(Foto Giancarlo Colombo/Fidal)
Parliamo di marcia. Marcia atletica. Una volta (non molto tempo fa) si diceva che l’Italia era (quasi) il fenomeno Kenia prestato al tacco-punta. Forse era una sorta di iperbole, ma le medaglie olimpiche e mondiali dei nostri marciatori, dal 1980 al 2008, inducevano ad una specie di ragionata esaltazione.
E oggi? Qual è lo stato dell’arte della marcia italiana? È necessario tirare fuori i numeri, ore, minuti e secondi, ché con le chiacchiere non si va da nessuna parte. In basso i primi dieci tempi di 20 km su strada, maschile e femminile e, sconforto di ogni sconforto, gli unici quattro classificati della 50 km. I dati sono aggiornati al 16 luglio 2011.
20 km Maschile
1h20:44 RUBINO Giorgio 86 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE DUBLINO 26/06
1h22:36 GIUPPONI Matteo 88 ITA BO011 C.S. CARABINIERI SEZ. ATLETICA PODEBRADY 09/04
1h26:01 TONTODONATI Federico 89 ITA TO001 C.U.S. TORINO PODEBRADY 09/04
1h27:25 ADRAGNA Andrea 89 ITA PD131 G.S. FIAMME ORO PADOVA DUBLINO 26/06
1h27:42 ROMANELLI Andrea 86 ITA FI018 TOSCANA ATLETICA CARIPIT LUGANO 20/03
1h28:18 MACCHIA Riccardo 90 ITA PD131 G.S. FIAMME ORO PADOVA PODEBRADY 09/04
1h28:54 DE LUCA Marco 81 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE MOLFETTA 02/07
1h29:06 D'ASCANIO Ruggero 84 ITA MT023 POL. ROCCO SCOTELLARO MT LUGANO 20/03
1h29:32 D'ONOFRIO Fortunato 81 ITA RM053 C.S. AERONAUTICA MILITARE PODEBRADY 09/04
1h30:15 CAPORASO Teodorico 87 ITA BN026 A.S.D. LIB. POL. AMAT. ATL. BN MOLFETTA 02/07
20 km Femminile
1h30:55 RIGAUDO Elisa 80 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE OLHAO 21/05
1h33:46 GIORGI Eleonora Anna 89 ITA RM002 G.S. FIAMME AZZURRE BIANCO 30/01
1h35:18 PALMISANO Antonella 91 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE BIANCO 30/01
1h35:23 FERRARO Federica 88 ITA RM053 C.S. AERONAUTICA MILITARE PODEBRADY 09/04
1h37:14 PRUNER Serena 86 ITA CA002 S G AMSICORA PODEBRADY 09/04
1h39:47 GRANGE Francesca 89 ITA MI221 CAMELOT LUGANO 20/03
1h45:46 DELL'AQUILA Nicoletta 88 ITA BA089 ALTERATLETICA LOCOROTONDO BIANCO 30/01
1h45:53 LOPARCO Sara 92 ITA BA015 A.S. OLIMPIA CLUB MOLFETTA 02/07
1h49:05 MAESANI Marta 90 ITA MI221 CAMELOT LUGANO 20/03
1h50:04 STETSKIV Cecilia 91 ITA NA014 A.S.D. AGG. HINNA MOLFETTA 02/07
50 km
3h50:13 DE LUCA Marco 81 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE OLHAO 21/05
3h54:19 NKOULOUKIDI Jean jacques 82 ITA RM056 G.A. FIAMME GIALLE OLHAO 21/05
4h04:00 DESSI Lorenzo 89 ITA RM057 FIAMME GIALLE G. SIMONI OLHAO 21/05
4h04:12 CAPORASO Teodorico 87 ITA BN026 A.S.D. LIB. POL. AMAT. ATL. BN OLHAO 21/05
Un altro adagio definiva la marcia italiana come un movimento caleidoscopico di mille variopinte parrocchie che, spesso in virtù del proverbiale governo dell’italico stellone, consentivano al carrozzone azzurro di portare a casa, puntualmente, la tanto necessaria medaglia.
