sabato 22 gennaio 2011

Cambiamenti necessari

Ci sono momenti in cui certi luoghi comuni hanno valore di saggezza assoluta. Uno su tutti: "È inutile che ti sbatti, tanto siamo in Italia!". (C'è poi l'ancor più tragica variante: "È inutile che ti sbatti, tanto siamo in Abruzzo, Italia). Bisognerebbe riflettere sui luoghi comuni. Possono schiudere universi paralleli dal potere salvifico rigenerante, quasi taumaturgico.
Andare via senza muovere un passo. Lottare senza necessariamente inzaccherarsi di fango fin dentro le orecchie. Il Tempo lavora anche di notte e chi dà segni di precoce senescenza potrà solo rincoglionire ulteriormente, col passare dei giorni; e sparire, naturalmente, dentro l'oblio di quelli che verranno. Perché dannarsi quando il Tempo è già avanti col lavoro? Pazienza, bisogna portare un po' di pazienza.
Ma quali collaborazioni, quali tentativi di ricostruire rapporti improbabili? Un amico mi ricordava un detto antico: "Ad insegnare all'asino si perde solo tempo e, anzi, si infastidisce la bestia". E l'asino, per quanto simpatico, non è neppure un animale politico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Maestro , andare per la propria strada , guardare gli altri cosa fanno , ma proseguire verso i propri sogni . Se verrà, il giorno della riconciliazione sarà perchè i sogni sono simili. Con le mediazioni abbiamo rovinato l'italia . Ti racconto una favola ...era il 1435 il signor Tredici incontrò il signor Tre, "buongiorno" , disse il signor Tredici "buongiorno a te" rispose il signor Tre. "Che ne dici se ci mettiamo insieme per stare meglio" disse il signor Tre , "ma sai io sono Tredici" rispose "però dai bisogna stare insieme " E fu così che nacque il Signor OTTO . Un bel giovanotto molto moderato , aveva un pò dell'uno e un pò dell'altro .Passo' un anno quando il signor Otto duramte una manifestazione fece un incontro emozionante , la signora Due , bella, alta, affascinante .
Subito unirono i loro sogni e uscì un bel Ragazzo un Signor Cinque dall'aspetto un po' annoiato, ma bello, con tante belle parole che uscivano dalla sua bocca. Passarono gli anni alla fine rimasero una moltitudine di numeri UNO che NON RIUSCIVANO PIU' A CAMBIARE
Marcello

Marius ha detto...

La Dipromazzia (Trilussa)

Naturarmente, la Dipromazzia
è una cosa che serve a la nazzione
pe' conservà le bone relazzione,
co' quarche imbrojo e quarche furberia.

Se dice dipromatico pe' via
che frega co' 'na certa educazzione,
cercanno de nasconne l'opinione
dietro un giochetto de fisonomia.

Presempio, s'io te dico chiaramente
ch'ho incontrato tu' moje con un tale,
sarò sincero, sì, ma so' imprudente.

S'invece dico: - Abbada co' chi pratica...
Tu resti co' le corna tale e quale,
ma te l'avviso in forma dipromatica.

Anonimo ha detto...

La riflessione del post è tale che, purtroppo o per fortuna, ogni parola in più è di troppo.

GMaK 20-11