sabato 20 marzo 2010

Ingaglioffarsi

Quando discuti con i tuoi inferiori, li convinci soltanto di una cosa: che sono intelligenti quanto te ... (Irving Layton).

È proprio vero che non si finisce mai di apprendere. Bisogna però impegnarsi. Da qualche tempo ho iniziato una selezione feroce delle persone che conosco. Parlo di conoscenze e non di amicizie, ché gli amici sono entità metafisiche che attengono alla dimensione del sogno, del miracolo… Il primo evidente effetto di questa ‘potatura relazionale’ è l’aver guadagnato molto tempo ed energie che sto indirizzando verso attività proficue ed estremamente gratificanti. Selezionare la qualità delle relazioni personali comporta l’aver assimilato in modo assoluto l’arte del distacco, quel ‘volare alto’ sopra la dilagante miseria di un’umanità ridicola, sterminata ed assediante, prodiga di richieste, tutte dovute e, ahimé, drammaticamente coinvolgente.
Il blog che avete sotto gli occhi è la prova di quanto sia difficile – impossibile? – per me la pratica sistematica del su scritto distacco. Ecco quindi le mie tirate su questo e su quello; su capi, capetti e scimmie di kapò; oppure le mie invettive sugli sciocchini cui avevo concesso opportunità di crescita, per se stessi e, talvolta, anche per i propri cari. Cercherò, d’ora in poi, di impastarmi il meno frequentemente possibile dentro le note quanto trite piccinerie locali. Cercherò. Per non annoiarvi. Ma quando, inevitabilmente, tornerò ad ingaglioffarmi dentro le fuligginose osterie che questa esistenza mi offre in gran copia, abbiate nei miei riguardi un milionesimo della comprensione che il Vettori usò con l’immenso Machiavelli. Mi basterà.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

sei stato tu a trasformare amicizie in conoscenze.ti consiglio per lennesima volta di non colpevolizzare quelle persone che ti hanno permesso di riaffaciarti in un mondo che per te era diventato nemico.e tu lo sai benissimo.

Marius ha detto...

... quante cose credi di sapere... questo è il tuo vero, grande problema, o anonimo (la prossima volta firmati, cosicché qualcun altro, non io, possa risponderti)

m

Anonimo ha detto...

Mario!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non farci caso a queste persone anonime nel tuo blog, falli esprimere le loro idee, tanto, chi si esprime nell'oscurità è una persona oscura. ADRIANO

Marius ha detto...

Trovo sempre molto interessante (è un interesse di tipo antropologico) la reazione dell'anonimo di turno ogni qual volta pubblico un post 'particolare'; diciamo esistenziale. A replicare, in questi casi, è una tipologia di anonimi mai sfiorati da dubbi o tentennamenti. Sempre solerti ad esprimere sentenze trancianti su cose e, soprattutto, persone; e sempre, rigorosamente, alle spalle di queste ultime. Sono gli esperti senza esperienza. Sono tanto permalosi ed egocentrici da credere che si parli costantemente di loro. Si rilassino. Non li penso affatto. Io sono già altrove.

m

Anonimo ha detto...

Opps!!!!!!
Non si fa più sentire l'anonimo!!! Chi sa perchè? Aimè ce qualcosa che fa male, o bolle in pentola, pazienza vuol dire che ha da nascondere qualcosa o dei pentimenti, forse proprio di si. Booo!!! ADRIANO

Marius ha detto...

Ti prego Adriano, lascia perdere. Distacco. Punto.

m

Anonimo ha detto...

puntualmente sei riuscito a sequestrare anche il cervello di adriano.

Anonimo ha detto...

No ho parole. ADRIANO

Anonimo ha detto...

hai visto che ho ragione.aspetta prima quello che ti dice il tuo sequestratore e poi potrai parlare. a dimenticavo. come mai non ti identifichi con il nome con cui ti ha ribattezzato il tuo padrone.

Marius ha detto...

