domenica 15 aprile 2012

12 meno 0,3


Il Vivicittà 2012 svoltosi oggi a Pescara era più corto di circa 300m. Credo che la cosa non sia passata inosservata. Misurare 'a spanne' il percorso di una manifestazione podistica tanto prestigiosa è un autogol clamoroso. Spiace dover scrivere ancora post di questo tipo. Consoliamoci con la classifica nazionale comparata che vede, tra gli uomini, 3 dei 'pescaresi' tra i primi 10 (su tutti un MERAVIGLIOSO DANIELE D'ONOFRIO a 3 sec. dal keniano di turno) e tra le donne la 2^, l'avezzanese Samiri Touria.
I nostri migliori ragazzi, così come tutti i podisti partecipanti, non meritano questa ennesima 'sforbiciata'. E non è solo una questione d'immagine.
"Continuiamo così, facciamoci del male!".

23 commenti:

Anonimo ha detto...

e talmente vergognoso quello che e' successo che fare un commento sembra quasi sminuirne la obbrobriosita. bisogna essere malefici , oltreche poco intelligenti per sperare ancora una volta di rubare , di fare scorciatoie, di non passare Mario "per la via maestra"
march

sognatrice ha detto...

...eh si caro Maestro, come detto in passato per analoga débâcle, è uno spiacevole errore che lascia anche le più brillanti prestazioni pennellate dalla incompletezza del chilometraggio... oggi ancora più seccante trattandosi di una gara che ha avuto una classifica nazionale compensata. Non mi sembra giusto per il podista di Genova piuttosto di Bari che si è visto sfilare la propria posizione.
La domanda è ancora quella, la stessa della precedente gara: ma l’omologazione? E se la risposta fosse la stessa già avuta: “non è stata richiesta” … io non avrei più parole!
Una sognatrice che non smette di sperare!
Ciao
Carla

Anonimo ha detto...

Chi sono gli organizzatori di questa gara?

E' giusto che si cominci a dare nome e cognome a chi commette questi errori.

Le regole basilari per un corridore in una gara sono: percorso esatto e rifornimento.... è questione di rispetto per chi gareggia, sul resto si può sorvolare.

Gis

Fred ha detto...

Ciao, Maestro, personalmente non credo all'errore, ma come in occasione dell'ultima Maratona Di Pescara, penso più al Chilometro-UISP, unità di misura abruzzese, che per questa occasione si è accorciato ancora di più, in ottobre scorso furono 300 metri su 21Km, (o 500 su 42Km), qui 300 su 12Km. Per uno che va a 3'/Km vuol dire un minuto in meno. In realtà non sappiamo quanto fossero lunghi i 12 km dalle altre parti, fare confronti di tempi compensati, se non compensano la distanza, serve a poco, anche se dà un messaggio chiaro.
Non è un errore, ma una forma diversa di doping, in cui anzichè far andare più forte un atleta gli accorci il percorso così arriva prima. Se non altro è meno pericoloso per la salute. Essendo una gara nazionale Fidal, mi sembra che la misurazione del percorso fosse obbligatoria, ma lo era anche in ottobre.

Anonimo ha detto...

Morselli di PODISTI.NET ha trovato la segnalazione molto interessante , e stata riportata quasi fedelmente
www.podisti.net.
march

Enrico ha detto...

Rotella Metrica o Fettuccia?


Enrico Colonnetti

Mistercamp ha detto...

È diventato come l'arbitro ke nn da un rigore , ho un gol , vedi Milan Juve, gare falsate, beato ki ne trarre benefici, quandi personaggi godono di tempi in maratona, in mezza falsati, ma fieri soddisfatti di essersi appropriato il tempo. . .quello ke conta ragazzi nello sport è sempre lo scontro diretto, vedi anke Boston maratona antica mitica il giusto dovè . . .in ognuno di noi cm umiltà .

Marius ha detto...

Sul sito fidalabruzzo.org si può leggere: "Un grande Vivicittà, dal punto di vista tecnico e numerico (oltre mille al via), quello che si è corso oggi a Pescara, una delle 40 città italiane ad ospitare la 29^ edizione della manifestazione nazionale organizzata dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti)". Bene, bene...

m

Running Free ha detto...

