"I saggi brilleranno allora come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia, splenderanno come stelle per l'eternità. Or tu, Daniele, riponi queste parole e sigilla il libro fino al tempo della fine. Molti lo scruteranno e crescerà la loro conoscenza". Daniele 12,3-4
Il titolo del post e l'epigrafe veterotestamentaria che lo lancia sembrerebbero apocalitticamente fuorvianti. Il Daniele di cui scriverò non è quello delle Sacre Scritture ma ha comunque uno stretto legame col sacro.
Daniele
Daniele è Daniele D'Onofrio, diciottenne di Scontrone (AQ), mezzofondista in forza all'Atletica Gran Sasso Teramo, allenato dal Prof. Donato Chiavatti. L'anno scorso correva la Mezza Maratona in 1:08:48, terzo tra gli junior in Italia. Sui 3000m vantava un buon 8:47.00; buono come lo stagionale sui 5000m, sempre del 2011: 15:28.26.
Quest'anno il salto di qualità: 2° tra gli junior nella Mezza Maratona; 1:06:50 alla Roma-Ostia, prestazione notevolissima ma già preceduta da un pregevole 3° posto ai Campionati Individuali di Cross Juniores a Borgo Val Sugana alla fine di gennaio. Ed è solo l'inizio di una crescita incredibile. Daniele 'rischia' di vincere il Vivicittà a Pescara (il 15 aprile) in volata con un keniano da 29 minuti e spiccioli sui 10.000m. Due settimane dopo, ad Ascoli Piceno, straccerà il suo personale sui 3000m, correndoli in 8:18.82. La settimana dopo (il 6 di maggio) stupirà ancora tutti 'volando' a Terni i 10.000m del Campionato Italiano Individuale Assoluto in 29:45.43. 5° assoluto (Daniele è ancora junior), sotto un diluvio biblico (ecco il sacro che comincia a manifestarsi; una ierofania che però appesantisce il crono finale di almeno 15 secondi).
Daniele non ha mai vestito la maglia azzurra. La Federazione sembra ignorarlo non convocandolo neppure nei raduni riservati alle eccellenze nazionali del mezzofondo under 20 (e poi ci si chiede che fine farà la Maratona in Italia dopo i fasti di Baldini e della Scuola del Prof. Luciano Gigliotti!). Ma Daniele non se ne fa un cruccio e continua a lavorare duramente.
In un commento off-topic nello scorso post l'odioso anonimo, col suo stile inconfondibile (lascio in evidenza anche gli orrori grammaticali) scrive: "un miglioramento di 10 secondi a km veramente incredibile se pubblicasse le tabelle di allenamento ne potremmo usufruire e riscontrarne la bontà noi tutti amanti della corsa . spero non siano segreti inpubblicabili !!!". Il commento è talmente odioso da generare finanche la replica, pacatissima, del mite e molto riservato Donato Chiavatti (l'allenatore di Daniele, appunto); la riporto di seguito, integralmente:
"Approfitto della disponibilità dell’amico Mario per portare un mio modestissimo e disarticolato contributo al dibattito sulla “straordinaria” crescita agonistica di Daniele D’Onofrio.
Alla base di tutto c’è la bontà della materia prima intesa come disponibilità mentale di Daniele a considerare l‘assoluta dedizione all’allenamento come l’unica arma vincente per provare a non mettere limiti alla sua crescita agonistica.
Dal momento che ho iniziato a seguire Daniele la cosa che più mi ha impressionato è stata la sua straordinaria disponibilità a non tirarsi mai indietro davanti alle difficoltà che, per forza di cose, doveva affrontare vivendo a oltre 150 Km da Pescara.
Certo, leggere che ancora qualcuno crede alle “tabelle” miracolose mi viene da riflettere… senza meravigliarmi più di tanto se ripenso che un “illuminatissimo” tecnico locale sosteneva (e forse lo pensa ancora!!) che non potevo assolutamente vantarmi dei miglioramenti cronometrici di alcuni atleti perché ero solo “fortunato” nell’usare le tabelle dell’amico Lucio Gigliotti.
Certamente la frequentazione con il “grande” Lucio mi ha arricchito moltissimo e non finirò mai di ringraziarlo nell’avermi spalancato molte porte ed introdotto in un ambiente di “cultura sportiva” assolutamente gratificante.