Adriano, non l'ho bannato di proposito. Che la correttezza dell'anonimo rifulga in tutto il suo splendore. Un consiglio, o anonimo della correttezza, (stavolta te ne do io uno): sceglieti un altro blog per i tuoi siparietti, magari registrandone uno a tuo nome. Non preoccuparti dei costi; 10$ per l'account ce li metto io.

m

Marius ha detto...

Un'ultima cosa. Siccome hai un indirizzo IP (oltre che scorretto dimostri pure di essere abbastanza ignorante) ti consiglio di non esagerare. Secondo consiglio della giornata. Fanne buon uso.

m

Anonimo ha detto...

Comunque non si finsce mai di capire e conoscere le persone che ci circondano e per questo IGNORO. ADRIANO

Anonimo ha detto...

esprimo il mio dissenso verso tutto e verso tutti. buona giornata. Antonello.

Marius ha detto...

Libero di dissentire, ci mancherebbe. (Una riflessione: quando i commenti hanno la firma, toni e contenuti cambiano un po'...).

m

Enrico ha detto...

Caro Marius,

questa volta hai esagerato. Quale rappresentante dell’umanità ridicola mi sento chiamato in causa e ti faccio notare che gli amici per te sono entità metafisiche perché sei scorbutico al limite dell’antipatia cronica. Fai bene a distaccarti da tutti noi e volare alto, novello Icaro, sopra le nostre testoline vuote. Fai bene: non tornare più sulla terra. Rimani lassù a gratificarti, cullando i tuoi progetti di costruire qualcosa di importante. Lasciaci alla nostra fuliggine. La manderemo giù con un bicchiere di Barbaresco.

Prosit

Gian Enrico Basile

Marius ha detto...

Ciao Enrico. Mi spiace che ti sia sentito parte in causa. Tu che sei sempre prodigo di ironie - e a volte sarcasmi - interpreti alla lettera questo post e mi dici "scorbutico al limite dell'antipatia cronica". Ho davvero tanti difetti. Ne prendo atto. Ti voglio però rivelare un segreto: non so volare.

saluti

m

Enrico ha detto...

Marius,

qualche anno fa, mentre facevo una donazione di sangue, i medici mi raccontarono di un’infermiera che era da poco andata in pensione. La specialità di costei era prendere a schiaffi i donatori che, per calo di pressione, avevano uno svenimento. I ceffoni dovevano essere talmente efficaci che i malcapitati si svegliavano subito, evitando guai peggiori.
Tutti noi abbiamo, nella nostra vita, momenti di mancamento, non solo fisico ma anche mentale e soprattutto nervoso. E’ importante che di fianco ci sia una rude infermiera che ci faccia tornare in noi.

Un saluto col fazzoletto.

Enric0rh+

Marius ha detto...

Il tuo raccontino rende bene l'idea. Dentro la vita - o dentro un blog - non è però così scontato stabilire chi sia l'infermiera/e e chi il malcapitato. L'esistenza è un arabesco.

m

Anonimo ha detto...

...io che di osterie son cliente fisso con una particolare predilizione alle bettole, ricordando la trippa d'agnello citata ultimamente,
ripeto:

cos'è??

incubi da post digestione collettiva?

GMaK
(affamato, vista l'argomento e l'ora)

Anonimo ha detto...

I miei toni e i miei contenuti sono sempre stati civili e ristettosi, forse dovresti cercare altrove.
Buona Giornata

Antonello

sognatrice ha detto...

“Selezionare la qualità delle relazioni personali comporta l’aver assimilato in modo assoluto l’arte del distacco, quel ‘volare alto’ sopra la dilagante miseria di un’umanità ridicola, sterminata ed assediante, prodiga di richieste, tutte dovute e, ahimé, drammaticamente coinvolgente.”

Caro Maestro,
è questa la ricetta vincente!
Lo hai detto così bene!
Dopo essere caduta vorticosamente nel baratro io sono risalita, più in alto e più forte, proprio facendo ciò che tu magistralmente hai rappresentato con “l’arte del distacco”.
E’ vero, è difficile “praticare sistematicamente”, ma credimi, si usa facilmente dopo un po’ di pratica.
Provare per credere!!!
Ciao
Carla