L’ossessione del crono, del risultato, quel bruciare le tappe perché… (chissà mai perché). Ma questa non è la dimensione che appartiene a Lucrezia. Lei corre perché le piace, come le garba assai limare i suoi primati personali, ci mancherebbe! Ma il suo approccio alle competizioni, al training necessario, è quello giusto: grinta da vendere, una vagonata di pazienza da spendere quando le cose non girano nel verso giusto, ed un sorriso intelligente e malandrino.
Ieri ad Orvieto è scesa a 3:07.62 sui 1000m (il suo secondo 1000m quest’anno). Sta crescendo bene Lucrezia (quindici anni in agosto), senza scossoni, né pressioni di sorta. I tempi che segna non sono primati mondiali, né nazionali. Sono però interessanti perché definiscono una crescita costante e ponderata nella direzione che ritengo essere giusta.
Sorride Lucrezia, alla brutta broncopolmonite dell’anno scorso in aprile (mamma mia che botta!), alla scelta – discutibilissima, ne ho già parlato – del settore tecnico locale di non convocarla al Criterium Nazionale Cadetti a Cles, sempre nel 2010, come ad altre ‘dimenticanze’ federali. Sorride pure quando le dico che il suo 7:01.4 sui 2000m, alla sua prima uscita quest’anno in pista, è a meno di due secondi dalla migliore prestazione regionale (datata 1997) sulla distanza. Ed un sorriso, quel sorriso, credete a me, dice più del mio cronometro, o di tutti gli altri mille accrocchi digitali che mi porto dietro, in pista o su strada, alla ricerca di chissà quale verità…
5 commenti:
Congratulazioni a Lucrezia (una "Tosta" davvero!!),caspita se è in crescita:step by step, ma corre che è una bellezza, e dici bene Mario, sempre con il sorriso,ma mai superficiale dinanzi all'impegno.
Merito suo,tuo,genitori, insomma giusto contesto. Bravi!! E... buon proseguimento.
(P.S.:perchè di "Armandino" che tanto "ino",visti i progressi,non lo è più, ne vogliamo parlare?)
Maria Assunta
Complimentissimi campionessa , ricordati di noi quando volerai sulle piste del mondo
atletica solidale
Sono daccordo con te Mario quando dici di non avere fretta, basta guardare le neo campionesse italiane juniores degli 800 mt e 1500 mt che primati avevano da cadette. Brava Lucrezia continua cosi.
Faccio i miei personalissimi compleminti a Lucrezia. Ha sicuramente il manico di un tecnico che apprezzo e stimo particolarmente.
Continua così Lucrezia, e ricordati che la miglior "medicina", per andare forte in atletica, è il sudore che si riversa in pista quotidianamente!
Enrico S.
Complimenti a questa atleta che coi tempi che stiamo vivendo trovare ragazzini/e propensi a tale sacrificio non solo fisico ma anche psicologico inerente alle gestioni convocative non se ne trovano quasi piu', ma non solo ad aver avuto la forza immensa di reagire a un problema di salute che il 2010 le aveva messo spalle al muro "solo chi ci e' passato puo comprendere".Come un famoso detto dice "CHI BENE INIZIA E' A META' DELL'OPERA". Va avanti con tranquillita' e divertimento Lucrezia il tempo ti dara' ragione.
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