venerdì 10 giugno 2011

Big in Japan



Di Tokyo, di quei formidabili giorni di agosto, anno 1991, ricorderò, sopra tutte le altre,  le immagini notturne di una città equorea, evanescente, avvolta dai vapori colorati 'bladerunneriani' delle cucine dei "Don Don", mense per operai, stradini che asfaltavano alle due di notte, mentre la città faceva finta di dormire. E poi c'era la pioggia. E la nebbia. E l'aria condizionata dappertutto.
Passai quasi un mese a Tokyo. A guardare le vetrine dei ristoranti con le copie in plastica dei piatti più gettonati. Macabro. (Macabro e ordinario in Giappone sono facce della stessa medaglia).

Di quei formidabili giorni di agosto ricorderò pure la 20 km di marcia dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera. Ero là per la prova di mio fratello. Nel video potete vedermi sgambettare e dare istruzioni, di fianco al gruppo di testa, dopo 13:55 di registrazione. A 3:58/km leggevo la gara, davo istruzioni... Avevo ventisei anni. Bei tempi.

7 commenti:

Mistercamp ha detto...

Che dire Mitico,immenso,ineguagliabile,
commovente, CINQUE OLIMPIADI....
CHI L'HO A CAPITO ? CHI LO CAPISCE?
CHI LO CAPIRA'???
spero i giovani del futuro...
Di cosa si parla oggi nell'atletica,in questa disciplina come la corsa la marcia.....
mah!!!!
con queste immagini ,riflettete,meditate gente,
meditate,
GRANDE GIOVANNI....

un abbraccio Mario....

Of ha detto...

Mi piacerebbe sapere di più su Giovanni oggi..... corre? marcia?

Marius ha detto...

Ciao Of.
Giovanni corricchia (un onesto 4:30/km per 10 km, poche volte la settimana, sul tread-mill a casa o per strada). Purtroppo la marcia l'ha 'parcheggiata' dentro un posto misteriosissimo e nascosto del suo cervello. E per me (ma anche per lui, ne sono convinto) tutto ciò è oggi fonte inesauribile di amarezza. In molti mi hanno sempre considerato il 'cervello' di quel sodalizio atletico che non poca fortuna portò allo sport abruzzese e nazionale. No. I cervelli sono stati sempre due e il suo, vi posso garantire, era, ed è, dotato di quella squisita sensibilità, di quell'intuito velocissimo e geniale propri dell'anima del Campione. Quanto ancora avrebbe da dare allo Sport... Mi fermo qua Of, sennò straparlo.

un abbraccio

mario

Anonimo ha detto...

Un titolo "alphavilliano" era proprio quello che ci voleva per questo video...

Sat

Enrico VIVIAN ha detto...

Ciao Mario, sono arrivato nel tuo blog da un link in atleticanet.

Forse ci siamo conosciuti di persona una ventina di anni fa, quando Giovanni danzava a passo di marcia. Siamo classe 68. E magari ci siamo incrociati già a Grosseto nell'ottobre 1987 quando entrambi vincemmo i Campionati Junior. Mi sembra che lui fosse all'esordio con la maglia dei CARABINIERI. O sbaglio?

Anch'io ho cominciato a scrivere qualcosa, con tono molto variabile in funzione dell'argomento, non solo corsa.

http://enricovivian.blogspot.com/

Avevo smesso di correre nel 1996, stanco delle ricorrenti tendiniti agli Achillei. Ci ho messo quasi 10 anni prima di decidere a farmi operare. Oggi sono felice amatore dopo lavorista.

Continuerò a seguirti, Enrico VIVIAN

Matteo Vivian ha detto...

Io sono il fratello di Enrico ed ho conosciuto tuo fratello nell'83 a Schio e nell'84 a L'Aquila ai raduni per Allievi. Nelle prove di corsa batteva diversi, me compreso, mezzofondisti; una spanna sopra gli altri.
Ti seguivo già attraverso i Post di Augusto Vancini su Facebbok.
Dei Mondiali di Tokyo ricordo la levataccia degli atleti delle lunghe distanze per evitare lo smog della città.
Mi ricordavo anche Schennikov che credeva di essere arrivato invece mancava 1 giro di pista, non mi ricordavo l'errore dei giudici giapponesi che non si aspettavano l'arrivo dei marciatori, anche i giapponesi sbagliano non solo gli italiani, quante polemiche ai precedenti Campionati del Mondo a Roma quando ci fu l'errore di conteggio dei giri nei 10.000m io ero a bordo pista quella sera.
Ciao Matteo Vivian

Marius ha detto...

I fratelli Vivian, che onore averVi qui!
@ Enrico: sì ero a Grosseto '87, per il primo titolo italiano di Giovanni con la maglia dei Carabinieri. E ricordo pure il tuo. Complimenti per le tue performance recentissime, e pure per il blog, interessante assai assai (sai, proprio giorni fa pensavo a Renato Canova, da te citato; stavo per scriverci due righe; mi hai dato il la...). Verrò a trovarti spesso sul blog, magari con qualche rigo dei miei.
@ Matteo: mamma mia, cosa mi tiri fuori: il raduno giovanile a L'Aquila nel 1984! Portai io Giovanni, assieme a mio padre, a cavallo di una scassatissima Ford Escort che massacrai quasi definitivamente schiantandomi in curva contro una 126, in Porta Napoli all'ingresso della città (bel materiale per una divagazione aerobica delle mie).

Grazie della visita ragazzi. Un onore e un piacere sapervi dalle mie parti di tanto in tanto o, comunque, quando vi va (magari scrivendo pure due righe).

Un abbraccio e a presto

mario