giovedì 15 aprile 2010

Un comunicato stampa - Relata refero

L'amico Paolo Sinibaldi (responsabile dell'Ufficio Stampa del Comitato Provinciale Coni di Pescara) mi ha girato un comunicato stampa del Prof. Enzo Imbastaro, Presidente del Comitato Provinciale Coni di Pescara. Ritengo sia un documento da leggere con attenzione.
Buona lettura, quindi.


COMUNICATO STAMPA
Il doping, le squalifiche e le violazioni all'etica comportamentale
Enzo Imbastaro: “Le norme vanno rispettate”


Domenica 11 aprile si è disputata a Pescara l'edizione 2010 del “Vivicittà”, manifestazione su strada di atletica leggera sulla distanza di 12 km che si è svolta contemporaneamente in altre 36 città italiane e 18 nel mondo. La prova di Pescara ha visto anche una prova riservata ai bambini delle scuole della città.


L'organizzazione è stata curata dalla Uisp e dalla società sportiva Farnese Vini con la supervisione di Alberico Di Cecco, atleta abruzzese di valore internazionale che però alla fine del 2008 è stato squalificato per doping essendo stato trovato positivo a controlli del Coni.


Come presidente del comitato provinciale Coni di Pescara mi sento in dovere di segnalare una situazione quantomeno anomala in riferimento ai ripetuti interventi del signor Di Cecco in svariate manifestazioni di promozione dello sport sul territorio regionale.


Il signor Di Cecco è stato squalificato perché ha fatto uso di sostanze proibite per migliorare le sue prestazioni sportive. E' andato contro le regole e i valori dello sport.


Il Coni intende ricordare con fermezza a tutti gli addetti ai lavori e agli appassionati – e anche al diretto interessato – che le norme del comitato olimpico nazionale prevedono che durante tutto il periodo di squalifica l'atleta deve esentarsi in toto da qualsiasi manifestazione sportiva.


In fede
Enzo Imbastaro
Presidente Coni c.p. Pescara


12 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh che dire....ho avuto il piacere di incontrare due o tre volte Alberico Di Cecco. Mi è sembrato un bravissimo ragazzo...ho ammirato la sua umiltà, la sua simpatia e la cordialità....ma le regole sono regole!!!
Certo che vederlo preparare i pacchi gara (lo scorso anno alla Maratona di Pescara in Ottobre) sul palco mi ha confermato ancora di più la sua umiltà e quasi volesse mandare un messaggio al mondo podistico del tipo: non mi giudicate male....ma ripeto le regole sono regole.
Quindi se vogliamo mandare un messaggio credibile ai ragazzi che si avvicinano a questo sport certe persone, seppur a malincuore, non le possiamo usare per veicolare valori "puri".
Ovviamente è una mia considerazione personalissima e sono pronto ad essere contraddetto.
Saluti a tutti.
Pasqualino Onofrillo

Anonimo ha detto...

Mariuccio hai appena toccato un tasto molto dolente e mi sento il dovere di intervenire, perchè in un certo non so che, mi sento ferito. Non voglio condannare nessuno, perchè non è compito mio , ma pensare che è un "carabiniere", mi vengono i brividi, brrbrrbrrr.
Sai, se circa 15 anni fà commetevi una bravata del genere era ben diverso, si pagava con l'espulsione immediato, "RADIATO", ora è tutto "rose e fiori" i sani principi morali sono andati a farsi friggere. A pensare che dopo tutto questo, indossa ancora la divisa e fà servizio d'istituto, povera ITALIA, come siamo caduti in basso. Il tuo affezionatissimo ADRIANO "CARABINIERE"

Anonimo ha detto...

Voglio essere ottimista e leggere nel comunicato stampa di Imbastaro una inversione di tendenza al solito andazzo. lungi da me l'intenzione di apporre ed imporre uno stigma sociale su Di Cecco ma credo che solamente per puro buon senso lo stesso Di Cecco non dovrebbe accettare certi ruoli non coerenti alla sua condotta.

Speriamo che i futuri organizzatori di manifestazioni sportive accolgano, in mancanza di un passo indietro da parte di Di Cecco, la decisa richiesta messa tra le righe.

:)
g

Anonimo ha detto...

