mercoledì 24 marzo 2010

Apnea

Break narrativo. Stavolta una favola. Fa parte di una raccolta di un centinaio di 'favole metropolitane' da me scritte una decina di anni fa. Metafore a cavallo di due millenni. Buona lettura (nel prossimo post, forse, tornerò a parlare di atletica).

Una vongola verace di Fossacesia, campionessa regionale di apnea profonda in assetto variabile, faceva esercizi di yoga e respirazione prima di immergersi nelle tiepide acque di San Vito Chietino.
L’antico trabocco, poco distante, guardava con favore l’impresa dell’intrepido mollusco; l’eremo dannunziano conferiva al tutto un’aura di sacralità.
Tutto era pronto per il record: la zavorra per la discesa, l’amico Peppino – simpatica grancevola di Ortona a Mare – pronto ad immortalare con la macchina fotografica lo straordinario evento.
– Vai Peppi’, dammi un calcio – urlò il mollusco all’amico fedele.
Alla risposta, immediata, seguì il tuffo spanciato della vongola verace che, nonostante la limpidezza dei fondali, spariva subito alla vista del crostaceo.
Peppino iniziava così una sorta di conto alla rovescia, tanto per ingannare l’attesa. Pensava all’abbuffata di mezzogiorno da Tonino il pescatore, al suo vino bianco, alle linguine al dente.
La vongola, però, non riemerse mai più e forse anche Peppino se l’aspettava.

Chi ha toccato il fondo, in fondo, può pure restarci; e con soddisfazione.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

...dedicata a tutti i fan della legge di Paul:

"non si può cadere dal pavimento"

che però ignorano dell'esistenza del corollario di Rygunz:

"il pavimento può cadere".

:D
g

Marius ha detto...

... immenso gio'...

m

Anonimo ha detto...

Fantastico il "Vai Peppi’, dammi un calcio"...
Chissà che Peppino non aspettasse da tempo quel momento...

Un saluto.
Sat

sognatrice ha detto...

Caro Maestro,
… mi astengo, col rischio di ripetermi, di esporre la mia opinione circa la qualità di narrazione e lo spessore elevato della descrizione dei tuoi stilati…
…ciò che mi fa riflettere alla fine della lettura è la morale della favola.
A volte, piuttosto che affannarsi a risalire dal fondo dove si è precipitati, è meglio restare negli abissi, soprattutto se, come è accaduto alla vongola, lo si fa per scelta … o perché tornare a galla significa correre il rischio di cadere di nuovo.
… ci penserò ancora un po’!!!
Con ammirazione
Carla

Enrico ha detto...

Sono qui, sul fondo, che vi sto aspettando.

Enrico Pelizzari

P.S.: ho un dubbio. Non so se devo aspettare o scavare.