domenica 12 settembre 2010

Eternità discreta

Marco mi perdonerà se rendo pubblico il messaggio che mi ha spedito, via facebook, subito dopo la sua ultima fatica podistica. Poche battute di limpida felicità. Nessun proclama, nessuna autocelebrazione; forse un velo di nostalgia. Giusto un velo. E tanta, tanta voglia di correre, ancora e ancora… (Marco è Marco Agresta, classe 1964; gli dedicai un post qualche anno fa – clicca qui – e lo ‘tirai dentro’ un altro post, di recente – clicca qui).

Ciao Mario, a S.Giovanni OK. Nono assoluto e primo di categoria. Sono contento. A volte mi commuovo a pensare di correre ancora e discretamente per la mia età. Quando ero giovane non pensavo mai a quando sarei arrivato a questa età, anche se ero convinto che non avrei mai smesso. Ora sono soddisfatto di me per come riesco a gestire questa mia "vecchiaia atletica". Oggi in gara soffrivo, ma era una sofferenza bella. Viva la corsa. Ciao con affetto.

11 commenti:

Marco ha detto...

Grazie Mario......Marco.

Marius ha detto...

Che bello il "Grazie Mario", ricorda Troisi...

;))

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto Marco il periodo che io purtroppo dovetti lasciare per motivi che tu ben sai. Lui proprio allora iniziava la sua bella avventura che prosegue con sacrifici, ma ben ripagati da queste belle soddisfazioni. Marco, persona schietta e di una simpatia coinvolgente, il mio sincero augurio di poter per tantissimi anni ancora scrivere e commentare le sue imprese. Con tanta stima Augusto.

sognatrice ha detto...

Grande ammirazione e rispetto per Marco e per chi come lui è sempre dietro la linea del traguardo con le scarpette ai piedi. Proprio sabato sera, al momento della partenza della SanGiovanniTour, guardando gli atleti riflettevo sulla presenza costante e ripetuta negli anni di alcuni di loro. Ciò che più mi impressiona è che il loro aspetto è sempre quello del ragazzino entusiasta e pieno di grinta.
Così è ancora Marco, consapevole che il tempo cambia l’esito della performance, ma che non lascia scalfire l’aspetto sempre mite, sereno e contento di estendere la lista delle gare corse.
Buona sorte a lui e a tutti quelli che hanno saputo gestire con buonsenso la passione per lo sport sperando che sia di insegnamento a chi arriverà …
Ciao
Carla

Running Free ha detto...

"...oggi in gara soffrivo, ma era una sofferenza bella..." . Il ragazzo ha ancora tanta voglia di correre.... Grande Marco.

Mistercamp ha detto...

Grande Marco ,Amico di lunga data anche lui con tanti sacrifici ,ma anche tante soddisfazioni, di un ragazzo che correva, e corre titt'ora al mio fianco, con tempi cronometrici di tutto rispetto,
che a oggi vincerebbe ancora con più facilità molte gare .....
non mollare Marco...
la corsa è la mdicina della nostra vita, perchè fatta con umiltà....
da un amico....
a presto

ti abbraccio.....

Anonimo ha detto...

non sono così bravo come Marco, almeno sulle lunghe distanze, ma ho la sua stessa età e da qualche anno ho rimesso le scarpette da corsa; è proprio vero quello Marco scrive, la sofferenza della corsa è bella perchè ripagata dalle stupende sensazioni che ti regalano le tue gambe quando le senti girare veloci. Quando mi "alleno", nella solitudine e oscurità dei miei percorsi, godo nel sentire il rumore dei piedi che toccano ripetutamente il terreno, con un ritmo continuo, quasi ossessivo, increspato solo dal soffio della respirazione... quasi meglio che ascoltare Patti Smith...

Marius ha detto...

Oggi riproverò a far girare le mie gambe proprio con Marco. Spero...

m

Anonimo ha detto...

Dopo lungo tempo torno a farmi vivo sulle pagine del blog. Non che abbia trascurato gli ultimi sviluppi, ovviamente...

