sabato 17 marzo 2012

Distanze


Il post precedente, Genesi banale di un mostro normale, ha ricevuto finora ben cinquantanove commenti e il flusso potrebbe continuare nelle prossime ore. La cosa mi preoccupa un po' vista la caratura culturale ed etica di molti di essi. Commenti prevalentemente anonimi, puerili nella loro petulante insistenza. Qualcuno molto vicino al mondo dell'Atletica Leggera abruzzese mostra di essere in seria difficoltà. Vorrei tranquillizzarlo. Non è scrivendo compulsivamente sul mio blog che si risolvono i problemi della nostra piccola e povera atletica locale; non si sciolgono così nemmeno certi personali garbugli interiori.

Lascio lo sport 'muscolare' e 'vincente' ad altri per orientare il mio impegno intellettuale su una particolare declinazione del significato della parola "distanza". 

Non è possibile chiudere tutte le distanze. Non potrò mai intendermi con l'anonimo che scrive "solo i vincitori fanno la storia". Il dialogo non è sempre possibile e bisogna farsene una ragione.

Quanto dista la Terra dalla Luna? La cosa è nota: circa 356.000 km al perigeo e 384.000 all'apogeo. Quanto dista la Scuola dallo Sport (e dalle discipline di endurance dell'atletica in particolare)? Un abisso insondabile. Tempo fa, nella ricerca di un problema di matematica da assegnare ai miei alunni, ne trovavo uno che faceva così: "Giovanni si allena tutti i giorni per la maratona di Venezia. Ogni giorno percorre per 25 volte un circuito di 20 hm. Quanti km percorre in un giorno? E in una settimana? E in un mese? Si chiudeva una settimana scolastica abbastanza pesante e senza pensarci troppo assegnai quel problema come esercizio per il lunedì successivo. Un'alunna assai sveglia, finita la dettatura del testo, mi disse: "20 hm sono 2 km. 'Sto ragazzo corre 50 km al giorno. A me sembra un matto...". Ho faticato un bel po' a spiegarle che i maratoneti non corrono così a lungo.
I nostri bambini (gli abruzzesi intendo) sono tra i più sedentari d'Italia (clicca qui). Per molti di loro chi pratica con continuità la corsa o la marcia è un matto o, nella migliore delle ipotesi, un tipo buffo, eccentrico. E la cultura ufficiale, la scuola, coi suoi testi 'distanti' anni luce dal reale e con due ore setimanali di educazione motoria (quando va bene), procede d'inerzia, tra buoni propositi e investimenti risibili (in risorse umane e finanziarie).

Sono questi i problemi di cui dovrebbe occuparsi un Comitato Regionale Federale piuttosto che riempire il forum del proprio sito ufficiale di inutili e stucchevoli questioni personali; chiacchiere da bar che, come direbbe qualcuno, dovrebbero essere appannaggio di "blog locali di natura personale"(?!). E se ciò  non dovesse essere possibile me ne farò una ragione ché, credo, sia una questione di distanza culturale, incolmabile fino al prossimo novembre. Dopo, si vedrà.

34 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che vita vuoi avere se non sai fare altro che scrivere.Ti necessita uno psicanalista. Hai visto come scrivo bene.

Anonimo ha detto...

EVVIVA MARIO IL NOSTRO PROGETTO SALU'TIAMO ...ATTIVITA MOTORIA NELLA SCUOLA ELEMENTARE . PRIMA DI CORRERE FORTE DEVI IMPARARE A CORRERE BENE .

per l'anonimo ..ma non hai nulla da fare durante il giorno ...diceva un saggio vedi negli altri quello che vorresti ma non riesci a dirtelo
march

Marius ha detto...

@ l'anonimo: stavolta non ti banno perché so che altrove non ti fila nessuno (continuo nella mia folle opera di volontariato sociale). Forse io non saprò fare altro che scrivere, ma tu neppure quello. "Ti necessita uno psicanalista" mi ha fatto scompisciare dalle risa (la dizione corretta è: "hai bisogno di uno psicanalista"). Ti consiglio di frequentare un forum di "simpatizzanti" di non si sa bene chi o cosa, come qualcuno di recente ha suggerito.

@ march: ma che ne sa l'anonimo di progettazione programmazione, eccetera eccetera?

