giovedì 11 settembre 2008

Chi pensa agli Esordienti?

Gli Esordienti, nel lessico Fidal, sono la linfa del movimento atletico giovanile (quindi, se volete, linfa della linfa). Bambini dai sei agli undici anni che, gioiosamente, piano pianino vengono avviati al gioco più complesso delle discipline dell'Atletica Leggera. Si badi bene però: giocare, non scherzare. Perché il gioco per un bambino è atto serio e decisivo per la formazione della sua personalità, oltre che per lo sviluppo armonico delle capacità coordinative e condizionali. Sfumo e chiudo a malincuore il discorso psicopedagogico e fisiologico appena sfiorato (ne parleremo in un altro post in modo più dettagliato) per evidenziare la pochissime opportunità ludico-sportive offerte agli Esordienti, qui da noi, in Abruzzo. È pur vero che di bambini che sgambettano, saltano e lanciano ce ne son pochi; non è però un bel motivo per continuare a fare poco o nulla. Un bell'esempio di come ci si potrebbe muovere è nell'attività del vicino Comitato Regionale Marchigiano. "Ma loro hanno il Palaindoor...", è il refrain che amiamo tirar fuori ogni volta che cerchiamo un improbabile alibi al nostro ultradecennale immobilismo.
Il Cus Atletica Chieti ha richiesto un 600m esordienti per sabato 13 settembre a Sulmona, nel corso del Campionato Regionale Individuale su Pista, Ragazzi/e, Cadetti/e. È stato inserito nel programma. È già qualcosa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In effetti c'è troppo poca attenzione a queste categorie.
Dimenticando, peraltro, che già a quell'età, seppur sotto forma ludica, si può già cominciare a formare il fisico di un futuro atleta.
Molti grandi campioni (Kluft, Howe, Morceli, ecc.) hanno iniziato a calcare le piste da giovanissimi, quasi bambini, magari seguendo i fratelli maggiori. E giocando hanno iniziato ad appassionarsi e ad amare le specialità che li hanno resi grandi.
Però, se non c'è un minimo di competizione e, soprattutto, se non ci sono manifestazioni all'interno delle quali i bambini possono incontrarsi e cominciare ad assaggiare il sapore della sfida, si rischia di perdere diversi potenziali campioni, che si indirizzeranno verso altri sport.

Mi fa piacere per il 600m, Mario, perché le tue due piccole "fenomene" credo che si divertiranno parecchio. E faranno una grande gara, naturalmente...

Sat