martedì 27 dicembre 2011

Jambo!


(ph by http://shareint.net/538/rafikirun

"Jambo" nella lingua swahili significa "ciao". Piccoli keniani salutano e sorridono, di corsa, mentre vanno a scuola. Uteshi wa mtoto ni anga la nyumba recita un proverbio swahili ("il riso di un bambino sono le fondamenta di una casa", tradotto in modo un po' sgrammaticato, ma molto facile da comprendere). Il segreto dell'invulnerabilità podistica keniana e tutto là, nella semplicità di un sorriso ritmato da un calpestio leggero e perpetuo.
I piedi battono il tempo. Un ritmo aerobico che si fa coro (anche quando corrono da soli i bambini keniani cercano altri bambini). La corsa è vita e gioco insieme. E giocare assieme agli altri fa più leggera la vita.

Girovagando su youtube ho trovato un video meraviglioso che non ha bisogno di spiegazioni. Ve lo linko qui in basso. Guardatelo con attenzione.




Penso ai miei alunni nel triste atto quotidiano di raggiungere la scuola. Quando non sono 'scaricati' dalle micidiali automobili dei loro genitori, coprono le poche centinaia di metri che separano "casina bella" da scuola in fila indiana, dentro la solitudine di un giochino digitale, urtandosi senza vedersi, come lumache obese e senza bava a segnare il percorso.
 
I Campionati Italiani individuali, maschili, dei 10.000 in pista, nel 2020 si vinceranno in 31 minuti.

7 commenti:

Of ha detto...

ecchevuoi commentare qua, c'è poco da commentare..... la colpa, cmq, non è dei nostri bambini, ma di "noi" genitori, che li abbiamo abituati troppo bene!!! Il guaio è fatto!

P.S. Probabilmente tra 200 anni, anche in kenia nessuno più andrà a piedi, di corsa, a scuola.

Marius ha detto...

Carissimo Of,

la Crisi ha la pancia piena e il diabete...

m

Tinca Gardenghi ha detto...

Condivido pienamente quanto scrivi, nonostante i tanti campioni nessun di questi proviene dalla capitale Nairobi dove il vivere e` molto piu` simile al nostro.
Spero che quanto dice Of nel P.S. si avveri molto prima di 200 anni, vorrebbe dire che in Africa non si morira` piu` di fame o di malattie curabili.
Se nel 2020 non gli italiani ma la finale olimpica dei 10 km si vincesse in 31 minuti non sarebbe un problema. Il problema non credo sia il tempo che sale ma il numero
di atleti che purtroppo diminuira`.

Tinca

Enrico ha detto...

Quanto ci manca Ernesto Ragazzoni!


Enrico Cusio

Marius ha detto...

A me manca Errico Malatesta. E anche un po' Collodi...

m

Enrico VIVIAN ha detto...

Jambo a tutti! per fortuna le recenti abitudini non minano ancora la genetica; certe tendenze sono in parte reversibili

Marius ha detto...

È proprio quell'"in parte" che mi preoccupa. Staremo a vedere...
Un salutone

m