domenica 24 aprile 2011

La base sta 'in alto'...

'In basso' dovrebbero esserci i più piccini: bambini, ragazzini e adolescenti, diciamo pure così. Per 'basso' intendo la base di un movimento sportivo qualsiasi. È da lì che si dovrebbe cominciare. E invece no. Nella nostra società 'ribaltata' la base del movimento atletico-podistico, ad esempio, è rappresentata dai cosiddetti 'amatori' o masters che dir si voglia. Insomma, un bel giorno ci si ritrova quarantenni o giù di lì (molto spesso anche su di lì) e si diventa runners, aspiranti maratoneti. Se dalle piste di atletica latitano da un pezzo gli adolescenti, i marciapiedi e le (sparute) ciclabili di Pescara sono zeppi, ad ogni ora del giorno, di ultraquarantenni che trotterellano e corrono. Attraverso l'esperienza del progetto WJR sto studiando, 'sviscerando', questo dilagante fenomeno popolare, che oscilla tra la necessità di movimento e la moda. C'è davvero di tutto dentro i podismi: la ricerca della forma perduta, il sogno di New York, l'illusione di un corpo perfetto; la magica soluzione alle proprie devastazioni alimentari; la fuga dalle nevrosi quotidiane. Anche il muoversi fine a se stesso.
E ci sto dentro pure io, con una casacca gialla fluorescente ad insegnare l'equilibrio nella marcia e la corsa...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

...per adesso ben vengano, dal basso o dall'alto...occorre pur cominciare!!!

Ma loro, loro lo sanno che ad insegnarli l'equilibrio...ci sta un tecnico OLIMPICO?

E quindi caro Mario sempre dal basso provengono...(con tanta ironia e nessuna offesa)

GMaK, pieno come un uovo nel giorno di Pasqua.
(ripeto: il mio intervento è solo di pura ironia e non vuol offendere niuno)

sognatrice ha detto...

Bella fotografia descrittiva del fenomeno corsa che negli ultimi anni ha dilagato. Hai ragione dietro ogni podista, che con movimenti goffi leviga la riviera da nord a sud, (me compresa) c’è una ragione che li spinge e tu ne hai elencate le più popolari. Non sono quelle della ricerca e della pratica dello sport puro e qualificato che dovrebbe vedere ben altre espressioni anagrafiche. Comunque complimenti per quello che fai e sono certa che vedrai un mondo nuovo, differente da quello che sei abituato a vedere… e un tecnico olimpico, come sottolinea giustamente GMaK, ha un vissuto di realtà ben diverse. Ma la passione non trova limiti.
Dall’alto del basso… oppure dal basso dell’alto... (non saprei!) Buona Pasqua a tutti.
Carla

Anonimo ha detto...

...in un mondo a cui piace tanto complicare le cose..in una vita vissuta sempre in conflitto con qualcuno,con qualcosa o con se stessi..nella costante attenzione rivolta alle apparenze..agli obiettivi da raggiungere...forse è un fenomeno che esprime la necessità di ritrovare una dimensione spontanea,naturale...vera...si cerca inconsciamente il modo più semplice per stare bene..e anche per ritrovare un po' la strada..chissà...

Biansi ha detto...

La mia generazione ha avuto dei genitori "sportivi da poltrona", appassionati principlamente dal calcio.
Questa prima rivoluzione è già di per sè positiva, ma sono certo che costituirà una spinta per veder tornare, in un futuro non poi così remoto, gli adolescenti sulle piste di atletica.
Il circuito del Corrilabruzzo si è sempre molto impegnato nel coinvolgimento dei più piccoli e ormai in quasi tutte le manifestazioni amatoriali sono previste le gare per gli under 16; l'importante è fare in modo che queste non rimangano a margine della manifestazione principale, ma siano degne di attenzione e riguardi per i più piccoli e che i genitori sappiano rispettare e coltivare le passioni dei propri figli, senza forzare la mano.

Marius ha detto...