Un saluto

m

Anonimo ha detto...

non puoi generalizzare sui maratoneti un di discorrendo con Gigliotti lui affermava che il buon Gelindo sentiva il bisogno di fare un po di kilometrini e non era raro che li corresse 50 km al giorno mentre ci sono maratonti che puntano su distanza piu corte dai 20 ai 30 km di qualita ' è soggettivo anche tenedo come punto fermo la standardizzazone di certe tabelle di preparazione

Marius ha detto...

Anonimo, vorrei che ti rispondesse davvero Gigliotti. Solo un "maratonto", come scrivi tu, oggi correrebbe 50 km al giorno per preparare una maratona. Se alleni qualcuno hai fatto bene a non firmarti.

un saluto

m

Anonimo ha detto...

non ho mai allenato nessuno , mi faccio una mezz'oretta di corsa solo per piacere personale quando il lavoro me ne lascia tempo , il grande Lucio infatti voleva mettere in luce la contrapposizione tra un Baldini che faceva lavori piu intensi e un Bordin che voleva quasi semrpe allungare e a volte era proprio il coach che lo doveva frenare in cio

Anonimo ha detto...

ma a volte un po piu di coerenza non guasterebbe si fa presto a cambiare idea http://dl.dropbox.com/u/59280747/de%20benedictis%20di%20giuseppe.jpg

Marius ha detto...

Dov'è l'incoerenza anonimo? Tiri fuori un documento del 1993 per dimostrare cosa? Mah...

m

Anonimo ha detto...

prima sembravate andare cosi daccordo anzi dal titolo sembra quasi che dici bravo al lavoro svolto dall'allora non ancora vic pres reg e oggi siete come cane e gatto , mi so perso qualcosa ? chi dei due ha mancato ? che stupido ovviamente se lo chiedo a uno dei due non puo che rispondermi l'altro ma purtropo l'altro non ha ul blog dve chiederglielo vabbe pazienza ci accontentiamo di un giudizio unilaterale

Marius ha detto...

Anonimo mio, quella è storia di quasi vent'anni fa; da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Nel titolo di quell'articolo 'scommetto' sulle qualità atletiche di un giovane marciatore. L'ho fatto centinaia di volte. Sono un allenatore.

Piuttosto, visto che sei interessato alla mia coerenza/incoerenza, ti do io una dritta. Copia-incolla il seguente url:

http://www.mariodebenedictis.com/2010/06/irrinunciabile-incoerenza.html

Esso si riferisce ad un post di circa due anni fa, "Irrinunciabile incoerenza" appunto. Leggi (o rileggi) pure i commenti. Credo siano più interessanti del post stesso. Mi risponde addirittura il Vice Presidente Vicario in persona.

Buona lettura, se ti (vi) va.

m

Enrico ha detto...

Aveva ragione Zenone di Elea: le distanze sono incolmabili.

Enrico Laerzio

Anonimo ha detto...

quella penso sia la piu grande stronzata scritta nella storia dell'umanita' achilelle che non supera la taertaruga è coime dire che un marciatore in velocita non batte uno sprinter , peroprio per quello mi sa che italo svevo cambio' il nome del suo romanzo la coscienza di zenone troncando le ultime due lettere

tinca gardenghi ha detto...

Caro Enrico,
hai completamente travisato Zenone o meglio sei rimasto un po` indietro.
La conclusione che tu trai che le distanze sono incolmabili, era valida 2500 anni fa.
La matematica fortunatmente e` riuscita a risolvere il paradosso di Achille e la tartaruga.
Con la scoperta delle successioni convergenti la somma di tempi semre piu` piccoli (di ordine maggiore di 1/n elevato ad un esponente maggiore di 1)
risulta convergere a un numero finito. Questo racconto che mi aveva appassionata da piccola, crescendo, quando ho imparato i rudimenti del calcolo
infinitesimale mi ha fatto capire quanto importante sia la matematica.

saluti Tinca

Enrico ha detto...

Un marciatore in velocità non batte uno sprinter. Non è affatto un'amenità, è vero. Così come è vero che le distanze non sono solo fisiche o temporali. Esistono anche distanze culturali, sociali, sentimentali, estetiche e così via. Proprio di Meta-fisica (ciò che sta al di là del fisico) si occupava Zenone, pur non disdegnando esempi 'paradossali' e 'provocatori'. Ma nel 2012 bisogna ancora spiegarle queste cose?. Mah.
Il tutto stava a significare che la distanza di acume intellettivo, di capacità di espressione, di approfondimento del ragionamento, che intercorre fra Marius e alcuni 'ospiti' occasionali del blog è una distanza insondabile.
Poi il cervello (8% del peso corporeo) consuma il 20% dell'ossigeno. Per cui chi vuol capire può farlo.

