Fa impressione vedere Sandro Damilano con la divisa della nazionale cinese. Fa impressione vederlo di fianco alla nostra migliore atleta (almeno finora) in questi umidissimi campionati di Daegu, nell’immediato dopo gara, al microfono Rai di Elisabetta Caporale.
“Comunque qui il team Damilano ha fatto un secondo, due quarti e un quinto posto. Alla faccia di chi critica…”. È lo sfogo a caldo di Sandro, “comunista eretico bugianen” , molto emozionato, ma anche assai determinato nel rimarcare la sua leadership tecnica non solo a livello italiano.
Venti chilometri di marcia femminile a Daegu. Difficili, si diceva ieri. Pronostici più o meno rispettati. Bravissima Elisa Rigaudo, 4^ in rimonta, dietro un’imprendibile Olga Kaniskina capace di chiudere in 43:26 gli ultimi 10 km di gara (la Rigaudo va al personale stagionale con 1:30:44; per la cronaca dettagliata della gara segnalo l’ottimo articolo di Diego Cacchiarelli su Atleticanet.it) . Seconda la cinese Hong Liu, 1:30:00, una marciatrice dal fisico tutt’altro che possente, ma dotata di una tecnica convincente che potrà offrirle ulteriori margini di miglioramento in proiezione Londra. Potrebbe essere lei il dopo-Kaniskina. Terza una meno convincente (almeno sul piano tecnico) Anisya Kirdyapkina, a precedere di circa trenta secondi la nostra (manca ancora tanto per Londra 2012, però, però…).
Podio tutto rosso quello di stamane. Con l’azzurro là là per… Chiudo riprendendo un commento caustico lasciato da Enrico nel post precedente: “Non con l'oro ma col legno si riscatta la Fidal!”. Crudele, quanto ineluttabile realtà. Quasi rassegnati, con la speranza ridotta ad un filo, ricontiamo le nostre ultime (e poche) cartucce...