mercoledì 25 giugno 2008

Tanti lettori, zero commenti




E già. Da questi paraggi pare che passino in tanti (il numero che si conviene per un blog a carattere "familiare"), ma si è in pochi a scrivere. Son qui a chiedervi, o irriducibili cibernauti, una riga del vostro, un suggerimento (per esempio un argomento che vorreste fosse toccato), un commento, o ciò che più vi aggrada, sempre nei limiti del civile e costruttivo comunicare. Per scrivere basta cliccare su "commenti", in calce a queste righe (non dovrei dirlo, ma lo sanno pure i miei alunni di 5^ elementare).
Chi comincia?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

e' VERO, A VOLTE VIENE VOGLIA DI SCRIVERE QUALCOSA, POI SI LASCIA PERDERE PER DECENZA,O PER NON SCADERE IN BANALITA' E LUOGHI COMUNI; A VOLTE POI GLI ARGOMENTI TOCCATI SONO STATI "OFF LIMITS" ED E' MEGLIO IN QUESTI CASI GUARDARE E NON TOCCARE; MI RIFERISCO AL DOPING DELLA PORTA ACCANTO, ALLA CRISI DI TALENTI, ALLE LOTTE INTESTINE FRA ALLENATORI, ALL'INCITAMENTO ALLA CRESCITA DI ALLIEVI POI PERSI PER... STRADA.
COSA VUOI FARE IL SOLONE IN CERTI CASI, NON SERVE.
ED AMMICCARE ALL'ONDA LUNGA DEL DAGLI AL DOPATO, DAGLI AL CALCIO, DAGLI ALLA SMANIA DI DENARI E FACILI SUCCESSI NON FA PETR ME.
MI RIPROMETTO PER IL FUTURO DI FARE PERO' PIU' ATTENZIONE.
MAURO

Anonimo ha detto...

Te la 6 voluta caro Mario. Ogni volta che mi rompi le scatole con i tuoi post... (makkevorrdì stopposte? ci ho i miei blogghe o mejo li uso per i miei cliendi webbe ma capirlo non l'ho capito) ... ogni volta dicevo, guardo l'orologio, dico non ci ho tempo, ma poi una capatina, per Mario, mi ci scappa sempre... poi soffro (per la nostalgia) poi godo per il piacere degli argomenti, ma pure per il bello stile... mi sto chiedendo se sport, arte, cultura, scrivere... non siano più vicini di quanto non si dica e di quanto, anche a me, non sembri, a prima vista, per che poi scavando un po' risulta che in tanti scriviamo, dipingiamo o ammiriamo cose belle, forse che cerchiamo gli applausi fuori dal campo di gara, forse che il fuoco interno non ci ha spinto solo ad ansimare sui campi del sudore ma pure in quelli dell'estetica e della creatività...
Insomma, ogni tanto ci vengo a fare un giretto, ma il tempo non ce l'avrei, e una volta goduto e sofferto, ricordato e rimpianto... il tempo per il commento non ci sta più... ma se protesti allora t'accontento... casomai poi il rimpianto (d'avermi invitato all'appunto, cioè tirato dentro) ti ci viene a te e al pubblico, sgomento. baci e grazie. Raffaello Ducceschi

Anonimo ha detto...

...ECCO; SE LI CONOSCI LI EVITI..
(QUELLO DEL COMMMETO N.1)

Anonimo ha detto...

Bella Mario!
Da parte mia ti avevo già detto di postare qualcosa in più sull'attività sportiva tua e di tuo fratello, in modo da conoscervi di più (personalmente, pur avendo seguito ai tempi le imprese italiane nella marcia, riconosco di non saperne poi molto). Immagino tu sia restio a ciò per un'indubbia ed innata modestia, ma sarebbe una cosa interessante per un novizio come il sottoscritto.
Inoltre mi piacerebbe anche se potessi descrivere il profilo di atleti e grandi personaggi del mondo dello sport che tu hai avuto la possibilità di conoscere o comunque di seguire dal vivo. Anche qualche aneddoto, qualche episodio particolare o qualche ricordo particolare, se ne hai voglia.
Per il resto ho sempre mostrato grande apprezzamento per gli articoli che hai postato, perché sono sempre molto ragionati e ben argomentati, interessanti e dotati di una giusta vena di ironia (con toni che non possono non diventare polemici quando tocca dare una strigliata a qualche simpatico "genietto" che ben conosciamo...).
Un saluto.
Sat