Un ciao a Mario e a tutti i lettori,
a me la cosa non mi stupisce! oramai siamo abituati in tutti i settori del nostro paese ad avere degli "impostori" che si fanno portatori di valori.
Pensiamo alla politica, alcuni preti della chiesa, la storia, la cultura ......e non poteva mancare lo sport.
Alberico lo conosco, secondo me è una brava persona ....certamente non uno sportivo corretto ....non trovo niente di male che promuova la nostra attività sportiva, ma penso che debba fare pubblica ammenda e lanciare un messaggio chiaro ..NO AL DOPING.
Tutti possono sbagliare!!!
Spero che questo messaggio venga letto anche da Alberico.
un saluto
commercialista ex podista

Anonimo ha detto...

Caro commercialista ex podista

Come si fa pensare minimamente a far promuovere l'atletica ad ALBERICO, quando quello che può prouovere è ben altro, poi è giusto, "tutti possono sbagliare", il problema è che nessuno paga, anzi chi paga, e a caro prezzo, sono i nostri ragazzi. Sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!! un saluto ADRIANO

Anonimo ha detto...

perche non si riesce a inserire un commento

Anonimo ha detto...

sbagliare e' umano ma perseverare e' diabolico il comunicato e' arrivato a chi di dovere sicuramente ancora un anno di squalifica il coni e' molto chiaro in merito i giovani vanno tutelati. p.s. mario non mollare un'abbraccio g.

Running Free ha detto...

Il discorso è semplice : chi sbaglia deve pagare! Dopo i due anni di squalifica (per me sono anche pochi ...) Alberico potrà organizzare, allenare, gareggiare e fare ciò che crede nel rispetto dei regolamenti. Ora no, ora deve semplicemente stare da parte e possibilmente avere un profilo basso. Sono allibito nel leggere che qualcuno possa pensare "....non trovo niente di male che promuova la nostra attività sportiva". Così si promuove l'atletica? Facendo passare il concetto che chi bara ed assume comportamenti anti-sportivi poi non ne paga le conseguenze ed anzi viene ancora osannato,intervistato e premiato come se nulla fosse accaduto ?
Attualmente Alberico (come tanti altri...)è l'emblema di chi non deve promuovere l'atletica leggera.
La FIDAL Abruzzo che fino ad ora non è intervenuta sulla questione (nonostante alcuni solleciti) è ancora più colpevole se non complice della situazione.

Paolo Dell'Elce ha detto...

io mi chiedo come si fa ad essere contemporaneamente una brava persona e un atleta non corretto...qualcuno me lo spieghi per favore
grazie

Anonimo ha detto...

Caro Paolo
Secondo me per questa spiegazione ci vuole uno psichiatra, e comunque siamo circondati di persone false.
Saluti ADRIANO

Anonimo ha detto...

Scusami, da persone false.-

Anonimo ha detto...

Ho letto con particolare attenzione il comunicato stampa del prof. Enzo Imbastaro presidente provinciale CONI - Pescara inerente le violazioni all’etica comportamentale del signor Alberico Di Cecco.
Vale la pena di ricordare che Di Cecco, attualmente, sta scontando una squalifica biennale per doping con scadenza 11 ottobre 2010.
Fino a questo momento l’organo di governo della FIDAL Abruzzo non ha mai preso posizione nei confronti delle innumerevoli iniziative del signor Di Cecco (ASD Farnese Vini C.S.I. – PE032) concernenti attività, assolutamente vietate, a soggetti sottoposti a restrizioni dalle attuali normative di giustizia sportiva.
Le attività portate avanti dal nostro personaggio sono a conoscenza di tutti e spaziano da:
allenatore di atleti della ASD Farnese Vini,
organizzatore di manifestazioni sportive riconosciute dal CONI
supervisore e/o testimonial di manifestazioni ufficiali FIDAL e UISP
Il signor Alberico Di Cecco, sotto gli occhi di tutti, ha svolto e, sicuramente, continua ad esercitare le funzioni di tecnico della ASD Farnese Vini nonostante non abbia la qualifica per ricoprire questo delicato compito. Non è tecnico Fidal e non ha mai frequentato nessun corso per “Operatore Sportivo” riconosciuto dal CONI e dalla FIDAL.
Non metto in dubbio le sue conoscenze scaturite dall’attività agonistica svolta; ma allenare ed educare alla motricità sportiva dei giovanissimi sicuramente richiede una conoscenza approfondita delle, innumerevole, problematiche da dover affrontare con un principiante; il quale non è, certamente, un piccolo atleta evoluto, bensì un individuo da plasmare ed accompagnare nella crescita fisica e morale con strategie educative ben diverse da quelle utilizzabili, esclusivamente, con atleti maturi.
Donato Chiavatti