La FIDAL nazionale andrà a elezioni. Presto, parrebbe. Quale che sarà il suo nuovo governo, una cosa è certa: se non saprà riannodare i fili con la Scuola – non parlo di pallidi tentativi buoni a guarnire trite campagne elettorali, ma di un solido progetto condiviso – perderà l’ultima occasione per garantire futuro al suo movimento, e non solo a quello (parlo di futuro prossimo; qualcosa di drammaticamente concreto e vicino).
E quando parlo di Scuola non intendo ‘solo’ la Secondaria di primo e secondo grado. Parlo anche, e soprattutto, di Scuola Primaria.
Qualcuno in Federazione sa – o dovrebbe sapere – che le palestre scolastiche italiane (laddove esistono) in questo momento sono diventate dei bizzarri “non luoghi” in attesa di un “da farsi” pedagogico-didattico tutto in mente Dei; palestre comunque chiuse alle associazioni sportive dilettantistiche.
Quante ore effettive di educazione fisica praticheranno i nostri alunni? E la già ‘risicatissima’ educazione motoria nella Scuola Primaria, che fine farà?
Qualche idea ce l’avrei, ma bisogna cominciare a lavorarci da subito. Tanto, da quel che so, ‘ste olimpiadi salteranno un giro…