Buon lavoro a tutti.

Enrico Manzi

P.S. Per Tinca che ha scritto nel frattempo.
Ho una laurea in Ingegneria, per cui il calcolo infinitesimale lo conosco molto bene.
Faccio solo notare che Zenone metteva in luce le contraddizioni dei concetti di tempo e spazio quando intorno a lui i suoi compaesani pascolavano le capre. I matematici (Leibniz per primo) sono arrivati al dunque 2000 anni dopo.
Comunque a me interessava un concetto di distanza diverso. Resta il fatto che forse hai ragione tu, sono rimasto indietro, per fortuna.

Marius ha detto...

Stavo per scrivere del grafico di J. Evans Prichard, citato nel film "L'attimo fuggente", ma sono stato preceduto dal commento di Enrico che sottoscrivo alla grande.
Questo mondo sembra non aver più bisogno di poesia. Un mondo di anonimi, muscolosi, vacuamente efficienti; petulanti.
Grazie di esistere Enrico.
Un saluto
mario

"Baruch Spinoza" ha detto...

Che io ricordi, Zenone affermava che lo spazio fosse infinitamente indivisibile e non infinito...

Poi, ahimè, potrei anche sbagliarmi ma, Zenone e tutti i presocratici (esclusi Parmenide e, per qualche tratto, Anassimandro)non si occuparono mai di meta-fisica e per metafisica in filosofia, non si intende una fisica paranormale in cui uno sprinter non batte un marciatore. La meta-fisica è la branca della filosofia che si occupa del rapporto tra creazione e creatore.

Quindi, per dirla in modo comprensibile agli ingegneri: l'insieme Zenone e l'insieme Metafisica sono disgiunti.
M ∩ Z = ∅

Enrico ha detto...

Marius,
perchè quando inserisci post ‘aperti’ il tono della discussione si fa mediamente ‘alto’ (intervengono anche dei veri filosofi) mentre quando parli di Fidal Abruzzo, di competizioni e di regolamenti il livello di taluni commenti presenta visibili ‘pecche’ sia dal punto di vista linguistico che semantico? Forse che ispiri più fiducia (o dai meno fastidio) come intellettuale che come allenatore? Chissà!
Comunque ti avrei visto bene in Accademia, quando al governo c’era Lui (Pericle).

Buone fortune.

Enrico Eudosso

Marius ha detto...

Caro Enrico,

i post che scrivo ormai da quasi cinque anni su questo blog sono sempre 'aperti' (qualcuno di più, qualcuno di meno). È un po' la peculiarità di "Opinioni Aerobiche".
Di frequente però mi lascio incastrare da 'beghe atletiche' locali finendo così col disorientare i lettori non abruzzesi che poco sanno dei nostri poveri 'fatterelli'. I frequentatori 'stranieri' di questo sito bizzarro, nonostante le molte 'derive localistiche' nei miei post, iniziano ad essere davvero tanti (ben più del 60% di quelli totali) e ciò, sicuramente, orienterà le mie prossime scelte editoriali (editoriali, che parola grossa!).
Vediamo un po'...

Stay connected, se ti (vi) va.

Buone fortune anche a te.

mario

Tinca Gardenghi ha detto...

Buongiorno
vorrei esprimere delle considerazioni, ma tengo a precisare che piu` che delle considerazioni sono delle domande. Premetto questo per distaccarmi totalmente dall`assurda sicurezza di tanti anonimi.
Grazie Enrico per la risposta ma non la condivido: Non credo che Zenone si occupasse delle contradizioni dei concetti di tempo e spazio, e tantomeno quindi della teoria della relativita`.
Non sono neppure daccordo che tale paradosso sia una metafora delle distanze insondabili (anche se culturali).
Piergiorgio Odifreddi in "C`era una volta un paradosso", ricordando i tre piu` famosi paradossi di Zenone Achille e la tartaruga , impossibilita` di partire ed arrivare, ed impossibilita` di essere in viaggio, conclude scrivendo che permettono di evitare assunzioni metafisiche sulla natura dello spazio e del tempo.
Una interpretazione all`antitesi della tua.
Scrivi: le distanze non sono solo fisiche o temporali, ma una distanza temporale e` ovviamente una distanza fisica.
Concludi dicendo di essere rimasto indietro, per fortuna. Bene allora sfrutta sino in fondo la tua fortuna: domani alzati non appena il sole segna le sette sulla meridiana e parti per il lavoro a cavallo. Scordati computer e telefono e imponiti con i tuoi datori di lavoro di utilizzare conoscenze scientifiche che non superino i presocratici. Un po` di coerenza e auguri sinceri.