Non so se si tratta di dolo, come qualcuno ha scritto, perchè quando c'è il dolo si cerca di farlo di nascosto, senza che nessuno se ne accorga, deve rimanere il dubbio. Invece qui di dubbi non ce ne sono :c'è stato un km (il 2° e poi l'8°)che era + corto di circa 30", quindi impossibile da non notare perchè lungo circa 850 mt !!!! Se c'è stato il dolo allora mi sembra fatto dalla banda "bassotti",in una maniera molto apprssimativa. Comunque sia, dolo o incompetenza, il danno che si sta facendo al podismo pescarese è notevole, in quanto si sta rafforzando in tutti i runners l'idea che a Pescara non si possa organizzare una gara regolare (visti anche i precedenti). Per non parlare del figurone a livello nazionale (vedi le classifiche inesatte del Vivicittà). Errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Spero che Pescara possa riscattarsi con le prossime manifestazioni , in primis la mezza maratona in programma a maggio, grande occasione per dimostrare che si può fare di meglio. (grossa responsabilità per gli organizzatori).
Chiudo con il fare i complimenti a Daniele D'Onofrio, autore di una gara magnifica, ed al suo coach prof. Chiavatti. Il ragazzo sta crescendo benissimo, tutti dobbiamo fare il tifo per lui.
Marco.

Marius ha detto...

No, ma quale dolo! Questo purtroppo è l'irritante e reiterato 'andare a spanne' che sappiamo. E a guardar bene, se certi episodi continuano ad accadere, sotto sotto (ma neanche tanto) c'è la responsabilità di ognuno di noi...

m

Anonimo ha detto...

Non so se devo ridere o piangere...leggo il Centro oggi e scopro (si, mia ignoranza...sono un po' fuori dall'ambiente) che

"Il Vivicittà 2012 è stato promosso dal Comune con il campione Alberico Di Cecco, organizzatore dell'evento..'


..ma non siete stufi di tutto ciò? E' incredibile, veramente incredibile...

Non sarebbe il caso di chiedergli una spiegazione al riguardo? E' buona abitudine dare conto degli errori che si commettono, almeno per spiegarne la dinamica.

Non si può sempre tacere, il silenzio avalla le situazioni, e intanto Pescara, in Italia, per quanto concerne la corsa, diventa sinonimo di inaffidabilità

Le conseguenze negative ricadono su tutti nell'ambiente, è bene rendersene conto

Gis

Anonimo ha detto...

secondo me hanno fatto le cose alla carlona sonosalitisu una macchina ed evitando buche trafficoe semafori hanno misurato 10 km sul tachimetro e ovviamente ci puo essere cosi facendo un errore di qualche centinaio di metri

Anonimo ha detto...

Ciao Mario, sono Cristian il figlio di Antonio il fornaio, nonchè nipote di Augusto....anche sul mio gps dava all'incirca 300 metri in meno... organizzata dagli stessi del 1° trofeo dei quattro comuni, gara corsa dagli atleti in mezzo a macchine, scooter e autobus...
è una vergogna per Pescara..è da poco che pratico podismo e mi sono accorto che già nel Teramano e nelle Marche sono 10000 volte più organizzati e avanti di noi...qui ad esempio i microchip non sanno nemmeno cosa sono!!
ti saluto e ti abbraccio
Cristian

Anonimo ha detto...

Avevo il dubbio di non avere inviato un commento, un giorno mi spiegherai perchè mi banni. Fino ad allora non ti disturberò più. Stammi bene, Fred

Marius ha detto...

Fred bannato?

mmmm...

Franco ha detto...

Dopo tutto quello che è successo a Pescara il Sabato, parlare di percorsi non regolari e di tempi è assurdo. Domenica per tutti gli sportivi Pescaresi e della Regione era una giornata di lutto per la morte su un campo di calcio del venticinquenne Piermario Morosini . La segnalazione di Casasanta è il tuo articolo ( secondo il mio modesto parere di organizzatore e di atleta ) sono stati fuori luogo e ve lo potevate risparmiare, avete scelto la giornata meno adatta.