La divisione del movimento continua ancora oggi. Altre parrocchie si sono aggiunte; molte non brillano più come un tempo; di alcune altre non si ha quasi più memoria. Tra i giovanissimi pare che talenti e talentacci non manchino di certo, ma (perché c’è un “ma”) la voragine che si è aperta dietro i top walkers sopracitati (Rubino, Giupponi, Rigaudo e De Luca – e voglio giustamente inserire anche il sempre più performante Nkouloukidi) ha dell’inquietante.
Che cosa sta succedendo? Che fine fanno quei ragazzini da 17 minuti sui 4 km o quelle ragazzine da 14 minuti sui 3 km, una volta diventati adulti?
Anche la marcia sta pagando il prezzo della sedentarizzazione di questa opulenta società? Stiamo diventando tutti 'velocisti' per scapolare la fatica dei lunghi? Facili provocazioni a parte è evidente che, alla fine della fiera, le distanze che contano sono quelle olimpiche, 20 km e 50 km per gli uomini e 20 km per le donne. Non ci piove. E con 1:26:00 sulla 20 km maschile non si va da nessuna parte, come con 4:00:00 sulla 50 km, o 1:35:00 con le donne della 20 km.
Quest’anno abbiamo portato in nazionale senior uomini da 1:28:30. Si parla tanto della crisi del settore corse di resistenza, ma non ho mai sentito di atleti, senior, convocati in nazionale con 1:08:00 nella mezza maratona (1:28:30 nella 20 km maschile vale, secondo più, secondo meno, quanto 1:08:00 nella mezza maratona, appunto).
Quale marcia stiamo portando avanti? Che fine hanno fatto termini come “pianificazione”, “periodizzazione”, “programmazione”? Smarrito lo sguardo benevolo dello stellone italiano, quale Dio ci salverà?
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3 commenti:
In Spagna la situazione è simile,l'atletica è in crisi. Si dovrebbe unire scuola e atletica, ed insieme molti altri sport, io farei un poemriggio doposcuola pubblico nei campi sportivi e nelle aule d'arte e di musica, con squadre scolastiche, in qeusto modo ci riofnderei lo sport
ma questa è una rivoluzione della scuola e dello sport
nella marcia propongo a tutti gli amici di dare una mano al FitWalking, noi marciatori abbiamo una conoscenza da mettere al servizio della salute pubblica, solo noi marciatori sappiamo far camminare veloce la gente, aanche se qualche nozione dobbiamo impararla
ma non lo sto dicendo qua per la salute della gente e del FitWalking:
lo sto dicendo per la salute dell'Amata Marcia
cioè: l'unico settore dell¡Atletica che sta benissimo ed è prospero anziché in decadenza è la corsa su strada. PErch'e? PERchè ha un serbatoio enorme di amatori.
Il Fitwalking è l'equivalente del cammino del Jogging, se portiamo chi non ha mai fatto sport a camminare, da lì verranno fuori spettatori,s ostenitori e atleti per la marcia
augh
Raffaello Ducceschi
"[...] se portiamo chi non ha mai fatto sport a camminare, da lì verranno fuori spettatori,sostenitori e atleti per la marcia".
Verissimo! E fa piacere che tu lo abbia scritto qui. Sai che dalle mie parti questo pensiero è stato bocciato dai vertici federali regionali?
Ti abbraccio
mario
Caro Mario, se i vertici non ci appoggiano dobbiamo lavorare noi sul campo, ma abbiamo buone notizie, mentre dall'agonismo non riceviamo comprensione, dal settore salute, medici, ospedali, centri di ricerca, malati c'è invece una gran risposta e grande recettività. Io sto seminando in Spagna e a Sesto San Giovanni, dove fatico ad esser profeta del fitwalking ma ci provo...
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