Caro Mario,
Keating giustamente si infuria sentendo di porre in ascissa la forma di una poesia ed in ordinata l`importanza per poi valutarne l`area.
Purtroppo pero` si ferma li, non e` in grado di dirci come si valuta la poesia.
Questi mancanze inducono purtroppo a coniugare verbi irregolari, ad esempio: Io ho ragione
tu sbagli
egli ha torto
Bertrand Russell a differenza di Keating e` riuscito con l`ausilio della logica a sbilanciarsi obiettivamente ed oggettivamente sulla grandezza di Shakespeare e di altri poeti.
Un ultima considerazione, Russell diceva: l`unica filosofia che ha senso e` la logica, l`unica logica che ha senso e` la logica matematica, l`unica persona che puo` capire la logica matematica e` il matematico, quindi l`unico filosofo e` il matematico.
Saluti a tutti
Tinca

Enrico ha detto...

“Non credo che Zenone si occupasse delle contradizioni dei concetti di tempo e spazio, ...”
Come per tutti i presocratici, la critica moderna trova molta difficoltà ad essere precisa, in quanto ragiona solo su frammenti di opere. Comunque la critica alla ‘realtà’ (che a quei tempi significava ‘necessità’) di tempo e spazio in Zenone è un fatto assodato.
“... e tantomeno quindi della teoria della relativita`.”
Questo non l’ho detto.
“Non sono neppure daccordo che tale paradosso sia una metafora delle distanze insondabili (anche se culturali).”
Certo che Zenone non intendeva questo. Ma la citazione era assolutamente libera e serviva allo scopo di costruire una battuta, senza nessuna pretesa di coerenza storiografica/filosofica. Si può anche essere ‘leggeri’ ogni tanto.
“Piergiorgio Odifreddi in "C`era una volta un paradosso", ricordando i tre piu` famosi paradossi di Zenone Achille e la tartaruga , impossibilita` di partire ed arrivare, ed impossibilita` di essere in viaggio, conclude scrivendo che permettono di evitare assunzioni metafisiche sulla natura dello spazio e del tempo.”
E’ quello che ho detto io poco fa parlando di negazione della Necessità di spazio e tempo.
“Una interpretazione all`antitesi della tua.”
Direi, per l’appunto, di no.
“Scrivi: le distanze non sono solo fisiche o temporali, ma una distanza temporale e` ovviamente una distanza fisica.”
Vero. Puoi considerarla un’Endiadi, ovvero una figura retorica, utilizzata spesso in poesia, ma anche in prosa. I francesi dicono ‘loin’ per lontano nello spazio e ‘lontain’ per lontano nel tempo. Forse loro sono più poetici.
“Concludi dicendo di essere rimasto indietro, per fortuna. Bene allora sfrutta sino in fondo la tua fortuna: domani alzati non appena il sole segna le sette sulla meridiana e parti per il lavoro a cavallo. Scordati computer e telefono e imponiti con i tuoi datori di lavoro di utilizzare conoscenze scientifiche che non superino i presocratici. Un po` di coerenza e auguri sinceri.”
A parte il fatto che non ho detto di essere rimasto al medioevo. Ma davvero pensi che la vita sia fatta solo di matematica e scienza e non anche di fantasia, poesia, sentimento, ricordo. Ah, già, se è vero (non vorrei dubitarne) che hai 12 anni la dimensione del ricordo non la puoi conoscere.

Solo un paio di considerazioni su Russel.
Insieme con Whitehead ha lavorato per un decennio nel tentativo di riportare tutta la Matematica nell’alveo della Logica. Non so se fosse soddisfatto del suo lavoro, ma comunque qualche anno dopo Kurt Goedel (teoremi dell’incompletezza e dell’indecidibilità) lo ha confutato completamente.
Proprio Odifreddi in un suo libro ricorda che, per un breve tempo, Russel sostenne la stessa tesi di Von Neumann, cioè che gli Stati Uniti dovessero utilizzare tutto il loro potenziale Nucleare contro l’Unione Sovietica, prima che anch’essa sviluppasse armi analoghe. Per fortuna ha cambiato idea
Cordialmente.
Enrico d’Assisi
P.S. Questo è l’ultimo post sull’argomento che passo a Marius. Poi sarò costretto ad aprire io un blog apposito.