Marius, non scopri niente quando parli di “uno sport per allenatori abbienti”, osservando che il mercato delle ripetizioni sia molo più redditizio. Se guardiamo la questione in termini meramente monetari, non c’è proprio confronto. Se poi pensiamo anche che nella maggior parte dei casi si tratta di incassi al netto, senza un euro di tasse…
Tuttavia vorrei ricordare che l’impegno sul campo sta dando qualche piccolo frutto. Con somma pazienza stai ricreando un gruppo, composto da qualche giovane promettente E in futuro, chissà...
Inoltre, attraverso le pagine del blog stai svolgendo un ottimo lavoro, denunciando una serie di anomalie e di disfunzioni del sistema che altrimenti non sarebbero emerse. In tal modo, nel rispetto di un attento e corretto utilizzo del diritto di critica, direi che qualcosina si sta muovendo, anche nella nostra Regione. Però sai – e sappiamo – bene come si tratti di un’opera lunga e talora complicata, in generale, comunque, assolutamente non redditizia. Del resto, se il movimento regge lo si deve soprattutto ad alcuni appassionati come te e gli amici del Falco Azzurro. Senza dimenticare, naturalmente, le società più grandi.
Oltre ciò, il blog ci permette di apprezzare racconti di vita che altrimenti rimarrebbero sconosciuti, come quello del post in questione. Per quanti come me conoscono poco Marco, è sempre un piacere poter leggere un racconto, una narrazione od anche solo pochi cenni su qualche atleta nostrano, che, pur non essendo un campione, si è “fatto il mazzo” ottenendo buoni risultati, ma solo per il gusto di migliorarsi e mettersi alla prova, senza commiserarsi e senza cercare scuse.

Leggo comunque che resta ancora – incessante – il problema del calendario gare. Stradali a parte, per la pista sembra che non si riesca ancora a trovare un sistema per mettere a conoscenza società, allenatori e atleti, con congruo e ragionevole anticipo, le competizioni in programma. Prima si è costretti a cercare altrove e alla fine spunta magicamente qualche gara anche da noi...
Dai, Mario, rallegraci con qualche nuovo racconto, che è meglio...

Leggendo un po’ di risultati in giro sul web, ho gioito per il titolo italiano su strada conquistato nuovamente dal mitico Stefano Baldini, che è riuscito ancora una volta a far valere la sua classe e la sua grinta. Ma complimenti anche a D’Onofrio che nella stessa gara si è piazzato al terzo nella categoria Allievi.
Per il resto, in attesa delle maratone autunnali, sottolineo che il finale della stagione in pista ci ha riservato alcune sorprese, soprattutto a Rovereto, dove Meucci e La Rosa hanno chiuso rispettivamente in 7’43” e in 7’45”, tempi che non si correvano da 14 anni (lo stesso Baldini ha un personale di 7’43”).
A Marano, invece, il nostro Carozza ha chiuso ancora in un ottimo 8’19”.
Quanto alla marcia, tra le incertezze sul futuro di Schwazer emerge una certezza: Giorgio Rubino è tornato con un gran 38’00” sui dieci km. Una stagione che sembrava sfortunata è stata completamente ribaltata in extremis...

A presto.
Sat

Anonimo ha detto...

Garaccia...
Oggi incasso il primo ritiro della carriera. Complici il vento, la partenza piuttosto veloce e, soprattutto, il gran caldo, davvero estenuante per uno come me, sono stato costretto a rinunciare dopo due terzi di gara.
Non vi racconto la delusione e la rabbia.
Purtroppo non posso confermare le parole di Marco. Io oggi in gara soffrivo ed era una sofferenza assolutamente non bella...

Prendo atto della circostanza che probabilmente non sono ancora ben pronto e che ho compiuto un errore da principiante, che normalmente non commetto - parlo dell'essere partito a ritmi che già sapevo essere superiori al mio stato di forma ed alle condizioni climatiche (ai 10 km la proiezione era da 1h10').

Che dire?
Si riparte.
Magari facendo un po' di ordine tra le idee. Adesso penso troppe cose e probabilmente sbaglio...

Un saluto.
Pur deluso, un mai domo
Sat

Marius ha detto...

Ritirarsi non è un disonore, Sat. È affermare, drammaticamente, i propri inciampi di percorso. La propria umanità. Il calendario è pieno zeppo di mezze, e anche d'altro...
(Fatti sentire però).

un abbraccio e stai su

m