domenica 3 novembre 2019

I TROPPI FANS DEL PODISMO (fans: farmaci anti-infiammatori non steroidei)



Pare che i miei ultimi post su certe 'esasperazioni podistiche' abbiano alzato un gran polverone.

Qualcosa di buono ne è sortito fuori: una riflessione collettiva ed equilibrata - cosa non comune -  sul fenomeno preoccupante e in velocissima espansione rappresentato dall'abuso di antidolorifici, in allenamento e in gara, da parte di molti (troppi) atleti amatori.

Sempre più spesso le bustine vuote di ketoprofene vanno a lastricare il percorso di questa o quella kermesse podistica, come coriandoli grotteschi di un pericolosissimo 'delirio' collettivo.

Riferisce al Corriere della Sera, Cesare Fiorentini, Direttore Sviluppo Area Clinica all’IRCCS Centro Cardiologico Monzino di Milano:

"I FANS infatti indeboliscono l’endotelio vascolare – quel tessuto interno di arterie e vene più a stretto contatto con il passaggio del sangue – rendendolo meno capace di vasodilatarsi e di rispondere allo stress a cui è sottoposto. Non solo, nelle persone con lesioni dell’endotelio i FANS destabilizzano quegli accumuli di grasso all’interno delle arterie - le placche aterosclerotiche - rendendoli liberi di “staccarsi” pericolosamente andando ad otturare altri vasi. Quando ciò si verifica a livello delle coronarie il risultato è un infarto, nel cervello è invece causa di ictus. Una ragione in più per assumerli solo quando servono".

E ancora: "Dal 2003 il ministero della Salute fa controlli a sorpresa nelle gare amatoriali di ciclismo e podismo. In 15 anni sono stati più di 20mila per un’unica, inquietante verità: un terzo degli amatori fa sistematico uso di antinfiammatori e antidolorifici per tacitare la sofferenza fisica e andare avanti".(Sandro Donati).

Parafrasando il pedagogista Roberto Maragliano dico che lo Sport non può essere alternativa seria al Mondo, che è poco serio. Lo Sport può essere però il luogo privilegiato dove è possibile praticare con successo valori umani universali.
È però necessario garantire un'autentica cultura del benessere che informi e formi cittadini consapevoli e competenti.

Potrei andare avanti, ma mi fermo qui.

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