Tornando a “bomba” mi sento di consigliare a quest’ultimi di rivedersi quanto da me raccomandato e divulgato nei Corsi per Tecnici FIDAL in ordine alle strategie tecniche e metodologiche nella formazione del giovane mezzofondista… forse si renderebbero conto che non esistono ricette miracolose ma estremo rispetto per la crescita psico-fisica del giovane assecondando le aspirazioni personali con tanta umiltà e consapevolezza che le conoscenze tecniche non sono mai abbastanza per evitare di fare danni ad un individuo in forte evoluzione.
Umiltà, passione e tanta curiosità nel confrontarsi con gli altri… NON SONO MAI DA ABBANDONARE.
Se insieme a queste ultime cose ci mettiamo: voglia, determinazione e “madre natura” ecco fugati i tanti dubbi degli “scettici” per partito preso".
La fossa
La fossa in verità è un buco nero. È il fenomeno del drop out sportivo che tutto ingoia: i rari talenti emergenti del nostro già povero sport, nella sua variante podistica, assieme ai sogni (illusioni?) di nostalgici allenatori alla ricerca di una improbabile età dell'oro del running.
Daniele D'Onofrio salta fuori dalla fossa con irriducibile caparbietà. Da subito. In alto, nella foto a sinistra, Daniele si avvia a vincere il Campionato Regionale di Corsa su Strada Cadetti con addosso la canotta gialla della sua società sportiva d'origine, l'Atletica Alto Sangro. È il 2008 e, in quella stessa foto, è possibile notare il buon Massimo Pompei (DT della Gran Sasso Teramo), le mani dietro la schiena e gli occhi ben puntati sull'atleta, seguire con molto interesse la prova di una categoria federale cruciale. Si esce fuori vincenti dalla fossa grazie all'azione sinergica di più intelligenze: quella dell'atleta, in primis, con le sue immense qualità volitive; quella dell'allenatore che ha favorito in modo decisivo la sua crescita atletica (il cosiddetto salto di qualità; Donato Chiavatti ha davvero realizzato un capolavoro) ed infine, last but not least, l'associazione sportiva, l'Atletica Gran Sasso Teramo del Presidente Maurizio Salvi, una delle poche società italiane prodighe nell'investire sui propri tecnici, istruttori o allenatori che siano, e nelle scuole di avviamento allo sport (dizione antidiluviana ma ancora molto efficace) piuttosto che scommettere 'al buio' sul talento di turno (spesso un campioncino extaregionale).
I leoni
I leoni
Di leoni veri, dentro e fuori la fossa, ne sono rimasti pochi. Daniele è uno di essi ed ha a che fare col sacro che, come ci ricorda Umberto Galimberti, è parola indoeuropea che significa "separato". Daniele ha successo nelle discipline atletiche che pratica perché è separato dal pensiero e dall'azione dominanti della generazione cui appartiene. È una sorta di anacronismo vivente.
Lo ricordo non ancora quindicenne, alla sua prima competizione in pista nell'impianto di Lanciano, chiedere ai presenti quale fosse il senso di marcia, assieme ad altre informazioni circa la partenza ("a cronometro, individualmente ogni tot secondi o tutti insieme?"; retaggio dello sci da fondo?). Su strada però correva già a 3:20/km per circa 10 km.
Chiudo con una dedica all'anonimo dalle incursioni telematiche odiose. Ne faccia ciò che vuole.
"Perché verrà un tempo in cui gli uomini
non sopporteranno più la sana dottrina,
ma solleticati in ascoltar cose piacevoli,
si circonderanno di una folla di dottori
secondo i loro capricci e, distogliendo
l'orecchio dalla verità, si volgeranno
alle favole". Seconda lettera di Paolo a Timoteo, 4:3-4
16 commenti:
Senza nessuna intenzione di scivolare nelle autocelebrazioni, vediamo se anche questa volta l'anonimo di turno riesce a fare pessime figure. Passando alle cose serie grandi grandi complimenti a Daniele e Donato.
L'anonimo non si è fatto attendere. Il suo commento, che non pubblicherò è sempre sgrammaticato e odioso. Lo avrei pure pubblicato ma fa nomi e cognomi e 'apparentamenti' che non mi piacciono. C'era da aspettarselo. Le anguille e i capitoni non mi sono mai piaciuti, neanche sotto le feste di Natale...
m
Grande Mario , voglio anche io dire due parole su Daniele e Donato .
