martedì 22 luglio 2008

Chiedo venia!

(foto Donato Chiavatti)


Scusate, ma a spaccarsi muscoli e tendini all'"Angelini" di Chieti ci sono pure i lanciatori. Nel mio precedente post cito tutti, tranne loro. Ed è grave. Chiedo scusa in ginocchio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è il caso di inginocchiarsi:
chi lancia peso, disco e martello è abituato alla pedana in cemento. Solo chi lancia il giavellotto usa scarpe chiodate (anche dietro)

Un ex-1/2fondo

Marius ha detto...

Ti ringrazio. Ovviamente quando dico "pista" intendo "tout court" il Track and Field; lo stadio "Angelini", come il pesce, puzza dalla testa e, purtroppo, la metastasi corre un po' dappertutto (recentemente una mia atleta - 10 anni - negli spogliatoi ha "beccato" verruche grosse come noci!). Insomma, caro ex-1/2fondo, siamo sulla stessa barca.

un saluto. mario

Anonimo ha detto...

Caro Marius,
approfitto della Tua gentilezza per porti una domanda a cui forse, essendo presente stabilmente sul Web, puoi dare risposta. Esiste nella rete qualche newsgroup/blog, anche non italiano, che sia normalmente frequentato da atleti, gente che fa attività seria in pista e che ne ottiene dei buoni risultati, tanto da voler condividere le proprie impressioni e sensazioni con altri?
Spiego il perchè della domanda. Sono un ex-atleta. Ho fatto la mia prima gara nel 1975 (salto in alto categoria ragazzi) e l’ultima nel 1995 (una campestre del campionato regionale). 20 anni (con svariate soste per studio e lavoro) passati essenzialmente a correre sulle distanze di mezzofondo. Tutto ciò rimanendo ad un livello medio-regionale, quello che mi consentiva il mio fisico e la mia testa. Durante quei 20 anni ho assistito anche alla progressiva regressione (scusa il bisticcio di parole) delle mie specialità (e anche delle altre) come numero di partecipanti alle gare e livello medio di risultati.
Recentemente mi sono imbattuto in rete su siti/blog, teoricamente orientati all’atletica ma zeppi di podisti che sbandierano il loro ultimo corto-veloce, percorso all’eccezionale ritmo di 4’50”(!). Daltronde la realtà dell’atletica non è migliore visto che dal sito FIDAL si possono scaricare i risultati delle gare regionali e deprimersi (nel 1981, 1° anno senior, avevo almeno 30 altri piemontesi davanti a me sui 5000, oggi con lo stesso tempo si vincono le gare ed il limite di partecipazione agli Italiani Promesse è molto vicino).
Intendiamoci, ho estremo rispetto e considerazione per chi corre a 4’50” come limite, la corsa è bella in sé, al di là dei limiti di ognuno. Però mi è venuta spontanea la domanda: esiste ancora qualcuno che corre in modo serio e determinato, almeno come lo faceva il mio gruppo in quegli anni? Eravamo una dozzina, di valore diverso (da 14’28” a 16’45” per intenderci) ci tiravamo il collo nel lungo (da 4’20” a 3’50”) nel corto veloce (6-8 km a 3’15-3’30”) e in pista (serie di 1000 da 2’50” a 3’15”, serie di 400 da 1’03” a 1’12”)? La voce di atleti di questo livello risuona oggi sul web (magari insieme a buoni velocisti, lanciatori, saltatori)?

Ti ringrazio.

Un ex-1/2fondo

Marius ha detto...

Ciao ex-1/2fondo (ma si è mai "ex" fino in fondo?),
un sito posso suggerirtelo subito: ed è www.atleticanet.it dell'ottimo Diego Cacchiarelli. Vai nel suo forum, precisamente nel topic "1.5 Diario dell'Atleta", lì troverai parecchia gente che mastica km e opinioni a vario titolo e su livelli consoni al discorso che facevi poc'anzi.

Mamma mia, mi parli di Piemonte... Non posso non andare al ricordo di quello splendido purosangue che rispondeva al nome di Walter Merlo! Uno dei più grandi fondisti (almeno a talento) di ogni tempo, qui in Italia. Ebbi la fortuna di conoscerlo, Walter, mio stravagante coetaneo dai garretti d'oro e dal cervello da artista. Mi fermo qua, altrimenti mi commuovo.

un saluto e... torna a farti sentire.

mario