Scrivere (ancora) di Vanessa mi imbarazza un po'. Non sono affatto incline all'autocelebrazione ed essendo io il suo allenatore è molto facile che con questo scritto possa naturalmente contravvenire al mio personale dettato morale. Ma ci sono storie che meritano di essere narrate e perciò sono disposto a correre questo rischio.
Vanessa sorride. E dentro quel sorriso c'è tutto il suo mondo. Vorrei che i ragazzi che alleno (ma anche tutti gli altri, sportivi e non) facessero tesoro dell'esperienza di quel volto disteso, mai contratto seppur affaticato nel duro impegno quotidiano. Chi ha fatto sport agonistico, chi ha corso e marciato a lungo per obiettivi importanti, conosce il dolore soave della fatica, che muove dallo stomaco per serrare la gola. Ebbene Vanessa conosce pure, per istinto ed educazione, quell'arcano capace di sciogliere il grumo scuro di sofferenza inesorabile, destino inevitabile di chi cerca ogni giorno la propria vetta. L'arcano è un sorriso leggero.
Oggi, nel giorno del suo esordio in Nazionale a Podebrady (suggellato da una splendida vittoria), le auguro di continuare a crescere dentro quella leggerezza, donandone un poco anche a noi.
2 commenti:
Ogni elogio al momento potrebbe essere superfluo, ma non si può non apprezzare (meravigliosamente) l'atteggiamento con cui Vanessa ogni volta accetta e vince le sfide sportive che le vengono poste. Si potrebbe riassumere tutto in un'esperessione: consapevolezza della serenità. Un atteggiamento che le appartiene nel carattere ma che tu Mario e sicuramente la sua famiglia riescono a valorizzare e a far emergere nei momenti topici. Una qualità che non è di tutti e per tutti.
Marco
siccome sono stato un po' fuori fisicamente oltreconfine ma anche di testa...leggo sol ora dello splendido risultato del piccolo pulcino che giorno x giorno si tresforma nel cigno di nome vanessa...un abbraccio ai genitori, miei veri Amici.
GMaK.
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