Anonimo ha detto...

caro mario raccontaci di qualche aneddoto della tua bonaria rivalità agonistica con i tuoi rivali degli anni '80
attanasio
ex ex ex atleta


p.s.: non ti ho mai risposto forse per pigrizia

Marius ha detto...

Ragazzi, grazie! La mia voleva, ovviamente, essere una provocazione, ironica, ché la solitudine, anche per un blogger è cosa tosta assai. A volte il computer mi ricorda tanto da vicino il televisore. Sembra essere, appunto, una sorta di televisore nano, mezzo di rincoglionimento globale, sempre meno strumento per comunicare e migliorare la propria esistenza.
Ringrazio innanzi tutto Raffaello, cui dedicherò un post a brevissimo (così, ancora a sue spese, imparerà che cacchio significa "post" ;) ); lo ringrazio per aver speso più di due righe due: so benissimo quanto tiranno sia il tempo a nostra disposizione e quanto sia difficile patire il peso di "certi" ricordi che tornano.
Si scrive, Raffaello, ma non per gli applausi. Quelli li lasciamo a chi ha bisogno di certe (effimere) conferme. Si scrive anche per testimoniare quel mondo di vicende, volti, affetti e qualche incazzatura, che vorremmo non cadesse nell'oblio del tempo che corre veloce (troppo veloce, anche per un ex atleta).
Adesso però mi accorgo di esser partito per la tangente; la stoppo qua.
Ancora grazie a tutti (e, se potete, continuate a "postare".

mario de benedictis

26 giugno 2008 11.11

Anonimo ha detto...

Caro Mario, dopo quello che abbiamo fatto insieme per la lettura e la scrittura non dovresti stupirti di quello che ti dice il mai banale Adriano Lapi sulla fisicità del leggere e dello scrivere. Una cosa non mi è piaciuta: la foto con Dacia Maraini. Anche tu ossequi questa scrittrice regionale che si è montata la testa? Il pessimo Presidente Del Turco, poi, credendo di essere presidente di una regione di Beoti, ne ha fatto una bandiera della cultura abruzzese, come se qui non ci fosse nessuno che possa degnamente rappresentarci. Io ci stetti insieme a un Convegno organizzato dall'IRRSAE (anche lì!) per promozionare il suo teatro di Gioia Vecchio, e confondeva la fantasia con il fantasticare. E che cazzo! Senza i suoi trascorsi con Moravia non steremmo neanche a parlarne.
Ho i n mente di sollevare un moto di indignazione per le impronte digitali dei bambini rom: nel momeno in cui si varano leggi per bloccare processi a gente che quanto meno è imputata, con provvedimento discriminatorio e razzista si applica il marchio d'infamia ai bambini: DENTRO I MASCALZONI, FUORI I BAMBINI!!!
Me la dai una mano?
Ti abbraccio.
Franco Trequadrini

Anonimo ha detto...

ciao mario, passavo per caso, sembri uno simpatico...
a mio avviso il blog è un fatto personale, quindi i commenti sono un valore aggiunto, ma se piuttosto è condivisione beh, forse dovresti ''uscire di casa'' più spesso... ;)
un saluto.

marco

Marius ha detto...

Ciao Marco (chissà quale Marco...),

il tuo commento su questo post di tre anni fa arriva giusto tre anni dopo l'ultimo... Di acqua ne è passata sotto i ponti anche se, non so per quale alchimia telematica, "Tanti lettori, zero commenti" è ancora presente nella colonna dei post più popolari.
Pensa, oggi mi consigliano proprio il contrario di ciò che tu, ironicamente, mi suggerisci...

Grazie per la visita e per il commento. Torna da queste parti, se puoi, magari prima del 2014.

;)

m