sabato 30 giugno 2012

Bisogna saper cambiare

L'atletica diventa metafora di se stessa. L'atletica, quella italiana, deve cambiare ma non ci riesce. C'è bisogno di aria nuova ma non si può aprire una finestra che ancora non c'è. Vorrei parlarvi, tecnicamente, di questi Campionati Europei finlandesi stretti tra il martello degli Europei di Calcio e l'incudine delle Olimpiadi londinesi ma, almeno per adesso, non ne ho voglia. Magari tra qualche giorno. Vedremo.
Bisogna saper cambiare, si diceva. C'è bisogno di una squadra affiatata, che abbia la giusta stimmung atletica. E pure un orizzonte politico diverso. Altrimenti il testimone rimane per terra.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna saper cambiare, ma in meglio, aggiungo.
questi europei biennali rischiano di diventare come una gara regionale...
gmak

Anonimo ha detto...

tratto da fidal.it
"Due medaglie per l’Italia nella quarta giornata dei Campionati Europei di Helsinki. L’oro di .... fa il paio con l’argento, centrato in volata, ...... Tanti gli italiani piazzati nelle finali, a dare sostanza alla presenza azzurra nella manifestazione (sesto posto parziale a fine serata nella classifica a punti guidata dalla Russia). .... è quinto nel ....... è sesta ........ .. è ottava nella stessa gara ..... è settimo nei....... Deludono le staffette, purtroppo tutte e quattro fuori dalle finali di domani."

Ecco, il compiacimento tutto italico, dell'orgoglio di essere piazzati tra le migliori nazionali europee senza nessun riferimento al fatto che mancano quasi tutti i big atletici del continente, proiettati, loro, sul prossimo,prestigioso e globale palcoscenico olimpico.Mi chiedo a chi giova questa scellerata scelta degli europei biennali? assisteremo ad edizioni farsa alternate a quelle vere a seconda se nello stesso anno ci siano le Olimpiadi o meno!!!!!!!?
chissà perchè mi viene in mente quel tecnico/dirigente che soleva sfogliare l'elenco degli iscritti dei Camp.Region. per poi piazzare i propri atleti proprio là, dove la mancanza di iscritti rendeva facile/automatico la conquista del titolo regionale, da spendere poi in sede di festa societaria per autoincensare il proprio lavoro...
credo che stiamo arrivando all'assurdo che l'abito faccia il monaco...un giorno sfogliando gli almanacchi dei risultati dovremo imparare a scindere il valore delle medaglie europee in base all'anno di conquista(con o senza l'olimpiade).
Gmak
(in pigiama corto)

Marius ha detto...

Caro GMak, le cose stanno proprio come dici tu. Adesso arriveranno le Olimpiadi e...

Sì, bisogna saper cambiare, in meglio ovviamente. E non basta volerlo.

un abbraccio

m

Anonimo ha detto...

Visti i risultati da semi-professionisti di buona parte dei
nostri atleti con le stellette,
non sarebbe buona cosa che molti
di loro andassero a dare una mano
ai loro colleghi nelle caserme,
negli uffici o sulle strade?
Per ottenere quelle prestazioni
sarebbe sufficiente allenarsi la sera dopo il lavoro.

Anonimo ha detto...

Consiglio a tutti di andarsi a leggere sul blog "passione atletica":in Italia è meglio il nuoto o l'atletica?

Anonimo ha detto...

sono rimasto un po deluso da daniele ieri sera ero incollato alla tv aspettando grandi cose nei mondiali junior invece ha peggiorato quasi un minuto e mezzo rispetto al personale e i corridori degli altipiani gli hanno rifilato quasi tre giri . A cosa è dovuta questa controprestazione ? alla tensione ? oppure è cosi scarso il livello del mezzofondo italiano ?

Marius ha detto...

Anonimo, chiunque tu sia non cambi mai. Controprestazione? Ma stiamo scherzando? Daniele ha sudato le sette camicie per arrivare a Barcellona (lo sai che per alcuni neanche il suo strepitoso 29:45.43 era sufficiente per staccare il biglietto?) ed è stato grande a chiudere 10°, primo degli europei, dietro avversari decisamente più quotati di lui (solo l'indiano Pal, 8° all'arrivo, aveva un personale peggiore - di soli 4 sec.).
Approfitto di questo mio commento per fare i miei più sentiti complimenti a Daniele, al suo tecnico Donato Chiavatti e alla sua società l'Atletica Gran Sasso Teramo.

