Basta con le ciance. Generano interruzioni. Fanno perdere tempo. Ci legano ad un palo. Bisogna fare, su base progettuale. E progetto viene dal latino proicio, che significa scaglio, getto in avanti. Si deve andare avanti.
I progetti, quelli buoni, hanno bisogno di dialogo e non di assurdi recinti. Necessitano di alleanze, di collaborazioni plurime ed etiche. Ho letto da qualche parte che, grazie alla mediazione di Mario Pescante, tecnici israeliani potranno allenare atleti palestinesi per le Olimpiadi del 2012. Qui in Abruzzo, invece... Mi stoppo, ché sennò ricomincio. Ma non voglio chiudere così. Vi lascio le parole di un grande poeta, Czeslaw Milosz, Nobel per la Letteratura nel 1980: "Mandare avanti un progetto, come indica la derivazione della parola, significa estrarre da sé un'idea in modo tale che essa acquisti una propria autonomia e sia realizzata non soltanto dagli sforzi di chi l'ha originata, ma anche da quelli indipendenti dal proprio Io".