Marius ha detto...

Ha ragione Enrico. Per star dietro ai commenti di Tinca, Enrico stesso, "Baruch Spinoza", ci vorrebbe un blog a parte.
Devo dire che Russell, Whitehead, Goedel hanno sortito una sorta di effetto zampirone sui 'soliti' commentatori anonimi, sciocchini e sgrammaticati (compreso il sedicente ricercatore universitario sessantatreene, italoamericano, di qualche post fa). E la cosa mi piace assai.

Per chiudere suggerisco la lettura (o rilettura) di "Storie di Cronopios e di Famas" di Julio Cortazar. Un'amena ed intelligente raccolta di racconti brevissimi che gira sull'"incontro-scontro tra allegro disordine e razionalità". (A pensarci bene Cortazar potrebbe tornarmi utile per lanciare il prossimo post).

un salutone a tutti

mario

tinca gardenghi ha detto...

Ciao Mario
il post e` chiuso, nessun problema se non pubblichi quanto scrivo,
mi faceva pero` piacere avere un tuo parere su due argomenti correlati al post.
In quanto ho scritto precedentemente, invitavo a trovare, se possibile,
mezzi razionali per poter valutare anche alcune, ovviamente non tutte, forme
artistiche. Speravo che il post continuasse e la discussione, dal valutare l`arte,
traslasse su quanto e` possibile essere razionali nel valutare l`allenamento.
Ed essere razionali non vuol dire esibire titoli di merito ma meriti, che non
si devono confondere con i meriti dell`atleta.
Un` ultima domanda: non ricordo quando ma in un post in cui ti chiedevo se era
possibile un`atletica del tutto libera dai soldi, mi dicevi, giustamente che la mia era
un`idea molto giovanile, non ricordo esattamente le parole, e poi mi spiegavi anche
il perche`. Ho apprezzato il tuo ragionamento e accettato, che le mie idee fossero
adolescenziali visto anche che ho dodici anni.
Nell`ultimo post invece un tizio mi risponde "Ah, già, se è vero (non vorrei dubitarne) che hai 12".
La cosa mi e` dispiaciuta molto e in queste parole, piu` che il seme dell`ignoranza ho intravisto
il seme del razzismo. Ogni diversita`, anche anagrafica e` buono per discriminare. Mario forse
non ti ho compreso e la mia presenza non e` gradita ed in tal caso non ho problemi a non
postare piu`, e ti assicuro che tantomeno cadrei nella miseria di postare anonimo, ma se sono
tollerata, dato che come ricordavo prima riesci a riconoscermi dodici anni ti chiedo, e dato
la mia eta` penso di potertelo chiedere, una difesa verso queste misere insinuazioni.
Permettimi due battute acide dirette al tuo amico "ingegnere".
Se ho veramente dodici anni, egregio ingegnere, riesci a capire quanto le tue insinuazioni possono ferirmi?
Ed infine ti ricordo che affermazioni come "Ho una laurea in Ingegneria, per cui il calcolo infinitesimale lo conosco molto bene" in tanti ambienti farebbero teneramente sorridere, dato che per laurearsi in ingegneria e` richiesto solo di superare l`esame di analisi-1 ed analisi-2 quindi in pratica hai solo una piccola introduzione di analisi matematica.
Triste la vita di chi vanta ma ancor piu` triste la vita di chi vanta titoli di merito e non meriti.

Buona serata

Enrico ha detto...

