venerdì 11 giugno 2010

Dal cammino alla marcia

(foto da archivio Fidal.it)


Ad Erika Fusella, su questo blog, avevo dedicato un post, fatto di nebbia e di angoli (clicca qui). Allora, qualche mese fa, Erika camminava appena. Un camminare ‘strano’ che rimandava ad un marciare d’altri tempi. Non ancora una marciatrice agonista quindi, ma un’ostinata ragazzina di quasi quattordici anni, che voleva imparare l’arte del tacco-punta.

Dopo quel post il blog non si era più occupato di lei. La figura filiforme ed evanescente di Erika che sembrava appartenere alla dimensione del sogno, piuttosto che al reale e spesso distorto mondo dell’agonismo giovanile, si tuffava di nuovo nella nebbia lattea di quel giorno di dicembre. Il sogno da cui era sbucata. Almeno così sembrava.

E invece no. Erika, piano pianino ha continuato a seguire i miei consigli. Ha continuato a lavorare con pazienza e tenacia. In pochi mesi da camminatrice è diventata marciatrice. E ieri, nella finale nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi a Roma, nella splendida cornice dello Stadio dei Marmi, Erika ha conquistato uno splendido argento nei 2 km di marcia, con l’oro a due secondi e mezzo da lei.

Ventisette anni fa, in quello stesso stadio, mio fratello Giovanni arrivò terzo. Davanti a lui, più grandi di uno-due anni, Giuseppe De Gaetano e Pietro Fiorini, quest’ultimo vincitore della prova. Erano le finali nazionali dei Giochi della Gioventù del 1983. E mi viene un groppo alla gola.

Grazie Erika. E grazie pure a Nunzio Varrasso, giovanissimo Presidente del Comitato Provinciale Fidal di Chieti. Sua (e del suo staff) l’intuizione di inserire la prova di marcia nel programma delle fasi provinciali e regionali dei GSS. Senza quell’intuizione Erika sarebbe rimasta a casa. La Fidal ha bisogno di giovani come lui (loro). Giovani con giovani idee.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mario,grazie di cuore per tutto la tua dedizione verso lo sport e per quello che fai per sostenere l'atletica in Italia e nel Mondo. Un abbraccio Adriano

max ha detto...

Complimenti Mario ma soprattutto complimenti Erika.
Come sempre la passione unita alla competenza portano ad avere grandi soddisfazioni personali accompagnati da gratificazioni per i risultati sui quali si può essere solo felici.
Certo questo tipo di lavoro è faticoso, stancante ma sicuramente più gratificante di tante altre più semplici scorciatoie. Immagino quale può essere la soddisfazione che scaturisce da un’atleta cresciuta con più o meno fatica e che comincia (speriamo per tutti) la sua carriera con un grande risultato.
Permettimi una parola anche sui Nunzio, sui Massimiliano ed altri giovani dirigenti che la ns. atletica ha la fortuna di avere tra i propri appasionati. So che questo farà arrabbiare qualcuno (soprattutto i due appena citati), ma se riuscissimo tutti quanti a fidarci di ragazzi come loro allora la nostra cara amata atletica potrebbe avere un futuro radioso ed assicurato, altrimenti la vedo dura molto dura. Questo non perché negli ultimi anni siamo stati rappresentati da incompetenti anzi il contrario, ma sopra le loro teste aleggia ed ha aleggiato sempre un qualcosa di misterioso o per meglio dire di “interessato”. Purtroppo sembrerebbe che questo non è solo il mio pensiero mi auguro di sbagliarmi, anzi mi sbaglierò sicuramente.
Ma riusciremo mai a dare fiducia incondizionata senza vincoli ai Nunzio e/o Massimiliano e noi rappresentanti di club essere di supporto e non di intralcio??

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio per le belle parole spese nei miei confronti ma, credetemi, anche il più bravo dei dirigenti da solo non riuscirebbe ad ottenere nulla. Con questo voglio dire che i buoni risultati non dipendono solo ed esclusivamente dal "capo" ma anche, e soprattutto, da tutte le persone che gli stanno intorno, ed io ne ho tante di persone accanto a me che lavorano con professionalità e passione.
E poi le innovazioni, le idee, devono anche essere recepite all'esterno, come hanno fatto le scuole che hanno iscritto i marciatori e come hai fatto tu, Mario, che hai preparato Erika per questo apputamento: se voi aveste snobbato questa novità introdotta dal nostro comitato provinciale, tutto si sarebbe concluso con un nulla di fatto e, probabilmente, l'avventura della marcia ai GSS abruzzesi sarebbe finita lì. Ma invece adesso grazie a noi e grazie a voi sappiamo che non sarà così.

Nunzio

Anonimo ha detto...

ho visto erika marciare in gara gara di corsa ...invitata da mario a partecipare marciando ha attratto su di se l'attenzione di tutti....e' stato bello per npoi vederla e sicuramente anche per lei al centro dell'attenzione.
Ancora una volta le idee trovano sul campo la loro celebrazione
in bocca al lupo Erika ( con il k vero?..nel sito fidal c'e una semplice c.)
Marcello

MAC ha detto...

Brava bravo bravi!!!
Brava Erika, hai dimostrato tenacia, pazienza e talento.
Bravo Mario per i risultati che ottieni grazie non solo ai tuoi atleti, ma anche alla tua capacità di ottenere da loro i frutti migliori .
Bravissimi ai componenti della Fidal Chieti, "Giovani con giovani idee"come ha scritto il buon Marius.
Saluti a tutti
MAC

Anonimo ha detto...

Grandissima Erica e grande Mario...a te è venuto il groppo alla gola...a me so' venuti i brividi mentre leggevo il tuo post...del resto lo dicevamo che Erica aveva i numeri...per adesso è il numero due, ma presto sarà la numero uno...
Paolo Dell'Elce

Marius ha detto...

Grazie Paolo,

però andiamoci piano! Erika ha solo quattordici anni e quelle di Roma erano 'solo' le finali nazionali degli studenteschi. Una cosa è certa: Erika continua a migliorarsi. Meno di tre mesi fa (il 21 marzo) marciava a Lanciano il suo primo 3000 in 19:06. Il mese scorso a Teramo, sotto gli occhi attenti e divertiti di mio fratello Giovanni e di Gisella Orsini (grazie ancora a loro per la motivante supervisione!), chiudeva il suo secondo 3000, stavolta in pista, in 17:51.06. Ieri a Narni, al suo terzo 3000, migliorava ancora il personale portandolo a 17:09.24. Andiamo avanti. Se son rose...

un abbraccio

mario

Anonimo ha detto...

Complimenti ad Erika e a Mario!
I miglioramenti e i buoni risultati sono importanti per la crescita di un ragazzo, soprattutto perché gli danno motivazioni e lo spingono a continuare nonostante la fatica.

Nel weekend ci saranno i campionati italiani juniores e promesse a Pescara.
Colgo l'occasione per fare un grosso in bocca al lupo a tutti gli abruzzesi impegnati, oltre che a tutti coloro che vestono una casacca abruzzese.
Su tutti faccio il tifo per Carozza, Macchia, Salvi e Turilli. In rigoroso ordine alfabetico.

Un saluto.
Sat

Anonimo ha detto...

grande Mario vedi che i risultati ti stanno dando ragione.Non mollare ti abbraccio G.