mercoledì 18 febbraio 2009

La neve e la sabbia

Neve a Pescara, oggi. Neve che imbianca la pineta e che impedisce la solita velocità dei runners abituali. Si va più piano nel fango gelido; si arranca nel silenzio abbacinante. Tutti arrancano, tranne Armando, Chiara ed Erika. Loro si rincorrono ridendo di gusto, come scoiattoli parlanti. Piccoli keniani d’altra latitudine scivolano sulla neve e il sudore. E allora penso che la neve e la sabbia siano figlie della stessa sostanza, quando la fatica non fa più paura e la corsa diventa un gioco appassionante.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Mario,
questa è una poesia….
una di quelle che potrei imparare a memoria e lasciarla riposare in qualche cassetto della mente e il prossimo inverno, al primo fiocco di neve, la libero via come un trionfo di bellezza che la tua materia grigia ha saputo produrre il una giornata pescarese a tinta bianca.
Sempre incantata dalle parole.
Carla

Anonimo ha detto...

Mi spiace, Mario!
Mi sa che 'sta neve ve l'abbiamo mandata noi da su... L'importante è che non s'inverta la rotta, perché qui adesso ci si allena alla grande...

Intervengo poi per una comunicazione fresca fresca per gli appassionati, directly from iaaf.com.
Patrick Makau Musioki, che fino a un paio di stagioni fa non lo conosceva nessuno, madre compresa, si conferma uno dei migliori interpreti del fondo mondiale. Ha vinto una velocissima maratonina negli Emirati Arabi Uniti, rischiando di siglare il nuovo record del mondo sulla distanza. 58'52 il finale, con passaggi in 13'40" ai 5 km e 27'42 ai 10 km. Pazzesco...
Non è difficile immaginarlo prossimo partente in una grandissima e ricchissima maratona di primavera o autunnale.
Sarà grande sfida tra lui, Wanjiru, Lel e, naturalmente, sua maestà, Haile Gebrselassie.

Saluti.
Sat

Marius ha detto...

Il gelo abruzzese di questi giorni e il caldo degli Emirati Arabi Uniti: il mondo è bello perché è vario.

un abbraccio. mario