"[...] l'importante è fare in modo che queste (le gare degli under 16, nds) non rimangano a margine della manifestazione principale, ma siano degne di attenzione e riguardi per i più piccoli e che i genitori sappiano rispettare e coltivare le passioni dei propri figli, senza forzare la mano".
Questo passaggio è decisivo. Grazie Biansi.

m

Anonimo ha detto...

Un esempio di come la base stia sempre più in alto, almeno nella nostra regione? Eccovi serviti :da allenatore del settore giovanile, da anni chiedo che il calendario regionale giovanile( veramente striminzito)si adegui almeno a quello delle vicine Marche ( che prevede tre manifestazioni a programma completo e due prove multiple per le cat. cadetti e ragazzi, la base della nostra atletica).Per due anni ho avanzato queste richieste(alle assemblee annuali dei tecnici) e fatto proposte per favorire lo sviluppo del settore giovanile nella nostra regione.Tra le varie proposte, quella di armonizzare le date delle gare con il calendario scolastico.Dal tavolo delle autorità tutti annuivano sulla necessità di intervenire (qualcuno proponeva di accorpare le gare allievi con quelle cadetti).
Conclusione: per il 2011 due sole gare a prog. completo ed una soltanto per le prove multiple(alla faccia della tanto sbandierata polivalenza in età giovanile),alle gare allievi sono state accorpate le gare per juniores, promesse e seniores(la base appunto).Per i ragazzi che corrono qualche gara in più con le staffette e le gare su strada, per quelli dei "concorsi" due gare e nulla più.Sulle date proposte, su tre gare :una a fine giugno l'altra a inizio settembre con le scuole inevitabilmente chiuse (alla faccia della collaborazione con le scuole).
Epilogo:non volendo ripetere l'esperienza da" deserto dei Tartari" degli anni passati ho rinunciato ad "avviare ai lanci" alcuni miei allunni di scuola media e li ho indirizzati al rugby.Concludo come il grande Mike Bongiorno:sempre più in alto al S.Caterina.
P.S. per i presidenti sprovinciati
Varrasso e Palumbaro: perche non programmate un calendario giovanille interprovinciale Chieti Pescara. Anche con pochi mezzi e con l'aiuto dei tecnici e" simili" della cnfcommercio atleti ce la si può fare.
Saluti Bruno Olmi

Massimiliano Palumbaro ha detto...

Gentile Prof. Olmi,
accolgo favorevolmente la sua proposta, visto anche che con l'amico Varrasso condividiamo gli stessi principi.
Purtroppo a tutt'oggi non sappiamo ancora se i Comitati Provinciali esistono, o meglio, se io e Varrasso siamo ancora Presidenti o siamo stati sostituiti.
Per il momento restiamo nel limbo, in attesa che si decreti il nostro ritorno in vita, ovvero Caron dimonio ci traghetti definitivamente all'inferno (come qualcuno vorrebbe...!).
Massimiliano

Anonimo ha detto...

la certezza del vivere italico: vivere continuamente nell'incertezza!
(vuoi che sia sport, politica,sanità, diritti, doveri...pure al ristorante...oramai è una cabala. A volte mi chiedo se vivo o son morto...)

GMaK
certo solo dell'attesa di (.)

Anonimo ha detto...

Un altro esempio di come l'ineffabile comitato reg.incoraggi la base?Da due anni sono stati aboliti i premi alle società vincitrici dei cds su pista delle categorie ragazzi e cadetti( basterebbero pergamene da 50 centesimi),premi (intitolati a grandi dirigenti del passato,uno su tutti il grande Vittorio Maturo,di cui adesso si perderà anche la memoria)che venivano consegnati nel corso della festa della atletica Abruzzese.Approfitto della tua gentile ospitalità per fare i miei più grandi complimenti al giovane giavellottista Aquilano William Pelusi che tra mille difficoltà( non dimentichiamo la difficile situazione dell'Aquila e del campo di piazza d'armi)ha stabilito il nuovo record regionale "allievi" con un lancio di 58,42;i miei complimenti anche ai suoi genitori e all'allenatore.Questa è la vera base Abruzzese,che resiste, soffre e vince!
Cordiali saluti, Bruno Olmi