lunedì 22 giugno 2015

Eppur si cresce...


Quando le cose vanno bene, quando butti 2 euro per terra e saltano su fior di zecchini tutto sembra facile, ed è facile sentirsi buoni allenatori. Poi però si cresce, qualcosa cambia, i conti sembrano non tornare più e si può andare nel pallone. Allenare i giovanissimi è mestiere difficile, ma avvincente. I valori cambiano di giorno in giorno, così come gli sguardi, i sorrisi, le aspettative. I sogni.
Vanessa è tornata, non ne avevo alcun dubbio. Il progetto è solido. I passi che si muovono insistono su un sentiero sicuro. Scientifico; umano.
Giacomo sorride. È già in piedi e corre, corre sicuro. E con lui Armando, Alessio, Veronica, Ornella. E poi Genny, che marcia pure lei.
Si cresce, dicevamo. Ed io con loro.

lunedì 15 giugno 2015

Famolo estremo

Chi mi conosce sa qual è il mio pensiero sull'"estremo", podistico e non. L'Ironman 70.3 svoltosi ieri nella 'mia' Pescara è stato un bel momento di festa e di sana aggregazione, 'punteggiato', ahimè, da troppi episodi ascrivibili alla dilagante subcultura sportiva dei "supermen per un giorno". 

A volte, dentro talune manifestazioni sportive, farsa e tragedia girano a braccetto. Ci sono quelli che, senza ironia alcuna, si sentono davvero "campioni" per aver concluso la propria fatica 'strisciando' fino al traguardo; ed altri che prendono un "coccolone" perché non correttamente allenati o incapaci di stare entro i limiti reali dei propri mezzi fisici.

Fare Cultura è un'impresa più dura di 1000 Ironman, nevvèro?

domenica 14 giugno 2015

Naturali metamorfosi


Quando arrivò al campo aveva 12 anni. Magro magro e dinoccolato. Giacomino non aveva mai visto gli skip manco col binocolo e quando provava ad eseguirli faceva salire insieme ginocchio e braccio dello stesso lato. Qualche 'illuminato' mi sfotteva pure quando lo facevo correre con le marciatrici, per costruire quel minimo di resistenza aerobica che allora non aveva.
Giacomo oggi ha 17 anni e corre gli 800 in 1:56.46. Quasi 5 anni di lavoro paziente; costante. Era un cigno, anche se non lo sapeva (quasi) nessuno.