domenica 31 luglio 2011

Dall'oro allo stagno



Un'altra Pescara. Un'altra estate. Quella del Golden Gala di Atletica Leggera del 1989. Anche in quell'occasione fui abbastanza critico: poca gente sugli spalti, biglietti omaggio dati col contagocce e, se non ricordo male, cancelli aperti a spettacolo da poco iniziato per cercare di metterci una pezza. Tra i molti risultati di pregio ho ancora nel cuore l'interminabile volata sui 1500m dell'amico Gennaro Di Napoli, culminata  con uno splendido primato italiano. Il video qui sopra dà i brividi.

Quella sera non piovve. Neanche oggi è piovuto. Ho saputo da fonti assai attendibili che Giove Pluvio ha rinviato il maltempo a settembre, per dare il meglio di sé in occasione della finale scudetto di Sulmona...

16 commenti:

Anonimo ha detto...

come scordarsi una cosa del genere io ero sul rettilineo opposto a 5 metri dall'eterno bubka nell'asta e mi sono gustato bile che partiva ai 250 e li lasciava sul posto nonstante il record italiano di 3.32 e spicci è arrivato terzo cio dimostra che siamo ancora secoli indietro gli africani , negli sbiaditi ricordi c'è anche un salto in lungo vinto da Larry Myricks con 8 metri e mezzo , che tempi mi scappa la lacrimuccia al ricordo

giovanni il master

Anonimo ha detto...

si ma il golden Gala lo organizzarono a pescara se non ricordo male perche stavano rifacendo lo stadio olimpico di roma per i mondiali 90 altrimenti per quel che conta l'abruzzo atletico , a parte obiettivamente una società che ci ha dato lustro nazionale ...

Marius ha detto...

Anonimo, parli dell'AICS Hadria Pescara?

;)

m

Biansi ha detto...

Visto che l'anonimo ha scritto al passato e che si sta parlando di abruzzo atletico e quindi di atleti indigeni, direi che AICS Hadria Pescara è la risposta giusta.

:)

Anonimo ha detto...

scorrendo l'almanacco dell'atletica abruzzese sui risultati divalore del passato non mi sembra esista solo l'hatria pescara , per restare ai giorni nostri passato recente guardando i campionati di società assoluti 2011 la tanto vituperata vomano in vetta alle classifiche nazionali aveva molti meno stranieri o come si dice non indigeni italici dell'aterno pescara 45° che aveva almeno due colored , o vogliamo fare come bossi creare un'aternania atleticamente autosufficente echiudere le f rontiere a san benedetto e a vasto ?

Marius ha detto...

Intanto eccoti un bel due in geografia, Anonimo: Vasto e' in Abruzzo e S.Benedetto no. Poi se vogliamo passare alla storia...

;))

m

Anonimo ha detto...

be non penso che san benedetto sia molto lontano dal confine nord degli abruzzi anche se sta oltre il fiume tronto che delimita le due regioni , preoccupiamoci invece di chi non conosce altri confini se non quelli del suo piccolo orticciuolo e sta affossando la nostra beneamata atletica , a quelli affibio 2 in etica sportiva e 10 in faziosità

Marius ha detto...

Caro Anonimo,

tu scrivi: "[...] preoccupiamoci invece di chi non conosce altri confini se non quelli del suo piccolo orticciuolo e sta affossando la nostra beneamata atletica , a quelli affibio 2 in etica sportiva e 10 in faziosità".
Oibò, tu dai voti in etica sportiva? Da anonimo? Dico, come puoi pensare di essere credibile?

Tra circa un anno proveremo a cambiare le cose, in modo concretamente etico (quel tanto agognato "fare" su base progettuale); ripartendo, una volta per tutte dalla Scuola di Base (dove sono finite tutte le belle parole circa il dialogo privilegiato Scuola-Atletica presenti nei proclami federali di inizio mandato?), considerando le attività per gli Esordienti il volano per far tornare a 'girare' l'Atletica, e non, come più volte affermato dall'illuminato di turno, "un'inutile rottura di coglioni". Perché non si abbia più a vivere, durante un'assemblea tecnica, un gelido, quanto imbarazzante silenzio come risposta alla richiesta di applausi per la società - abruzzese - Campione d'Italia (anche l'antipatia può essere un obiettivo).

m

Anonimo ha detto...

sono un arzillo cinquantenne che non pratica piu i campi di atletica da una trentina di anni , in primavera mi sono trovato ad assistere per accompagnare mio nipote ai campionati studenteschi delle superiori , be vi dico o ai miei tempi eravamo fenomeni oppure al giorno d'oggi non si allena piu nessuno oppure ce li rubano gli altri sport piu ricchi per sintetizzare ho costatato un livello medio di tempi e misure davvero mediocre per esemplificare il vincitore dei 100 mt con quel tempo non rientrava nella staffetta neanche nel mio istituto professionale , saluti
Marco

Biansi ha detto...

Quando parlavo di indigeni mi riferivo ad atleti abruzzesi; ora non so quanti ne annovera la società campione d'Italia nelle sue formazioni di punta (specifico: non so perchè proprio ignoro, può darsi che ne siano parecchi); di certo negli anni 70-80 le società abruzzesi hanno dato molti giovani alle squadre nazionali e GDB (ex Hadria) è solo la punta dell'iceberg.

Marius ha detto...

Caro anonimo e arzillo cinquantenne, a te lo posso dire: non sono Mario de Benedictis; sono Capitan America!

(Ieri a Montesilvano nel "Corriamo Insieme" giovanile eravamo in molti a sorridere delle riconoscibilissime, recenti incursioni telematiche di un solerte, 'atletico', anonimo...).

marius (anzi no, da oggi Cap)

Marius ha detto...

Caro Biansi, l'arzillo cinquantenne non ha memoria né degli anni '70-'80 abruzzesi (col loro bagaglio di vera e intensissima cultura atletica) né di quelli, diciamo così, 'nazionali' (in quegli anni in Lombardia e Piemonte c'erano società di atletica leggera che produssero risultati mondiali per diversi anni; oggi non esistono più, neanche nominalmente; l'atletica spettacolo quella degli scudetti nazionali ed europei la inventò qualcun altro e sappiamo pure come è finita; ecco perché bocciavo l'anonimo sia in "etica sportiva" che in storia).

Grazie della precisazione Biansi, di cuore. Credo però che l'anonimo, per quanto arzillo, non capirà.

Cap

tu vo fa l'americano (carosone) ha detto...

ciao capitan america from Pescara , lo sai quale è l'ironia della sorte ? chi accusa l'atletica vomano di mancanza di indigeni ignora che il capitano storico della società è stato Vincenzo Della Rovere pescarese doc !!! magari se guardassimo un po meno cartoni animati in tv e facessimo meno politica e un po piu di atletica sul campo ....

Marius ha detto...

... come volevasi dimostrare...

giulia ha detto...

devo cominciare a seguire il tuo blog: leggerne i commenti è divertente da morire!!! Giulia

Marius ha detto...

Grande Giulia! Benvenuta!

Sì, non c'è nulla di più esilarante di certa comicità involontaria... (anche se, ultimamente, in questi paraggi, c'è davvero poco da ridere).

;)

m