mercoledì 19 febbraio 2020

LA MARCIA 'AL COPERTO'

Jozef Pribilinec e Michail Schennikov
È noto ai più che io di marcia capisca poco. Ed è opinione diffusa che agli ignoranti non faccia difetto l'impudenza. Perciò, apertis verbis, una riflessione voglio farla.

Credo molto nell'utilità delle competizioni indoor come occasioni di verifica tecnica per chi pratica la marcia.

C'è - sempre a mio modestissimo giudizio - una coerenza formidabile tra l'esasperazione controllata di un gesto magnificamente innaturale e la sua trasposizione sulle distanze più lunghe, olimpiche.

Un tempo - invero non molti anni fa - i migliori atleti del 'tacco-punta' non si sottraevano a questa verifica. Anzi, la cercavano con forte convinzione.

Un tempo - invero non molti anni fa - i marciatori esprimevano un gesto tecnico non peggiore di quello odierno (tutt'altro che peggiore, altroché).

Quanti marciatori (e marciatrici, of course) parteciperanno ai prossimi Campionati Italiani Assoluti Indoor? Pochi, io credo.
Ma questo è il pensiero di chi la marcia la conosce così così.

giovedì 13 febbraio 2020

IL TEMPO DEL TALENTO


È probabile che in molti si abbia un'idea abbastanza confusa, finanche assolutamente errata del sostantivo "talento".
Bastasse il talento per arrivare davanti, per affermarsi nella vita (ah, che brutta espressione!).

L’intelligenza – più spesso l’intuito, che del talento è il distillato preziosissimo – può fare la differenza tra un ‘aureo brocco’, sempre in cerca di alibi per i propri obiettivi disattesi, e un campione.
Sono le scelte opportune, operate velocemente e senza indugi a marcare questa differenza. Quel cogliere il momento opportuno, seguire la persona giusta, il giusto indirizzo; ciò che gli antichi greci chiamavano Kαιρός.

Kairòs, traslitterato in italiano, è quindi il Tempo della qualità. Qualcosa che può avere a che fare col fato benevolo, ma che ha comunque bisogno di un'intelligenza veloce per essere riconosciuto e colto.

Nello sport, come in tutte le attività umane, bisogna sempre fare i conti col Tempo, che non è solo Κρόνος (Krònos)la successione logica di secondi, minuti, ore...

venerdì 7 febbraio 2020

QUANDO SI SALTA UN GIRO

(ph Jae C. Hong/AP, Washington Post)
Per ora non si parla di "cancellazione dell'evento", almeno non tra gli uomini super efficienti del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, col Direttore Generale, Toshiro Muto (già governatore della Banca del Giappone) impegnato a garantire "lo svolgimento delle Olimpiadi in sicurezza per spettatori, staff e atleti".

E se saltassero davvero? Non sarebbe la prima volta. Le Olimpiadi moderne non si svolsero nel 1916, nel 1940 e nel 1944 a causa delle due guerre mondiali.

"Primum vivere deinde ludere", verrebbe da dire. E già, perché la pandemia sembra stia riportando drammaticamente in bolla quel senso della realtà che l'eterna società dello spettacolo ha smembrato in infiniti teatrini individuali e narcissici.

Prima la salute, quindi, poi si penserà alle Olimpiadi. E mi viene da sorridere un po' - solo un po' - ché se con la lotta al doping - che è innanzi tutto un impegno a tutela della salute - non si è riusciti a fermare, anche solo temporaneamente, il Circo Barnum di certo sport mondiale, allora forse una pandemia...

E poi nella vita non c'è solo lo sport, mi pare.