Anonimo, l'Atletica non è il calcio (o il fantacalcio). Un consiglio: se ami lo Sport guarda meno tv e vivi la realtà del campo, sportivo e non.

saluti

m

Marco Agresta ha detto...

Controprestazione? Ma scherziamo? Chi asserisce ciò probabilmente non sà cosa significa l'atletica in generale ed in questo caso le gare di fondo. In una manifestazione del genere l'importante è il piazzamento, ed essere il 1° europeo è un onore. Allora il terzo classificato con un personale di 26'55" che termina distrutto e stralunato in 28'30" cosa avrebbe combinato? Qui non siamo nel calcio, dove puoi contare su altre 10 persone, qui puoi contare solo su te stesso e Daniele ha interpretato al meglio la gara nel suo contesto, che avrebbe fatto tremare le gambe a gente ben più esperta. Ma è possibile che ci sia sempre la persona che sminuisce, per invidia o non sò cosa le belle cose che gli atleti, in questo caso Daniele, con grandi sacrifici ottengono. Solo per rispetto si dovrebbe stare zitti. Marco Agresta.

sognatrice ha detto...

Caro Maestro,
intervengo sbalordita dal leggere e constatare che un italiano possa avere e rendere pubblici simili pensieri di fronte ad una maglia azzurra in una manifestazione mondiale.
Daniele era lì… un abruzzese che vedo sudare per le strade della mia terra ...era lì… con i migliori Juniores del mondo .. ed io ero vergognosamente emozionata per lui!
Daniele è stato immensamente grande e gli auguro, tra le tante cose belle, due in particolare:
- che la canotta azzurra gli rimanga cucita addosso per tanti anni
- che la collaborazione con il Prof. Chiavatti duri altrettanto

Per il resto credo che la formula anonima sia necessaria in questo caso: bisogna tenere nascosta la propria identità per dichiarare concetti di questo tipo.
Un saluto azzurro a tutti!
Carla

Enrico ha detto...

Popolo,

Daniele D'Onofrio siete riusciti a sostenerlo, ma era facile. Adesso provate con Matteo Giupponi!

Enrico Windsor

Marius ha detto...

Sì Enrico, credo sia arrivato il momento di buttar giù un post nuovo. Su facebook sta impazzando il tormentone "VOGLIAMO ANDREW HOWE A LONDRA!!!". Rilancio: "(RI)VOGLIAMO L'ATLETICA LEGGERA A SCUOLA!!!".

a presto

m

Anonimo ha detto...

Complimenti vivissimi a Daniele D'Onofrio e a Donato Chiavalli.
Saluti a tutti,Bruno Olmi.

Anonimo ha detto...

Non credo sia stata una "controprestazione" la gara di Daniele - anzi... come ben sappiamo causa l'infortunio e stop forzato, non era nella condizione di quando stabilì il personale in 29'45 ma nonostante tutto, non si è fatto condizionare dall'emozione della sua prima esperienza in Azzurro e in una manifestazione così importante è riuscito a fare la sua onesta gara, condizionata da molto caldo e umidità, che di certo non giova al tempo finale, ma quello che conta è la posizione. Si, gli africani la fanno da padrone, ma sinceramente non credo molto sulla loro vera età, questo di certo non toglie nulla al loro talento. P.S. il terzo arrivato, il keniano dato per favorito con un personal best di 26'55 avrebbe bucato più di Daniele, anche se arrivato al bronzo si è peggiorato di 1'35 e perso l'oro, quindi faccio i miei complimenti a Daniele e bravo a Donato, che continua a sfornare prestazioni di eccellenza per l'invidia di qualche persona che non ha il coraggio di mettere il proprio nome ... Augusto Vancini

Anonimo ha detto...

be se è vero che daniele era stato infortunato l'entita di tale infortunio avrebbe docuto essere valutato come succede prima di tutte le grandi manifestazioni internazionali dallo staff tecnico nazionale e eventualmente se inabile andava lasciato a casa , per howe è giustoche le regole valgono per tutti se non ha il minimo è giusto che non vada , evitiamo gentilmente l'anarchia piu totale

Anonimo ha detto...

riservati, o anonimo, la parola inabile per te stesso e provati a capire cosa vuol dire per un atleta (vero) non poter dimostrare il proprio valore lottando al meglio.

