domenica 5 dicembre 2010

Il polo di fatto

Una scuola di atletica leggera (o un polo di eccellenza, che di questa è diventato pomposo sinonimo, almeno recentemente, in certi ambienti dell’atletica abruzzese) esiste se ci sono degli allievi disposti ad apprendere e degli insegnanti capaci di insegnare apprendendo (ah, quante belle cose ci mostrano i ragazzi ogni giorno sul campo!). Insomma, una scuola di questa o quella disciplina dell’atletica non è uno sportello a mo’ di consultorio. Non è neppure una trita operazione di sciatta politica sportiva, che rimanda ad altri tristissimi maquillage politici, col botulino o senza. La scuola che intendo io è un laboratorio naturale, collettivo, di idee e di risultati concreti e positivi, quantificabili; misurabili. È un luogo fisico, reale, dove gli individui per scelta reciproca (non per cooptazione ‘settaria’; non si discriminano i ragazzi per il colore di una canottiera) si incontrano, si confrontano liberamente, condividendo la bontà di metodiche di allenamento sempre perfettibili, ché nello sport solo gli imbecilli sanno già tutto.
Stefano Baldini e Donato Chiavatti
Una scuola di atletica non è l’isola che non c’è. Da almeno trent’anni il mezzofondo abruzzese che conta abita il Parco d’Avalos di Pescara. L’abitare precede sempre il costruire. Abitare vuol dire serbare la memoria di un luogo, di avere cura della cultura che esso esprime. E di questo sono ben consci il Prof. Donato Chiavatti (nella foto con Stefano Baldini) e Luciano Carchesio, il suo discepolo preferito, entrambi impegnati, settimanalmente e da alcuni anni, a far venir su bei talenti del mezzofondo breve. Donato e Luciano, a loro volta campioni di un passato per nulla sbiadito, conoscono palmo a palmo i sentieri sabbiosi di quel parco tanto ricco di memoria aerobica, assieme alle miscele di velocità allenanti e ai giusti equilibri posturali da suggerire ai loro ragazzi, metro dopo metro; giro dopo giro…

Al Parco d’Avalos ogni domenica mattina è festa. Festa dell’Atletica abruzzese che corre veloce e a lungo.
Una festa resa possibile anche grazie al supporto di una bella realtà sportiva, quella dell’Atletica Gran Sasso Teramo (la società dove operano Donato Chiavatti e Luciano Carchesio; cliccare qui). Gente seria alla Gran Sasso che, prima di inseguire qualsivoglia primato agonistico, individuale o collettivo, ha sempre sostenuto la causa dell’Atletica mettendo concretamente a disposizione di giovani tecnici e atleti, anche non tesserati per i loro colori, l’immenso patrimonio culturale dei propri allenatori (questi sì d’eccellenza, altro che poli de noantri!).

5 commenti:

xam ha detto...

Lascio per onestà intellettuale il commento sulla Gran Sasso, un proverbio diceva “chi si loda si imbroda” (qualcuno che occupa cariche regionali e rilascia interviste giornalistiche dovrebbe riflettere).
Un piccolo grazie a Luciano e Donato per la passione e la professionalità che mettono a tutto campo senza badare a casacche è doveroso, ma tutti sappiamo che sono presenti tanti “Luciano o Donato” basta vedere il risveglio negli ultimi anni della nostra atletica giovanile.
Se solo si lasciasse gestire, in maniera democratica ed autonoma, ai tecnici l’aspetto tecnico forse avremmo una regione più compatta e sicuramente più forte. Quanti POLI sereni e fruttuosi potrebbero sorgere, figli di un confronto tra tecnici?
Ma purtroppo dobbiamo sentire, per Narcisistiche problematiche politiche Domenicali, insensate e pesanti frasi accusatorie verso quei tecnici che disgustati dall’attuale situazione hanno, in piena unione con le proprie società, voluto far valere le proprie ragioni.
Se alcuni dei tecnici che fanno tanto bene all’atletica regionale e, ahimè, di conseguenza ai vertici politici, dando visibilità anche fuori dai nostri confini, hanno ritenuto necessario tale passo, forse la prima cosa da fare sarebbe stata quella di chiedersi il perché di un’azione così rumorosa e scomoda agli occhi extra regionali, quali rimedi trovare, quali soluzioni proporre ecc ecc ecc.
Ed invece………. ANATEMA!!!!! LA SPADA DELLA POLITICA SPORTIVA SI ABBATTERA SU DI VOI E CONTRO DI VOI!!!!
EVVIVA I NUOVI POLI POLITICI!!!!!!

Anonimo ha detto...

I giochi di parole di Xam mi hanno divertito moltissimo...
Complimenti alla Gran Sasso. E complimenti ai tecnici nominati ed agli atleti capaci di splendide prestazioni nell'anno ormai quasi alle spalle. Sono sicuro che in futuro sapranno regalarci altre belle vittorie.

Quanto al Parco D'Avalos, non si può che confermare quanto detto da Marius. Mettervi piede la domenica mattina nelle prime domeniche d'inverno è una sensazione meravigliosa: tanti atleti, giovani e meno giovani, che si allenano con gioia, vitalità e grande voglia di migliorarsi divertendosi. Tutti accomunati da un'unica grande passione, in uno scenario stupendo che fa da cornice ad una sana e rispettosa competizione.

Ma adesso vi lascio, altrimenti mi viene nostalgia di casa...
A presto.
Sat

Anonimo ha detto...

Conosco Donato e Luciano, dal 1977 circa. Se non ricordo male nel 1978 ho iniziato ad allenarmi con il gruppo di Donato, e Luciano ne era il leader. Da allora la nostra amicizia si è sempre più rafforzata, merito anche alla genuinità di entrambi. Donato, tecnico preparatissimo quanto modesto, lo ringrazio per avermi, una volta smesso di correre fatto fare esperienza seguiendo lui e il il suo gruppo di atleti che non molto prima erano miei compagni di allenamento. E Luciano, che ogni allenamento anche quando si dovevano stringere i denti, con quella sua simpatia ti faceva alleviare la fatica. Quanti km nel famoso Parco D'Avalos, quante ripetute...senza mai immaginare che dopo oltre 30 anni sarei anche diventato per qualche anno custode come dipendente del comune di Pescara. Un grosso saluto ad entrambi con stima immutata Augusto.

Paolo Dell'Elce ha detto...

le solite coincidenze hanno voluto che anchio abbia dedicato un post alla nostra pineta...l'avevo scritto tanti anni fa, come introduzione ad un progetto fotografico...ma poi non se n'è fatto più nulla...resta l'amore per un luogo a cui tutti noi siamo affezionati...
Condivido quello che scrivi Mario...abitare è essere parte di un luogo, essere in sintonia con le altre forme di vita e le pesenze/assenze che il luogo custodisce...
un abbraccio a tutti gli amici che abitano il parco...

http://paolodellelce.blogspot.com/2010/12/lo-sguardo-dei-pini.html

Paolo Dell'Elce

Marius ha detto...

Grazie Paolo!

m