martedì 21 febbraio 2012

Running Free

Questo è un post per una riflessione altra sul podismo. Oggi infatti non 'celebrerò' questo o quel campione. Non prenderò la via, sempre opinabile, dell'analisi tecnica post-gara; post-campionati di società di corsa campestre, per esser precisi. Sì, voglio scientemente deludere talune attese.

Dunque si parla di Lanciano, capitale dell'Abruzzo frentano. Domenica 19 febbraio 2012. Ippodromo delle Rose. Campionati Regionali di Società di Corsa Campestre delle categorie Allievi, Juniores e Assoluti e di quelle Cadetti e Ragazzi (1^ prova), valevoli, per queste ultime due categorie, anche per l’assegnazione del titolo individuale.
Ancora una volta gli amici della Nuova Atletica Lanciano hanno saputo allestire una magnifica manifestazione di Atletica Leggera.

Running Free è il titolo di questo post. È pure il titolo del primo singolo della mitica band heavy metal Iron Maiden. La dizione running free rimanda ad un significato preciso; a me piace tradurla, molto liberamente, con un chi corre libero. Marco Running Free Sinibaldi è il presidente corridore della ASD Running Free Pescara (nella foto in alto è il primo da sinistra), società vincitrice del Cross Lungo Maschile di questi difficili CdS di Cross abruzzesi. Marco Running Free è arrivato terzo al traguardo dei 10 km, dietro i suoi compagni di squadra, Luigi D'Alimonte, secondo, e Gianni Scappucci, primo. 125 anni in tre.
Ieri, nel fare i complimenti a Marco gli dicevo dell'importanza notevolissima di quella vittoria. Marco e i suoi compagni di squadra sono il presidio concreto di un'atletica che corre, organizza e promuove se stessa nonostante gli inciampi e le assenze di certa altra atletica.

L'immagine vittoriosa e serena degli amici della Running Free si sposa bene con la conclusione concitatissima dei 2,5 km Cadetti, sempre a Lanciano. Fatica vera che va a buon fine.
Nella foto qui in basso uno stremato Massimiliano Santovito (ASD Aics Hadria Pescara), vincitore del titolo regionale Cadetti dopo un finale kamikaze, riceve l'abbraccio dei suoi avversari più diretti subito dopo l'arrivo .


Questa è l'atletica che più mi piace. E a tal proposito permettetemi ancora un paio di ringraziamenti: uno speciale va a Marcello Casasanta, Presidente dell'Atletica Solidale di San Salvo nonché segretario dell'ASD Corrilabruzzo  (l'associazione che organizza il Circuito Corrilabruzzo Saucony 2012); Marcello ogni anno porta all'atletica un bel po' di ragazzini (il sopra citato Massimiliano Santovito è uno di loro); l'impegno di uomini come Marcello realizza l'eccellente e indispensabile trait d'union tra l'attività motoria di base e l'Atletica che vuole riprendere a vivere. (Provate a dare un'occhiata al Progetto Salu'Tiamo).
L'ultimo ringraziamento va a Magda Castiglione e Guido Mariani, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell'ASD Aics Hadria Pescara. Con loro di recente, durante le riunioni del direttivo dell'Hadria, ho discusso in modo ferocemente amichevole. Grazie però alla loro ostinata e costante determinazione, al lavoro sul campo assieme ad altri validissimi collaboratori, i Centri giovanili di avviamento allo sport dell'Hadria Pescara hanno superato i cento iscritti.

(da sx: Armando Di Ciano, Evandro Maddes, Massimiliano Santovito; i Cadetti dell'ASD Aics Hadria Pescara in testa alla classifica provvisoria del Campionato Regionale di Società di Cross 2012)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Mario da soli non si va da nessuna parte insieme si vola. Massi ( santovito) corre perche' ha incontrato un gruppo di amici (hadria) che corrono per divertirsi , perche' i suoi genitori hanno visto in Mario de benedictis un maestro di vita prima che di sport. L'atletica solidale e il progetto Salu'TiAmo funziona se poi abbiamo il coraggio di capire che per andare oltre il ragazzo deve andare da altri dai professionisti dell'atletica e del "divertimento". Il principio ispiratore e' sempre quello , far seguire i ragazzi dalle persone che percorrono la via Maestra e non fanno scorciatoie . Purtroppo c'e' qualche societa' che porta in seno la serpe , col veleno pronto ad uscire. Hanno gia colpito , ma non hanno imparato la lezione..." come puo' un genitore affidare il proprio figlio a loro " mi diceva tempo fa il papa' di Massi. Ecco noi tutti ringraziamo Mario De Benedictis . Uno pari palla al centro
March

Running Free ha detto...

