venerdì 25 dicembre 2020

SFIDE PER POCHI


Mi piacciono le sfide sportive, che sono sempre ragionate; ponderate.
Le sfide, in questo senso, non hanno nulla a che vedere con le scommesse (io che non gioco manco il “gratta e vinci”).

Le sfide che intendo io sono sempre progetti condivisi, al cui centro c’è sempre l’atleta. L’obiettivo, il primo, il più importante, è la sua autonomia, che non significa fare a meno degli altri, ma la piena realizzazione della sintonia tra l'atleta stesso, la realtà circostante e tutte le persone che, a vario titolo, partecipano al progetto.

C'è bisogno pure di fiducia. Tanta fiducia. E di coraggio, di cui, inevitabilmente, l'atleta dovrà armarsi. Perché per raggiungere gli obiettivi più nobili è necessario, ad un certo punto, cambiare, abbandonare certe rassicuranti consuetudini e nascere altrove; per crescere.

Il successo, quello vero, è per pochi. (Quanti atleti - e non solo - si son persi per strada). 

Auguro a me stesso e ai miei compagni di viaggio ogni migliore energia volta alla realizzazione di progetti buoni. 
Buon Natale.

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