Marius,
se ho rinunciato a qualche pausa caffè per scrivere i precedenti interventi, ora non lo farò più. Mi conosci un po’ e sai che non ho un Ego da difendere. Sono conscio di ciò che so, così come di quello che ho fatto nella mia vita e non ho bisogno di propagandarlo. I post li ho inseriti perchè pensavo potessero essere di interesse e di stimolo a chi legge. Evidentemente mi sbagliavo visto che ho raccolto insulti e critiche infondate (giusto per dire, gli esami di matematica pura al Politecnico, negli anni ’80 erano 5, e comunque il calcolo differenziale si fa in Analisi 2).
Purtroppo il grande inganno di Internet ha colpito ancora. Essere in contiguità logica (ad un solo click di mouse) con una grande quantità di informazioni (spesso disorganizzate e talvolta non aggiornate o sbagliate) da l’impressione a tanta gente di sapere tutto e, di conseguenza, di poter dire tutto a tutti. Lo schermo interposto dalla rete poi fa il resto: a 12 anni avrei avuto poca possibilità di dialogare alla pari con gli adulti e qualsiasi cosa avessi detto loro, avrei dovuto sostenerla con la mia faccia davanti alla loro, prendendomi tutte le responsabilità. Oggi invece si può dare del razzista o del ‘privo di meriti’ a persone di cui non si conosce nulla. E’ un comportamento deprecabile, ancorchè molto diffuso: basta vedere certi Blog non moderati per rendersene conto. Io rimango affezionato a toni meno accesi ed aggressivi. Non porto avanti le mie tesi come fossero ‘verità’ perchè sono scettico di natura e non cerco di affermare la mia personalità perchè le esperienze che ho vissuto mi hanno fatto vedere quanto ciò sia umanamente misero.
Torno a raccomandare l’ascolto del brano ‘La parola io’. E’ una delle migliori canzoni di Giorgio Gaber e c’è anche un’eccellente Rita Marcotulli al Pianoforte. Alla giovane Tinca auguro solo una cosa: avere tanti amici (quelli veri, nella vita reale).

Buon proseguimento

Enrico, sì, oggi solo Enrico

Tinca Gardenghi ha detto...

Buongiorno a tutti
Oggi essendo giovedi` ho il mio status di dodicenne anche per gli ingegneri, non ingegneri qualunque, ma ingegneri del Politecnico.
Purtroppo torneranno anche i giorni bui del mercoledi` e` saro` accusata di non essere me stessa, tutto questo ovviamente senza dare una spiegazione, tanto a che servono, quando si e` di fronte alla parola di un ingegnere del politecnico si accetta tutto con un "auto da fe` ".
Non temete, tutti sarete accontentati: prima ci ha detto il titolo di merito, vuoi mai che qualcuno lo scambiasse per un operaio, poi ci ha detto l`universita`, mai e poi mai si pensi che si sia laureato in una squallida universita` del sud, ed ora vedrete che ci dira` anche il voto di laurea.
Io ho riportato una delle tante frasi, dove naturalmente appare chiaro che non ha un Ego da difendere, (notate il maiuscolo con cui ha scritto Ego, dato che e` il suo ovviamente) la frase era: "Ho una laurea in Ingegneria, per cui il calcolo infinitesimale lo conosco molto bene", che bello essere modesti.
A questa affermazione oggi risponde: "e comunque il calcolo differenziale si fa in Analisi 2".
Purtroppo per l`ingegnere del politecnico il calcolo infinitesimale, il calcolo di un limite per intenderci, e` termine piu` generale dal calcolo differenziale. Per essere espliciti ha detto con leggerezza l`ennesima ..... Ma non temete, non tutto e` perduto vedrete che si salvera` dicendoci che ha adottato un francesismo per rendere piu` poetica la ......
"Purtroppo il grande inganno di Internet ha colpito ancora. Essere in contiguità logica (ad un solo click di mouse) con una grande quantità di informazioni (spesso disorganizzate e talvolta non aggiornate o sbagliate) da l’impressione a tanta gente di sapere tutto e, di conseguenza, di poter dire tutto a tutti."
Mio Dio che dramma, qui bisogna provvedere subito. Per i vantaggi che la rete offre invece ne riparleremo un`altra volta, sempre se l`ingegnere del politecnico sara` cosi` disponibile da rinunciare a qualche altro caffe` per rispondere a noi poveri sfaccendati e farci ridere.
Io quando dico una sciocchezza, anche se "Ah, già, se è vero (non vorrei dubitarne) che hai 12 anni la dimensione del ricordo non la puoi conoscere" ho gia` imparato anche senza dimensioni del ricordo che devo essere la prima a sapermi prendere in giro, cosa che agli stagionati ingegneri con tanti ricordi non riesce appieno.
Saluti a tutti Tinca

Marius ha detto...