Mario ti ringrazio molto per questo tuo post, dove hai messo in risalto la vittoria al cross lungo di Lanciano, una vittoria certamente … inattesa, ma sicuramente benvenuta che ci da tanti stimoli per il futuro.
Non ti nascondo la mia grande felicità per questo risultato, per me che ho partecipato a decine di edizioni di CdS di corsa campestre quando gareggiavo con l’Aterno Pe, questo titolo ha una importanza particolare, che mi rimanda alle epiche sfide di venti anni fa con la “Ellesse Running Club” del prof. Renato D’Amario, poi le successive sfide con l’Atletica Vomano a fine anni 90; vincere questo titolo (ricordo che allora c’era solo il cross “lungo”) era il vero obbiettivo dell’intera stagione invernale. Tu e molti lettori della ”vecchia guardia” capiranno in pieno la mia soddisfazione.
Mi rendo perfettamente conto che l’assenza di alcune società più titolate abbia…agevolato il ns risultato, ma questo non inficia assolutamente la prestazione della squadra: la Running Free c’era, era presente ed ha lottato nel fango come se fosse stato un campionato mondiale.
Colgo l’occasione per ringraziare i miei compagni di avventura Gianni Scappucci, Luigi D’Alimonte e Marco Pietrangelo.
Tuttavia voglio precisare che la Running Free Pescara non è nata per vincere i campionati, non è strutturata per primeggiare, è lontana anni luci da quella atletica il cui fine è apparire sui media e ostentare i propri scudetti. La Running Free è nata da un gruppo di veri amici, accomunati dalla passione per l’atletica e per il podismo a tutto tondo, il tutto finalizzato a dare un contributo,pur modesto, all’intero movimento (lo è stata la presenza stessa della squadra a Lanciano, lo dimostra l’organizzazione in passato di altre manifestazioni, la collaborazione nei giochi studenteschi ecc.).
Certo, la Running Free con tutti i suoi dinosauri master, può sembrare apparentemente lontana e agli antipodi da quelle società che promuovono l’atletica con l’attività giovanile (in primis Hadria Pescara e Atl. Gran Sasso Teramo , ma anche tante splendide realtà sparse per l’Abruzzo che sarebbe troppo lungo menzionare), ma vi assicuro invece che siamo più vicini di quanto sembra, per il semplice fatto che in realtà stiamo remando verso la stessa direzione.
Lo so Mario sono stato prolisso, ma voglio chiudere con un’ultima riflessione :
Domenica a Lanciano ho visto due aspetti dell’atletica regionale : quello bello e positivo cioè il movimento giovanile, la vera linfa vitale dell’atletica leggera, che è vivo ed esiste grazie a tante società abruzzesi che operano in silenzio, e l’aspetto brutto e negativo cioè il settore assoluto ridotto ai minimi termini, con l’assenza di tante società e la presenza di tanti/troppi atleti provenienti dall’area master -e meno male che c’erano- (la stessa vittoria della Running Free in questo senso è da ritenersi preoccupante). Allora mi chiedo, dove sta la tanto osannata atletica assoluta di serie A in Abruzzo? Forse l’atletica assoluta non naviga in buone acque come ci vogliono far credere? E’ veramente giusto puntare a scudetti e grandi traguardi per il presente, tralasciando però una corretta programmazione per il futuro?
Io, da buon geometra, dico solo che una casa si regge dalle fondamenta, quindi sarebbe bene concentrarsi su di esse.
Grazie. Marco.

Marius ha detto...

Mi fido del geometra Marco Running Free. E lo ringrazio per il suo lucidissimo intervento.
Nel post-dialoghetto "Il bandito e il campione" proprio quest'ultimo diceva: "Ognuno fa l'atletica che vuole, ci mancherebbe. Chi investe del proprio per raggiungere obiettivi agonistici di eccellenza nazionale, anche se per un risultato collettivo, a squadre, va rispettato. Per una vittoria leale, pulita, bisogna gioire sempre. È necessario però capire che la temperie sociale, storica, che stiamo vivendo è molto diversa da quella dei fasti delle mitiche "Iveco" di Torino, "Snia" e "Pro Patria" di Milano, di trenta e più anni fa. Il sogno dorato di quei tempi è naufragato nella realtà di una società massacrata dall'ipocinesi, da stili di vita assolutamente incompatibili con una regolare pratica sportiva, anche soltanto 'amatoriale'. Forse l'atletica di serie "A", quella dei Cova, Panetta, Mei, Antibo, per rimanere al mezzofondo resistente, la rivedremo tra un secolo, se per quel tempo ci sarà ancora umanità ad applaudirla. A mio giudizio (può darsi che sbagli) una vera società sportiva di serie "A" investe nel settore giovanile locale almeno tanto quanto impegna per la 'prima squadra'".
Sono d'accordo col Campione.

un saluto

mario

sognatrice ha detto...

Bellissima soddisfazione per i ragazzi del podio e, per amicizia, anche mia che tifo da sempre chi ha fatto di una passione una costante ripetizione di eventi finalizzati al buon senso, al sano benessere fisico e mentale e alla sfida competitiva. Tutto ciò, nel loro caso, hanno rafforzato e unito le amicizie.
E’ stato proprio questo che Marco e gli altri sono riusciti a fare, quindi questa vittoria è un bel dono che gratifica l’impegno e l’entusiasmo che hanno ancora da dare ad uno sport con il quale sono cresciuti e diventati ormai uomini.
Complimenti dunque a tutti loro.
Carla