GMaK
(futuro ex inabile)

Biansi ha detto...

Certo che criticare un'atleta, oltretutto nostrano, 10mo ai campionati mondiali nonche' primo tra gli europei, solo perché non ha ripetuto la stupenda prestazione che gli aveva valso la qualificazione mi sembra un po' eccessivo... poi ognuno e' libero di pensare e dire cio' che vuole, ma resta un commento pretestuoso.
Mi unisco al coro dei complimenti a Daniele e al suo allenatore che da tanti anni si dedica con passione e competenza al suo compito

xam ha detto...

Certo che criticare D'Onofrio alla sua prima esperienza mondiale dove non mi sembra che sia arrivato ultimo, è segno di grande "rosicamento interiore" o di poca competenza. Col senno del poi si può pensare ad una tattica di gara azzardata, ma chi conosce Daniele poteva anche giocarsi la casa sul suo tipo di gara. Ma la vita è bella per questo, ognuno dice e si muove come gli pare, trasformandosi in tecnico competente magari senza conoscere l'atleta e senza aver costruito insieme a lui il percorso che ha portato Daniele ad essere il migliore europei nei campionati mondiali di categoria.

Anonimo ha detto...

ma io direi che guardando la gara si puo definire una gara tattica dove i primi giri si sono sviluppati a velocita' non proibitive e infatti d'onofrio era in testa poi quando si è cominciato a fare sul serio diciamo gli ultimi 6 kilometri ha preso un distacco sostanzioso attorno ai tre minuti che dovrebbe essere circa un kilometro e non è poca cosa per un ragazzo che agli assoluti dei 10000 aveva suscitato lo stupore degli atleti e tecnici navigati presenti , comunque vediamo dalle prossime gare il confronto con i vari yassin e fratelli dini come evolve

xam ha detto...

confronto con yassine, lorenzo e samuele??? Ma di cosa stiamo parlando, ma come deve evolvere? Sono un paio di anni che i quattro si confrontano divertendosi e tutti sanno il valore dei ragazzi scaturito anche dalle classifiche. Caro il mio anonimo di turno (o forse sempre lo stesso, visto lo stile), lei pensava che Daniele potesse vincere la medaglia d'oro, altrimenti non si capisce di cosa stia parlando. Gara tattica non tattica, mio caro falso anonimo mi aiuti a rammentare quando un Italiano negli ultimi anni è riuscito a confrontarsi nei 10000 con qualche africano eppure anche i 5000 di questa sera avrebbero dovuta aiutarla a comprendere i reali valori del mondo africano ed europeo. Continui caro il mio anonimo a sparlare sull'unico abruzzese che ci ha rappresentato ai mondiali di Barcellona.
Buon atletica a tutti!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

basta andare dietro di solo un anno a tallin e qualcosa di meglio era successo (per non dimenticare)

Xam ha detto...

.......Tallin europeo o mondiale? U23 o U20?

Xam

Anonimo ha detto...

qualcuno che magari non era il primo europeo ma è tornato con una medagliuccia al collo

Of ha detto...

Secondo me l'anonimo non ci fa, c'è.......
Nel senso che secondo me non sta criticando cosi, tanto per fare..... secondo me non ci capisce proprio un c......avolo!!!!

Anonimo ha detto...

Aridaje,si sta parlando di un atleta Abruzzese, del vivaio Abruzzese, allenato da un allenatore Abruzzese. Degli atleti Pugliesi,per quanto bravissimi,se ne parli come Pugliesi e non come Abruzzesi,altrimenti,come si diceva sopra non ti resta che gloriarti dei meriti altrui!

Anonimo ha detto...

cari Donato e Daniele complimentoni,chi sparla di voi lo fa' per pura invidia, avanti per la vostra strada ,FORZA ABRUZZO e.........INVIDIA CREPA

xam ha detto...

Caro falso anonimo non cambi mai complimentoni......... la differenza tra le persone con un pochino di sale in zucca e quelle "rosicone" è molto semplice. Le prime non hanno mai sparlato o giudicato negativamente gli atleti più o meno forti proveniente da altre regioni, invece tu........rosichi d'invidia!!!!! Attento al fegato.

Anonimo ha detto...

Non gli resta che gloriarsi dei meriti altrui!