lunedì 13 aprile 2009

Necessità

Bisogna continuare. Ripartire. Fare. Personalmente ho molte difficoltà a mandar giù la crescente ‘lirica’ del terremoto, quel parlare, scrivere, filmare, ‘testimoniare’ a tutti i costi la tragedia e il dolore qui in Abruzzo. Stiamo sconfinando nell’epica del dolore altrui. Bisogna recuperare al più presto la lucidità della ragione, un dio abbandonato che non conosce preghiera. (Chiedo scusa a tutti per lo sfogo scomposto).

2 commenti:

sognatrice ha detto...

Caro Mario,
non hai bisogno di scuse per uno sfogo affatto scomposto.
Come sempre accade la strumentalizzazione di un avvenimento è il risultato della mediocrità dell’uso dell’informazione.
L’aspetto diventa più grave se l’episodio riguarda una calamità come quella che ha colpito la nostra terra.
Anche a me è sembrato eccessivo e inopportuno il voler a tutti i costi scandagliare la tragedia invadendo le più intime vicende individuali.
Spero anch’io che i toni si abbassino e assumano carattere di sobrietà e di riguardo.
Spero inoltre e soprattutto che alle tante parole seguano i fatti concreti.
Ciao
Carla

Anonimo ha detto...

E' vero bisogna andare avanti ...la vita continua.
Di tanto in tanto però bisognerebbe fermarsi...meditare...lasciare alle spalle l'effimero, il superfluo e forse recupereremo la fiducia del DIO
CHE NON CONOSCE PREGHIERA.
Saluti.
Daniele T.