Voglio riportare l'articolo del sito http://www.circuitocorrilabruzzo.it/topic/index.html
Ci voleva proprio questo Vivicittà...per smorzare il dolore, per guardare avanti, per riavere immediatamente dallo sport un messaggio di vita, di gioia e serenità. Non si cancellano quelle immagini, non si cancella il dolore, ma quel lunghissimo serpentone di partecipanti lungo le strade di una Pescara ancora scossa, quegli oltre mille cuori che battevano portando avanti la passione per il podismo, hanno di certo ribadito l'importanza dello sport. Piermario Morosini ci ha lasciato, ma tra tante sfortune, aveva avuto il privilegio di vivere le sensazioni che solo lo sport sa dare.

Marius ha detto...

Franco,

il tuo commento mi lascia di sasso:

"Dopo tutto quello che è successo a Pescara il Sabato, parlare di percorsi non regolari e di tempi è assurdo. Domenica per tutti gli sportivi Pescaresi e della Regione era una giornata di lutto per la morte su un campo di calcio del venticinquenne Piermario Morosini. La segnalazione di Casasanta e il tuo articolo ( secondo il mio modesto parere di organizzatore e di atleta ) sono stati fuori luogo e ve lo potevate risparmiare, avete scelto la giornata meno adatta".

Non ho deciso io di svolgere comunque la prova agonistica, nonostante il lutto. Perché non si è chiesto ai top runners e a tutti gli agonisti di correre al ritmo dei 'tapascioni' tutta la 'competizione'? Sarebbe stato davvero un bel gesto. La competizione invece c'è stata, con tanto di keniano vincente. E se c'è competizione c'è pure la riflessione sul dato tecnico.

Mi sembra molto triste, sciocco e un filuccio meschino tirare in ballo il nome del povero Morosini ora, nevvero Franco? (Ma Franco chi?).

m

Giuseppe ha detto...

credo proprio a questo punto che mario abbia del tutto ragione. meglio non fare niente.nessuna gara nessuna competizione.invece gara e ovviamene competizione.a prescindere dal keniano,ma tutti hanno corso con competitività. come hanno detto prima di partire lo sport va avanti.lo si è fatto totalmente quindi giusto fare anche critiche e elogi.altrimenti tutti a casa a mangiare lasagne domenicali e vedere il telegiornale con notizie su morosino annesse..purtroppo noto che sta nascendo una notevole coda di paglia in tutti i cqmpi.e non mi piace per niente.a siamo solo a livello amatoriale.ci rendiamo conto?non c'è stato nessun attacco da parte di mario solo un consiglio per le prossime gare che sarano di livello sicuramente.quindi finisco dic3endo che è stata una risposta proprio fuori luogo.ricordiamoci che moltissimi atleti muoiono e solamente perchè si tratta di uno sport che conoscono anche bimbi di 2 mesi si parla di trageia.ricordiamoci che oltre morosino tutti i giorni muoiono persone etlete,ma comunque sui va avanti come disse il cronisca del vivicittà a pescara

Anonimo ha detto...

Ala fine chi ci ha rimesso di più sono stati gli atleti stessi. Provate ad aggiungere un minuto a tutti i primi della classifica. Sarebbero stati tempi e prestazioni fantastiche per gran parte di loro. Regalare 40-50 metri in una gara stradale è normale e accettabile. Ma 300...
Dolo? Colpa? Non lo so, ma non importa.

