavatti: Daniele e Luigi potrebbero aiutarsi a vicenda in occasione dei 10.000 del C.d.S. di Corsa. Come scriveva qualcuno giorni fa, da qualche parte, “se son rose…”.
(Tutte le foto sono di Donato Chiavatti)