sabato 20 agosto 2011

Teatri e teatrini

Daegu coi suoi mondiali si avvicina. Vanno in scena i Campionati del Mondo di Atletica Leggera 2011, dal 27 di agosto al 4 di settembre, in Corea del Sud. Atletica-spettacolo, rutilante, forse esagerata (riusciremo un giorno a tornare sul podio nelle distanze – una qualsiasi – del mezzofondo?); ma con un dato particolare che la rende ancora molto interessante ai miei occhi: la cultura della marcia atletica italiana potrebbe permettere alla nazionale cinese un en plein di medaglie, almeno sui 20 km maschili. E sì, pare che Sandro Damilano, oggi head coach della marcia per la Cina, abbia fatto miracoli pure là, con una tuta non più azzurra ma rossa. Rutilante anch’essa. E la cosa mi fa piacere assai (se la Cina investe tanto nella marcia, la marcia allora vale ancora qualcosa…).

Lo sport-spettacolo mi piace quando ha ‘qualcosa da dire’ (anche quando quel ‘qualcosa’ vira sul drammatico, almeno per noi italiani, come nel caso della vicenda Damilano). Non mi piace per nulla quando è fine a se stesso, fa la scimmia all’atletica ‘stellare’; miccette, raudi e scoppietti vari col deserto tutto intorno…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

meno maleche dopo aver an alizzatoattentamente le vicendregionali il buon mario si è spinto oltre confine dove a mio modo divedere è deprimente notare che scorrendo l'elenco dei convocati nelle vari e distanze acrescere con e senza barriere dobbiamo arrivare ai 10 000 pertrovare un italiano convocato che penso abbia poche speranze al cospetto dei colored ,d'altronde penso ce la siamo voluta a me fa molta rabbia vedere migliaia di euro anche nelle manifestazioni sustradaregionali dilapidati dai manager per fare il trenino del magreb p dell'africa nera mentre c so potrebbe rilanciare il mezzofondo fondo in italia con tutti quei soldi

Enrico ha detto...

Qual'è lo scenario?

a) Marcia cinese meglio della marcia italiana?

b) Marcia cinese a medaglia e italiana no?

c) Marcia cinese con più medaglie dell'intera spedizione italiana?

Necessita autocritica?




Enrico +o-

Marius ha detto...

Giorgio Rubino, ventista, sta bene (così dicono). Un "bene" da zona medaglia. Certo, sapere che i suoi compagni di allenamento (cinesi) gli marciano un minuto abbondante davanti, non aiuta.

Confido nell'orgoglio, oltre che nella condizione, di Schwazer, ventista per 'caso'. Chissà se Alex e Michele (Didoni, nds), suo nuovo coach, tireranno un dispettuccio al 'comunista eretico' di Saluzzo...

E poi c'è la 50 km, coi ragazzi dell'amico Patrick Parcesepe: Marco De Luca e Jean Jacques Nkoloukidi. Due faticatori intelligenti che al caldo di Daegu potrebbero tirar fuori qualcosa di clamoroso (si sono allenati dalle mie parti, a Roccaraso; so quello che dico).

Ma se, malauguratamente per noi, i cinesi dovessero fare l'en plein, anche solo nella 20 km, allora lo scenario c)...

un saluto

m

Of ha detto...

Speriamo che i giudici non abbiano gli occhi a mandorla..... altrimenti................

Anonimo ha detto...

howe infortunato , damilano alla corte di mao tze tung , poveri noi chi se le appende le medaglie al collo ? solo la di martino ? vediamo un po

Anonimo ha detto...

ese non vinciamo neanche medaglie nella marcia storico settore che salvava capra e cavoli fidal !!!!!