La vicenda del povero Morosini è ottima per la strumentalizzazione, quindi non c'è da stupirsi di niente...
Personalmente non avrei nemmeno sospeso il campionato. Non certo per disinteresse, menefreghismo o quant'altro.
Solo perché lo sport e la vita sono così. Ogni giorno ci danno o ci tolgono qualcosa, ma ciò non vuol dire che se ne debba perdere la memoria o trascurare l'insegnamento che se ne può trarre.
L'idea di Marius mi fa pensare all'indomani dell'incidente mortale di Casartelli al Tour 1995. Il giorno seguente tutto il gruppo fece una "passeggiata" di trasferimento: nessuno se la sentiva di battagliare dopo una tragedia che avrebbe potuto colpire qualunque atleta. Fu un gesto di un'umanità eccezionale. Ma fu voluto da tutto il gruppo, dagli atleti e dalle squadre, non imposto dall'organizzazione. Il giorno dopo ancora un meraviglioso Lance Armstrong, all'epoca giovanissimo (neanche ventiquattrenne, prima del cancro e 10 kg più pesante), fece di tutto per dedicare al compagno di stanza la vittoria. Si involò a pochi km dalla fine, chissà, forse spinto anche dall'amico ormai spento. Le ultime centinaia di metri furono commoventi e strazianti, con segni della croce e mani al cielo a ricordare Fabio.
Ma ci fu anche chi come l'indimenticato Richard Virenque - più per le furbate e le scorrettezze che per le gesta atletiche - ebbe il coraggio di attaccare, quel tragico 18 luglio, pur consapevole dei fatti (come tutto il gruppo, del resto), e di esultare sul traguardo e festeggiare una vittoria che gli avrebbe reso soltanto la commiserazione dei più.
Questione di stile (tanto per citare il blogger...).

Saluti.
Redivivo Sat

Marius ha detto...

Bentornato Sat! E grazie, grazie di cuore.

mario

Franco ha detto...

Mi sono permesso di scrivere questa mia considerazione, esclusivamente perchè ho vissuto da tifoso Pescarese il dramma. Non voglio assolutamente accendere polemiche inutili. Se fosse stata una gara organizzata da me, quel giorno sicuramente non ci sarebbe stata competizione, chi mi conosce sà come la penso. Probabilmente per un evento che si svolge in tantissime città ( anche fuori dell'Italia ) è forse difficile prendere in poco tempo una decisione del genere. Franco chi!! Franco Schiazza,che organizza la staffetta per le vittime del terremoto da Castelnuovo a L'Aquila, staffetta per le vittime della strage della stazione di Bologna, Staffetta dei Parchi, Corri Peltuinum (zona terremotata di Prata D'Ansidonia), ritrovo podistico per Roberto Straccia, Ritrovo podistico di Capodanno per ricordare Renato D'Amario e Piero De Flavis,la Corsa di Marcinelle a Manoppello per ricordare i minatori Abruzzesi, tutte gare di commemorazione e sociali. Cerca di capire che per me spesso la competizione non è indispensabile ma a volte deve esserci.
L'unica gara competitiva che organizzo con la mia Società è la Scarpinata delle Abbazie a Manoppello. Un saluto cordiale Franco.

Daniele ha detto...

Quello che mi ha spinto a dire la mia e ha sostenere questo post e' stata la chiarezza e la determinazione di far luce sulla verita' della misurazione del percorso. Molti che hanno visto la gara dal di fuori magari non si sono resi conto di questo fatto, per cui e bene dirlo queste cose. Se fosse stato un'altra gara come tante dove non contano 100 metri in piu' o in meno ma bensi conta chi vince, mentre in questo caso siccome vengono tirati in ballo altre gare in tutta Italia con classifica compensata nazionale vengono applicate delle regole, per cui vanno rispettate se non lo si fa' ci si ritrova con chi e' svantaggiato e chi avvantaggiato in modo non corretto (nel caso del vivicitta' di Pescara). La disgrazia di Morosini dispiace a tutti e' chiaro, ma non rientra in questo contesto secondo me.

Daniele

Running Free ha detto...

Franco, conosciamo tutti la tua franchezza e la tua onestà intellettuale, conosciamo anche le tue splendide iniziative a cui personalmente ho spesso partecipato, però ti assicuro che il tuo primo intervento , nonostante tu dica il contrario, accenda una polemica ...inutile. Tutti infatti siamo rimasti colpiti dalla morte del ragazzo, abbiamo eseguito il minuto di raccoglimento e penso corso con il suo pensiero nel cuore, ma c'è stata una gara COMPETITIVA e qui , con Mario e grazie a Mario, la stiamo commentando dal punto di vista tecnico/organizzativo, null'altro.
Semmai dovresti riflettere se sia stato giusto o meno fare la gara competitiva o se era meglio fare la sola passeggiata.
un abbraccio. Marco.