venerdì 29 dicembre 2006

Affetto virtuale, tristezza tangibile

Divagazione extrasportiva. Dovuta. Io, che odio finanche la virtualità di un tapis roulant in palestra.

Mia nipote ha un cagnolino, simpatico e batuffoloso.
Mia nipote ha dieci anni e si dispera perché Gioia (il cucciolo batuffoloso è una lei) risponde abbaiando se chiamata, poi scodinzola un po' e... più nulla; si mette per i fatti suoi, chiusa in una sorta di autismo che nessuno riesce a spiegarsi.
Mia nipote mi chiede un aiuto e mi passa il Nintendogs. E già, perché Gioia non è una cagnetta reale. Gioia è un'evoluzione del vecchio Tamagochi. Ricordate quella sorta di portachiavi col display, a mostrare un pulcino (molto stilizzato in verità) o un cagnolino bisognosi di cure? Il gioco, d'importazione nipponica, consisteva nell'assicurare al cucciolotto stilizzato un po' di pappa (non troppa altrimenti ingrassava!?), un po' d'affetto (non mi ricordo bene come; mi sembra che bastasse fare alcuni clic in un certo modo e ad orari stabiliti) e non so cos'altro. Erano gli anni '90 e il Tamagochi accendeva mille dibattiti e interrogativi tra insegnanti, pedagogisti e genitori. C'era chi gridava "dagli all'untore", chi si sperticava in congetture "psicopedagogicosociologiche" e chi, più prosaicamente, comprava il ciondolino tecnologico per togliersi i figli dalle balle.


Il Nintendogs è il gadget elettronico del momento. Molto più di un Tamagochi, si presenta come una normale console tascabile, display a colori col cagnolino più realistico che si può, coda nervosissima compresa. Si comunica (forse meglio interagisce) col cucciolo attraverso un touch pad, col pennino o, più semplicemente con la mano. In definitiva si può accarezzarlo letteralmente e, attraverso un microfono interno e relativo sistema di riconoscimento vocale, si può dialogare con lui.


Mia nipote, dicevamo, si dispera per l'incomprensibile "autismo" di Gioia, continuando ad accarezzarla col pennino e con l'indice. Lo fa entrando e uscendo da casa. Scavalcando, senza vederlo, Bobby, triste e niente affatto virtuale pastore tedesco, inutile piantone sul liso zerbino dell'ingresso.

giovedì 28 dicembre 2006

Correre "in mezzo" alle feste con gli amici del Runners Adriatico di Giulianova






Blitz a Giulianova questo pomeriggio. Scortato dal fido Alessandro Di Cintio (l'uomo più puntuale che conosca, secondo neanche a Mr Fogg di Jules Verne) fino al campo di atletica giuliese, alle 16.00 eravamo già pronti per iniziare l'allenamento.


A darci il benvenuto il mitico Gianni Petrella, presidente del Runners Adriatico (a questo punto Mr Fogg di Jules Verne arriva terzo!), in borghese ahimé, a causa di un fastidio al ginocchio destro. Si aggiungeva alla comitiva anche il buon Mauro, in borghese pure lui perché aveva dovuto anticipare l'allenamento, e i due fratelli De Gregoriis; loro però perfettamente acchittati per il training.


Qualche chiacchiera sugli allenamenti svolti nelle settimane passate, un paio di pensierini al futuro agonistico e poi via, inizia il riscaldamento. Siamo in quattro: io, Alex Di Cintio e Mauro e Leonardo De Gregoriis. Decidiamo di riscaldarci in pista, di uscire ed effettuare un lento di circa 8 km.


La riviera di Giulianova è uno spettacolo che mi sconvolge sempre allo stesso modo. Illuminata, ordinata, con la sua pista ciclabile e "calpestabile"che abiterà per molte notti, ne sono sicuro, i miei sogni migliori.


Rientrati in pista "volo" un ultimo km in 3'02": un modo molto personale per ringraziare il Cielo di tanta grazia!


Cambiati i panni sudati e salutati i simpatici amici di Alba Adriatica (Leonardo e Mauro De Gregoriis), io ed Alex raggiungiamo Gianni nella sede del Runners Adriatico. Con lui c'è Domenico; due chiacchiere e un succo d'arancia (Alex no, lui va a cioccolata calda, il marziano) a concludere un ottimo pomeriggio tra amici.


Domani fondo medio per 10 km; tra le polveri sottili della riviera di Pescara (ore 17.00).

mercoledì 27 dicembre 2006

Si (ri)comincia!

Si predica bene se si "razzola" nella stessa direzione. Il guaio è che oggi "razzolo" a circa 3'25"/km per 10 km e passa. Qualcuno mi consiglia di tornare a fare qualche garetta, qualcun altro preferisce tacere...

A parte gli scherzi, amici, sto tornando a divertirmi con la corsa. Allenando e allenandomi. Se correre fa tanto bene, posso tirarmi fuori dal mucchio?