domenica 15 maggio 2011

Tregua

Nel ripubblicare con entusiasmo una recente lettera aperta dell'amico Valerio Di Vincenzo, vi invito tutti ad una attenta navigazione sul suo sito, http://www.tregua.org/ e a compilare un questionario cliccando sul secondo link presente  nella chiusura della lettera stessa.
Buona lettura.

Caro Mario,

Ho seguito a distanza, attraverso la lettura di questo blog, l’evoluzione del tuo impegno e la crescita del movimento che si esprime nella Scuola di Podismi, che avrà una delle sue celebrazioni nell’EVENT DAY del WJR di domenica 8 Maggio e al quale mi riprometto di non mancare.
Non ho ancora avuto il piacere di partecipare direttamente ad alcuna delle attività sul campo sebbene, come sai, mi sento parte integrante dello spirito che anima ogni contributo alla promozione di stili di vita che esprimano coerenza e “sudore” (che ancora preferisco far scivolare sul telaio della mia bicicletta).
Scrivo, anche in questa occasione, per rivolgermi ad un pubblico attento e selettivo nei confronti del quale, da alcuni anni e anche grazie alla tua ospitalità, ho assunto il ruolo di comunicatore dell’aspetto “etico” che lo sport ed in particolare le manifestazioni Olimpiche – malgrado le inevitabili contraddizioni – hanno assunto e che, sempre di più, hanno la possibilità di assumere.
Nel corso del 2010 la Fondazione OLOS, per il tramite del “Concorso petizione per immagini” ospitato dal sito web www.tregua.org ha promosso la raccolta di opere originali che esprimono una declinazione dei “temi della tregua”:
 http://www.tregua.org/concorsofilmaker/elenco_concorsofilmaker.aspx. Contemporaneamente il sito ha raccolto adesioni allo spirito, ma soprattutto ad un approccio concreto, volto alla applicazione della Tregua Olimpica e, cioè, alla cessazione dei conflitti durante il periodo di celebrazione dei Giochi Olimpici.
Nel 2010 ci siamo dedicati alla comunicazione internazionale di questa volontà e, un dato per tutti, il sito , nelle sue versioni in Italiano ed in Inglese, è stato frequentato da visitatori provenienti da oltre 70 Paesi diversi.
L’effetto della raccolta delle opere è stato il vigore con il quale ci siamo sentiti di inviare la petizione che sollecita le rappresentanze diplomatiche dei Paesi membri dell’ONU , i Comitati Olimpici e Paralimpici di tutti Paesi aderenti ai Comitati Internazionali ed ad altre decine di soggetti coinvolti affinchè assumano un ruolo attivo per ottenere che le prossime risoluzioni sulla Tregua Olimpica vengano adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, assumendo un impegno vincolante per gli Stati membri e vengano sostenute da campagne di sensibilizzazione promosse e finanziate dall’ONU stessa.
Quanto siamo lontani da questo traguardo non sono io a poterlo anticipare, ma sono testimone di significative pressioni esercitate da autorevoli esponenti del mondo politico, sportivo e diplomatico che fanno pensare che il 2012 , anno delle Olimpiadi invernali della gioventù di Innsbruck e delle Olimpiadi di Londra, possa diventare un anno memorabile a questo proposito.
In attesa di questi appuntamenti la Fondazione sta consolidando, in diversi Paesi, rapporti con Organismi che siano in grado di moltiplicare le risorse e l’impatto di una iniziativa che intende promuovere un movimento che dichiara “guerra alle guerre” e raccoglie le adesioni, in particolare, tra coloro che amano e praticano lo sport.
Abbiamo predisposto un questionario http://www.surveymonkey.com/s/FSSJFGZ che per noi è di grande importanza , in quanto ci serve a capire ed a comunicare quali siano gli orientamenti delle persone che riteniamo più sensibili all’argomento. Ti prego di fartene promotore tra tutte le persone che ti seguono.

Con l’affetto e la stima di sempre, mi piacerebbe celebrare il primo ventennale del Progetto ’92 in uno scenario in cui, il nostro impegno per un mondo migliore, sia festeggiato con una nuova consapevolezza: quella di un’Umanità capace di superare la falsa convinzione che le guerre facciano parte della sua natura.

Valerio Di Vincenzo

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