Tinca, te lo dico schiettamente: mi auguro davvero che tu scriva su questo blog grazie all’’aiuto’ di un adulto (mamma? papà? poco importa). Sentir disquisire a quel modo una dodicenne sul calcolo infinitesimale, su quello differenziale, sui paradossi eleatici, sulla logica di Russell ed altro ancora, beh, permettimi, mi disorienta un bel po'. Qualche anno fa un mio carissimo amico, uno dei più raffinati intellettuali che io conosca, al mio ennesimo complimento rivoltogli per la pubblicazione del suo ultimo saggio filosofico mi disse: "Hegel a 37 anni pubblicò la "Fenomenologia dello spirito"; io a quasi 40 non l'ho ancora capita".
Prendo atto della tua precocissima erudizione che ti fa scrivere “purtroppo per l`ingegnere del politecnico il calcolo infinitesimale, il calcolo di un limite per intenderci, e` termine piu` generale dal calcolo differenziale” e ti spinge – non capisco perché – dentro una disputa fatta di repliche piccate da prima della classe. Ok Tinca, sai davvero tanto. Se sei tu a scrivere sei un vero fenomeno. Ma la cultura, Tinca, è un’altra cosa. “È coltivazione lenta e costante dello spirito”, scriveva la poetessa Rita Ciprelli.

Tu scrivi:

“Ed infine ti ricordo che affermazioni come "Ho una laurea in Ingegneria, per cui il calcolo infinitesimale lo conosco molto bene" in tanti ambienti farebbero teneramente sorridere, dato che per laurearsi in ingegneria e` richiesto solo di superare l`esame di analisi-1 ed analisi-2 quindi in pratica hai solo una piccola introduzione di analisi matematica.Triste la vita di chi vanta ma ancor piu` triste la vita di chi vanta titoli di merito e non meriti”.

Non conosci affatto Enrico, lo bolli definendolo prima “ingegnere” (odiose quelle tue virgolette) e poi ingegnere del politecnico incalzandolo – non capisco perché – al punto da attribuirgli un tuo maldestro pensiero: “mai e poi mai si pensi che si sia laureato in una squallida universita` del sud”.

Enrico mi accompagna in questa mia bizzarra navigazione telematica da quasi cinque anni, con la discrezione e la sensibilità degli amici intelligenti. Non l’ho mai incontrato di persona, ma questo non mi impedisce di considerarlo un amico vero.
Nel suo ultimo commento ti augurava di avere tanti amici. Mi spiace assai che tu non abbia compreso le sue parole. Se puoi molla per un istante i ‘tuoi’ Russell e Odifreddi ché tra loro e le chat su facebook c’è un universo di possibilità cognitive (e relazionali) che neanche immagini.

Un saluto
mario

P.S.: Domenica prossima non sarò a Firenze per il CdS di Marcia; ho dovuto rinunciare all’ultimo minuto; peccato, poteva essere un’occasione per vederti marciare e magari conoscere di persona te e i tuoi genitori.

Anonimo ha detto...

sono stato fortunato, io son cresciuto a pane e pomodoro+ qualche scalpellotto quale condimento e la sera dopo carosello leggevo salgari o j.verne con la luce di una pila sotto le lenzuola... non me ne vogliate... dodicenni prodigio / filosofi ... ben poco mi è rimasto delle vs opinioni...
GMaK...

tinca ha detto...

Buongiorno
Purtroppo non gareggero` a Firenze: ho l`influenza.
Quest`anno, ed anche nei prossimi, voglio partecipare a poche gare, una quindicina, e Firenze era una di quelle a cui intendevo partecipare.
Poche gare, ma belle, e tanti fine settimana da dedicare ad altro, in compagnia di quegli amici di cui anche tu mi ricordi.
A differenza di tanti, caro Mario, hai la volonta` e capacita` di leggere e immagino ascoltare l`opinione degli altri, ed anche quella di pesare con pazienza ogni frase che scrivi.
Sono appena ritornata da scuola, dove ho esposto il mio tema su Solaris di Stanislav Lem, un lavoro che, con il consenso dell`insegnante di lettere, ho svolto anche se fuori programma.
Ho letto il libro, poi ho letto e riletto alcuni capitoli, ho sottolineato le parti piu` interessanti, ho preso appunti, ho iniziato a parlarne in casa, a confrontarmi, ho letto recensioni sul web.
Questa mattina in classe di fronte all`insegnante Caldarone pero` c`ero io.
E questa insegnante sapeva benissimo che Stanislav Lem, autore non conosciutissimo in Italia, mi e` stato proposto dalle persone che mi sono vicine, come sa altrettanto bene, dato che mi sta seguendo con tanta pazienza, che altri autori li ho scelti autonomamente.
Quelle insinuazioni sull`autore dei testi firmati da me, le ritengo quindi banali e sciocche ancor piu` di quanto io sappia scrivere.
Sono odiose certe mie espressioni evidenziate dalle virgolette, e` vero, ma perche` non ti scagli mai su quanto sono inutili certe insinuazioni. E poi perche` il tuo carissimo amico certe insinuazioni le esterna solo quando faccio presente che sta dicendo delle inesattezze?
Quando avro` la fortuna di incontrarti, caro Mario, ricordati l`eta` che ho, ti consiglio una lunga e del tutto vaga conversazione su argomenti prettamente sportivi, e non appena vedrai che mi trovo a mio agio, non con tutti lo sono, con infinito tatto fammi solo allora capire chi sei.
Un saluto a tutti Tinca


Per GMak: Complimenti per la capacita` di analisi e di sintesi della tua gioventu`, letteralmente senza parole...

