giovedì 16 dicembre 2010

Alba rossa

Foto di Giancarlo Colombo/FIDAL
Leggevo del ‘divorzio consensuale’ tra il guru della marcia Sandro Damilano e la Fidal (cliccare qui). Sandro se ne va, restando a casa. Ossimoro bugianen, storia vera di un profeta e di una montagna che gli corre incontro. La montagna è la Cina. Sandro, per due anni e fino alle Olimpiadi di Londra 2012, vestirà la casacca rossa della nazionale cinese; allenerà a Saluzzo i migliori sei talenti – quattro uomini e due donne – di una nazione lontana e 'terribilmente' presente, disposta a coprirlo d’oro – così si dice – in caso di trionfo olimpico. Ma Sandro continuerà a seguire pure gli italianissimi Giorgio Rubino ed Elisa Rigaudo, certo che questi sapranno trarre un enorme vantaggio dall’esperienza coi colleghi cinesi.

Bravo Sandro. Lo dico con assoluta sincerità. A 60 anni riesce a realizzare un progetto milionario che vale ben più della ricchezza pecuniaria che comunque genererà. La Cina riconosce a Sandro Damilano il primato culturale nella marcia atletica mondiale e nel farlo essa significa, in modo inequivocabile, il rispetto sacro per la disciplina stessa e per chi vi attende con indubbia fortuna, da oltre trent’anni.

E adesso? Il re è nudo. Anzi no. La marcia atletica italiana è nuda. Il Dopo-Damilano è arrivato. Quanto conta la presenza carismatica – oltreché tecnica – di un allenatore di quel calibro lo scopriremo negli anni a venire (non molti suppongo). Adesso deve aprirsi la stagione dell’intelligenza senza infingimenti, non della puerile furbizia. Guai a scatenare miserrime guerre di successione. Occorre dialogo tra le molte scuole italiane del tacco punta, antiche ed emergenti; c’è bisogno di condivisione di strumenti e metodi di lavoro validati; di ricerca condivisa. Ora che il pontefice è altrove, il nostro movimento ha di fronte un destino diverso . Non so se migliore o peggiore. Ritengo che la via da seguire sia quella di una cooperazione in rete, non la costituzione di ulteriori centri di non ben definite eccellenze (purtroppo qui, nel mio Abruzzo, siamo già partiti col piede sbagliato).

Si gira pagina, quindi. Adesso è il tempo degli operai specializzati.

10 commenti:

Enrico ha detto...

Marius,
ti risulta che ai cinesi serva anche un dirigente regionale poco incline al confronto e alla trasparenza?
Solo per oggi il secondo fratello è superscontato.
Auguri di Buone Feste a tutti.

Enrico Despar

Anonimo ha detto...

E bravo Sandro,
questo è indubbiamente il coronamento di una carriera davvero brillante.
Ora caro Maiurs la palla sta a voi tecnici GIOVANI e come te, anche Patrik ed altri.
Mi auguro e Vi auguro di raggiungere altrettanti traguardi di successo e chi lo sà, forse tra una ventina d'anni anche voi sarete chiamati a ricoprire il ruolo di CT della marcia di nazioni come India, Pakistan, Afganistan...

Max

Anonimo ha detto...

Che bello avere in Italia allenatori Italo-Pakistani.Chissà cosa ne uscirebbe fuori.Sono i fra venti anni che non fanno ridare i conti.

Marius ha detto...

Qualcuno in Afghanistan, a sminare i campi, ce lo manderei subito...

m

Anonimo ha detto...

Eh no Maiurs Marius!
Maiurs Marius che suona un po come Maggiore Marius in qualche lingua delle mie prealpi lombarde...

a sminare in Afghanistan è meglio mandare persone serie, competenti e preparate... al limite se quella destinazione deve essere propongo le piantagioni di oppio.

:)
g

Anonimo ha detto...

io voglio andare ad Abu Dhabi...disposto pure a portare borracce di acqua...

GMaK
(probabile futuro neo-emigrante)

Anonimo ha detto...

Caro Mario
Questa è la prova schiacciante che in Italia esiste poco spirito di SACRIFICIO, tutti vogliono fuggire dai problemi anzichè affrontarli.
Alziamoci e partite!!!!!!
Un abbraccio Adriano

Anonimo ha detto...

esiste poco spirito di sacrificio?
tutti vogliono fuggire dai problemi?

non voglio esser polemico, ma ...

"Venghino venghino lor signori, luci spente, piste che di tale hanno solo il colore, orari di ingresso variabili senza comunicazioni, spogliatoi inesistenti o lerci..., promesse sportiv-politiche stile marinaio, le categorie giovanili bistrattate e votate ad estinzione, DT che non sanno valutare tempi e misure..." e CMQ ANDIAMO AVANTI, ci portiamo pure la scopa e la ramazza e ce li puliamo e ce le siamo pulite - spogliatoi e "palestre"- asciughiamo perfino l'H2O per terra, sperando che sia SOLO acqua - perchè in palesta ci piove, quando i tifosi non ci orinano pure dall'unico pertugio senza vetro che ci sta...

eh no, stavolta no.

questa l'ho presa come un insulto personale.

GMak
(nù poche stizzite!!!)

Marius ha detto...

Hai ragione Gmak (chi più di me può comprendere le parole che scrivi?). Credo però che Adriano si riferisse ad altri e ad altre situazioni. E siccome lo conosco bene, perdoniamogli l'errore (fatto in buona fede) di generalizzazione. Possiamo farlo dai, è Natale!

un abbraccio

mario

Anonimo ha detto...

sisi, Natale però è passato...
Eh eh eh...

vabbè diciamo che è lo stato influenzale di cui sono vittima da vigilia che mi rende difficile la digestione post-natalizia...e anche perchè, ciò nonostante, DEVO pure stare al lavoro in queste condizioni...

chìscinbìse

GMaK
(38°2)