sabato 20 febbraio 2010

Eeeetciù!!!

Un raffreddore fortissimo, qualche linea di febbre e un bel mal di gola: il mio weekend è servito. Stanotte non ho dormito per niente. Il naso congestionato mi ha costretto ad una grottesca respirazione a bocca spalancata, tipo balena di Pinocchio. Le lenzuola zuppe di sudore hanno completato questo quadretto desolante. Chissà per quale alchimia della memoria, torno indietro di circa trentuno anni, ai tempi di un’altra influenza che mi costrinse ad una sosta forzata di quattro cinque giorni, blindato al caldo della mia cameretta. A pensarci bene i giorni di stop furono sette. La faringite, degenerata in bronchite, fece salire il termometro ben oltre i 39 gradi. Ero messo maluccio. Non ancora quattordicenne ero fresco reduce dalla fase provinciale dei giochi della gioventù di corsa campestre. Ricordo che venne a trovarmi a casa Vittorio Maturo, indimenticato talent scout pescarese, fondatore dell’Hadria Pescara. Mi portò i saluti di Michele, mio coetaneo e compagno di squadra nell’Hadria. Michele, oggi affermatissimo imprenditore pescarese nel settore della comunicazione, alla fine degli anni ’70 correva gli 80m piani in 9.8. Mi aveva però battuto – ovviamente negli ultimi metri – proprio alle provinciali dei giochi della gioventù di corsa campestre, febbraio ‘79. Ero arrivato secondo, regolato in volata da un velocista che non disdegnava i due km del veloce tracciato del Parco d’Avalos di Pescara.
Oggi un velocista di quattordici anni per correre due chilometri ha bisogno del motorino. Anche qualche mezzofondista.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Altri tempi...
Ma ho conosciuto qualche velocista della mia età in grado di ben figurare in gare scolastiche di mezzofondo.
Ormai sono passati circa tre lustri, è vero, ma eravamo pur sempre a metà anni novanta.

Ricordo Davide, specializzato nei 100m, ma capace comunque di un 2'45" sui 1.000m - teneva sempre a precisare come il passaggio ai 600 fosse inevitabilmente in 1'35", con finale rigorosamente in salita...
Stefano, invece, era duecentista e quattrocentista, ma nei periodi invernali lo vedevi allenarsi anche su terreni sterrati, dove riusciva a correre 3-4 km consecutivi a ritmo da 3'30" oppure dei 1.000 in ripetuta a ritmo da 3'/km. Questi lavori lo avevano portato a doppiare, in qualche meeting, le gare di 400m e 800m, con la seconda chiusa comunque in 1'54".

Oggi giustifichiamo tutto con l'esigenza di iperspecializzazione.
Bolt, però, inizia ufficialmente la stagione agonistica con l'ormai ricorrente giro di pista a Kingston (quest'anno 45"8).
Per Gebre, invece, taluni tecnici avevano addirittura prospettato un futuro da velocista, con quella corsa tutta in punta.
E perfino il nostro Andrew - al quale auguro di tornare alla svelta nel mondo dell'atletica che conta - nell'oasi felice di Rieti riuscì a stampare, quasi per gioco, un 46"03 che fece subito sentenziare a molti come la pista fosse più corta.

Un saluto.
Sat

Marius ha detto...

Ricordo Udo Beyer, un cristone tedesco di 1,95m x 135 kg che scagliava il peso oltre i 22m, alle prese con un lento defaticante di oltre 50 minuti, sui saliscendi del Sestriere...

m

Gis ha detto...

...in tema, ricordo che Fabrizio Mori, a Tirrenia, in un raduno colpì la mia attenzione, perchè pur essendo un quattrocentista a ostacoli il suo mediodi corsa era di 10km....

Marius ha detto...

... io invece ripensavo all'espressione attonita di due giovani marciatrici, domenica scorsa in pineta, quando parlavi dei tuoi 25 km marciati sul filo dei 12 km/h, facili facili (e dentro quella settimana c'erano pure una 20 km in 1:38 ed altra robetta del genere)...

m

sognatrice ha detto...

Caro Maestro,
la tua indisposizione ha acceso la tua memoria ai ricordi, riaprendo i cassetti della mente.
Quei cassetti che rimangono chiusi, colmi di avvenimenti di vita vissuta, per molto tempo in qualche angolo del cranio.
Poi, magicamente, quando l’analogia degli eventi si manifesta, i cassetti si aprono e lasciano uscire i ricordi come farfalle, gioiose di agitare le ali dopo aver trascorso tanto tempo al buio.
La cosa fantastica è che subito si innesca il meccanismo del contagio e i commentatori, a loro volta, riaprono i propri cassetti.
Che meraviglia!!!
Auguri di immediata guarigione.
Ciao
Carla

Marius ha detto...

Grazie Carla, di cuore.

m

Anonimo ha detto...

...io rientro oggi al lavoro (e sul blog) nonostante sia ancora malaticcio...

Mi accodo informandovi che, quand'ero giovane, da allievo, nonostante 11.1/100m, in inverno mi sorbivo pure 3x1000m rec 6' a 3'00 ed il mio allenatore mi "cazziava" poichè rimbalzavo troppo (l'espressione vera era: sembri un cavallo al trotto)!!!
Beata incoscienza

GMaK (raffreddado)