Anonimo ha detto...

la festa regionale dell'atletica è un momento di festa dello sport nessuno si puo permettere di snobbarla soprattutto dato che eranio presenti autorita di livello nazionale

Marius ha detto...

Riecco l'anonimo sciocchino e sgrammaticato.
La festa è finita, anonimo. Fattene una ragione.

m

Anonimo ha detto...

ma alla fine su un blog aerobico non si parla della grande novita dela riserva naturale per la marcia e il mezzofondo presentato oggi , gli assenti hanno sempre torto ,e c'era chi diceva che non si sarebbero mai realizzati i poli di eccellenza

xam ha detto...

Ciao Mario, questa mattina è arrivato sul balcone un passerotto, a modi pubblicità di Del Piero, che mi ha dato questa news.
Sembra che il polo di eccellenza, sbanderiato nel disegno progettuale "La forza dell'idee per uno sport di eccellenza" del 29 ottobre 2009, non sia altro che un AFFITTO di una foresteria all'interno di una riserva naturale richiesto da un club della provincia di Teramo. Secondo questo passerotto sembra che all'interno di tale area non siano presenti strutture idonee per trasformarlo in polo d'eccellenza (pista o palestre) e che, sempre da questo passerotto, non ci siano nessuna inaugurazione in 21 aprile. Siccome apprezzo l'impegno diciamo che è un primo passo per qualcosa che forse tra X anni si concretizzerà. Penso che siamo ancora lontani dal progetto "La forza delle idee per uno sport di eccellenza" che aspirava "...ad un polo di eccellenza che abbia caratteristiche logistiche e tecniche di alta qualificazione che sia in grado di ospitare e gestire mini raduni periodici, incontri di scambio culturale e convegni." Di solito in questi casi si dice, se non sbaglio, che un elefante ha partorito un topolino. Intanto, qualcuno, ha voluto in maniera mediatica trasformare un'AFFITTO di una foresteria in un polo di eccellenza!!!!
Diamogli fiducia, diciamo che è un primo passo, il problema è che l'AFFITTO si dovrebbe trasformare in polo di eccellenza ecc ecc ecc, sempre secondo il progetto, entro dicembre 2012. Mario dobbiamo essere fiduciosi e dare il nostro contributo.
P.S.: Ho l'impressione che qualcuno si apposterà sotto casa mia e cercherà di fare fuori il passerotto!!!!

Anonimo ha detto...

alla fine erano assenti proprio i passionari-controcorrente del blog mario nunzio xam .... cosa intendi per la festa è finita ? eppure la stagione outdoor su pista è agli inizi ? puo una stagione ritenersi chiusa con indoor e campestri ?

Anonimo ha detto...

Ma sono diventato così importante che addirittura si nota la mia assenza?
Se sarà necessario porterò la giustificazione firmata da un genitore (io sono ancora troppo giovane).

Nunzio

Marius ha detto...

Caro Nunzio, per essere "on topic" ritorno al concetto di distanza e, nello specifico, a quella che intercorre tra le dichiarazioni (pre-elettorali?) di certuni e la realtà dei fatti (descritta mirabilmente da Xam a proposito del "centro di eccellenza marcia-mezzofondo"). I progetti non si dicono, si realizzano.

Qualche domandina all'anonimo dei "centri di eccellenza": quanti atleti abruzzesi utilizzeranno la struttura? Quanti atleti extraregionali? Chi avrà la direzione tecnica del centro? A quanto ammonteranno i costi del progetto? Chi li sosterrà? (Arese non ha detto che ci aspettano tempi durissimi?). La nuova Formia del mezzofondo e della marcia (ma per l'endurance atletico non c'è già S.Vincenzo degli Etruschi?) non ha né una pista né una palestra, così mi pare. Manderemo i nostri atleti per funghi?

Sì, la festa (di certuni) è proprio finita.

saluti

mario
P.S.: Ma l'anonimo sa che cosa significa la parola "passionario"?