Daniele lo ricordo nel 2009 a Quadri ,(c'eri anche tu) quando vinse la gara Tartufando.Non posso dimenticare il motociclista che gli faceva strada che mi disse che in discesa era daniele che andava avanti. La gara non l'ho piu' fatta ho avuto paura per Daniele si facesse male. Già allora si leggeva nei suo occhi il sogno che l'ha portato a strappare confini ai suoi orizzonti.
Donato l'ho incrociato quest'anno a lanciano ha salutato con un gesto da inchino Massimiliano Santovito , quando ha vinto il cross regionale. LO sguardo sereno , felice, di chi sogna ancora. Complimenti Donato per le belle azioni che tutti i giorni fai , le parole che dici sono sicuramente una piccola parte di esse.
March
a un attento osservatore della marcia non sara' sfuggito un tempo discretodi uno junior sui 10 km di marcia
Complimenti anche al marciatore
pugliese e al suo allenatore
pugliese.
Ma dobbiamo ancora considerarlo anonimo colui che si nasconde dietro l'anonimato e scrive alle 20:39?? Se volete vi invio foto e data di nascita. Pensiamo a Daniele che è meglio!!!
xam versione 007 per non perdere il vizio di scoprire verità nascoste e talenti nascosti
La volata finale nella gara dei 1500 metri di sabato è stata uno spettacolo. Chapeau!
Nunzio
Xam, ma chi è questo anonimo?
Quello che si divide tra la valle
e il castello?
ma che state dicendo !! volete mica mettere in dubbio le qualità investigative e l'occhio vigile di xam ? come ha scoperto daniele , avrebe scopero certamente anche gasbarri e perpetuo se ne avesse avuta la possibilità , bella forza prendere le classifica e scegliere i primi in regione
Anonimo delle 15:52 ti pubblico, non temere.
Non credo che il buon Xam abbia bisogno della mia difesa d'ufficio; due parole però voglio spenderle in suo favore dicendo che il suo impegno, unitamente a quello di Maurizio Salvi, sia un esempio (per carità non l'unico, per fortuna) di atletica buona, di ri-costruzione di quel tessuto atletico locale tanto necessario per riprendere a sperare e, forse, anche a sognare un po'...
m
Chiamatemi Bond, Xam Bond. Anonimo ti ricordo il titolo del post: "Daniele, la fossa, i leoni", ma come sempre non riuscendo a reggere il confronto cambi discorso. Mi ricorda qualcuno che ogni tanto scrive sul sito regionale della federazione. Il proselitismo continua oppure......??? Missione troppo ardua per Xam Bond. Forza Daniele.
domani c'è il passatore , che tempo potrebbe valere il fenomeno daniele sui 100 km ? potra' il nostro super-eroe xam scoprire nuovi ranners emergenti (calcaterra, de cecco , ....) ai posteri l'ardua sentenzia !!!1
E quello che prende le classifiche
dei primi di fuori regione?
E li spaccia per abruzzesi,che forza ha?
Carissimo anonimo delle 17:16 il tuo inutile ed ironico commento è un autogol incredibile. Non esiste nessun fenomeno e mai fino ad oggi nessuno si era permesso di ironizzare sui ragazzi abruzzesi che cercano con tanta fatica di far parlare della ns. regione in maniera positiva anche all’interno dell’atletica leggera. Al contrario gli amanti di questo sport hanno sempre fatto i complimenti ai vari (per restare nel mezzofondo e tra i giovanissimi) Gasbarri, Perpetuo o D’Onofrio, senza considerare le casacche che indossano. Un esempio sono stati gli ultimi campionati di cross a Correggio (probabilmente non eri presente) dove il tifo per gli atleti abruzzesi non si fermavano al colore della casacca, ma probabilmente la tua cultura sportiva non ti permette di capire il significato di tutto ciò. Le battute sul mio conto rimango tali e confermano quello detto nei commenti precedenti, quando non si è in grado di reggere il discorso sul confronto corretto ed intelligente si spara sul nulla. Continua pure con questi autogol l’atletica abruzzese ne ha bisogno!!!!!!
spero di non far la fine del difensore colombiano escobar nel 94 autore dell'autogoal piu famoso della storia del calcio
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