Qualcuno, qui in Abruzzo, parla con insistenza di “poli di eccellenza” per alcuni settori dell’atletica leggera. Ho provato e riprovato a farmi un’idea di “polo di eccellenza” per l’atletica abruzzese, ma riesco solo ad incartarmi dentro pensieri improbabili e grotteschi. È più forte di me. È una questione di senso della realtà. Un “polo di eccellenza”, per intenderci, dovrebbe essere una Scuola, che so, della Marcia, oppure della Velocità, del Mezzofondo; un centro di riferimento culturale e logistico per gruppi o singole discipline dell’atletica. Insomma, strutture al top e docenti qualificati per le eccellenze della nostra Regina.
Ecco che qualche domanduccia sorge spontanea. Ma quante eccellenze abbiamo in atletica dalle nostre parti? Quanto costa un “polo di eccellenza”? Chi lo finanzia? Ce n’è davvero bisogno?
In questi giorni mi capita spesso di osservare i molti bambini che fanno attività motoria (diciamo prosaicamente così) dentro le strutture dello Stadio Adriatico di Pescara. I frugoletti sono davvero tanti, e impegnano fino allo spasimo i nostri istruttori che, se ne vedessero arrivare degli altri (non moltissimi di più), potrebbero avere, a malincuore, l’ingrato compito di dire ai loro genitori: “Tutto esaurito!”.
Prima di parlare di “poli di eccellenza”, di “Università dell’Atletica” bisognerebbe chiedersi qual è il livello generale di ‘alfabetizzazione’ atletica (o forse motoria) dei nostri giovani, a che punto siamo con i progetti per la pratica dell’Atletica Leggera nella Scuola di Base, e su quale supporto finanziario e formativo possono contare i nostri tecnici (soprattutto quelli del settore giovanile). Tutto il resto è un buco. Un buco senza nulla intorno.
Ecco che qualche domanduccia sorge spontanea. Ma quante eccellenze abbiamo in atletica dalle nostre parti? Quanto costa un “polo di eccellenza”? Chi lo finanzia? Ce n’è davvero bisogno?
In questi giorni mi capita spesso di osservare i molti bambini che fanno attività motoria (diciamo prosaicamente così) dentro le strutture dello Stadio Adriatico di Pescara. I frugoletti sono davvero tanti, e impegnano fino allo spasimo i nostri istruttori che, se ne vedessero arrivare degli altri (non moltissimi di più), potrebbero avere, a malincuore, l’ingrato compito di dire ai loro genitori: “Tutto esaurito!”.
Prima di parlare di “poli di eccellenza”, di “Università dell’Atletica” bisognerebbe chiedersi qual è il livello generale di ‘alfabetizzazione’ atletica (o forse motoria) dei nostri giovani, a che punto siamo con i progetti per la pratica dell’Atletica Leggera nella Scuola di Base, e su quale supporto finanziario e formativo possono contare i nostri tecnici (soprattutto quelli del settore giovanile). Tutto il resto è un buco. Un buco senza nulla intorno.
20 commenti:
Parole parole parole...non se ne può più!!!
E meno male che, in atletica attualmente, non siamo in campagna elettorale!
Che importa se alla base non c'è nulla? Nel mio ambiente lavorativo l'importante è fare "progetti", proporre iniziative da dare in pasto ai media, lanciare collaborazioni interistituzionali, firmare "protocolli di intesa, convenzioni"...grande risalto all'atto della stipula, della firma...poi, spente le luci della ribalta, tutto passa nel dimenticatoio, di CONCRETO nulla! Ci si ricorda di tutto a fine anno, quando i "dirigenti promotori, oserei dire illuminati," presentano le loro relazioni, elencando gli innumerevoli progetti presentati e immaginate il perchè? battere CASSA! Tot progetti = tot premi incentivanti! e credetemi, non si parla di centinaia di €...
ma in atletica, da noi??? qual è il risvolto?
il solito: parole parole parole...
GMaK che non vuol più ascoltare...
L'Atletica (intesa come Fidal) dovrebbe innanzi tutto preoccuparsi della formazione dei propri tecnici. Non è sufficiente un corso di X ore, con relativo esame finale e poi... ognuno a fare esperienza dove capita (se capita). Troppo spesso i nostri giovani istruttori vengono lasciati soli a risolvere problematiche per niente banali, inerenti lo sviluppo psicomotorio di soggetti in età evolutiva. C'è differenza nel far 'rimbalzare' un bambino su manto coerente elastico piuttosto che su erba? Tutti gli istruttori sono in grado di effettuare, d'accordo con medici, fisioterapisti, genitori, una 'ricognizione' sulla capacità di carico di ogni singolo bambino/ragazzino? Quanti bambini/ragazzini può seguire un istruttore?
Potrei formulare un'infinità di domande sul tema sopra esposto. È finita l'era del volontariato in atletica, come nello sport tout court. Vancouver 2010 e le medaglie degli 'altri' stanno a significare qualcosa. Ripeto, prima di pensare all'Università (i poli d'eccellenza) bisognerebbe tornare alle Elementari. O no?
un saluto
m
Ciao Mario, sono d'accordo con te ricominciamo dalle Elementari e poi l'atletica ABRUZZESE forse arriverà all'Università (poli d'eccellenza). In questi giorni voglio essere positivo e attendo fiducioso l'incontro di giovedì prossimo per capire meglio la prospettiva anche dei poli d'eccellenza che il nuovo FT ed il suo staff vorrà proporci. Magari noi siamo pessimisti e pronti ad azzanare, mentre con un lavoro silenzioso e certosino i nostri consiglieri hanno trovato la soluzione ai mali dell'atletica abruzzese!! Quindi attendiamo speranzosi, l'importante che ognuno abbia il coraggio di prendersi i propri meriti e non, come sembra che qualcuno abbia già fatto, pavoneggiandosi del lavoro altrui!!
UN DIRIGENTE FIDUCIOSO
Scusate l'intrusione e perdonate la battuta, ma con "polo di eccellenza" non si potrebbe intendere una concentrazione di "Eccellenze", intese come personaggiONI potenti?
Chiedo ancora venia....
mi
Quando sento queste affermaazioni eclatanti mi viene sempre il dubbio che si faccia irrimediabilmente confusione tra il fatto di avere una società fortissima a livello italiano - ma che comunque non mi sembra vanti un movimento importante anche a livello giovanile, a parte qualche sparuto elemento - e la circostanza, assai diversa, di vantare un centro, un polo d'attrazione in grado di sfornare talenti e campioni (o potenziali campioni).
Le strutture sono quello che sono. A parte il nuovo impianto di Pescara c'è poco altro in giro.
Quanto invece al potenziale umano, mi sembra che ci sia qualche buon tecnico e, fino ad un recente passato, potevamo vantare una buona scuola di marcia ed un bel movimento nel settore del mezzofondo. Senza dimenticare, naturalmente, qualche individualità di livello negli ostacoli e nella velocità.
Ma oggi mi pare che questa ricchezza sia andata perduta e si stia iniziando - lentamente - un processo di rinnovamento, che però stenta ancora a decollare.
Ma parlare di scuola o di polo di livello sembra proprio assurdo.
Lavorano bene alla Gran Sasso. Investimenti nel settore giovanile e già qualche risultato di buona consistenza.
Ma lavorano bene anche tante altre piccole e meno note realtà, pur senza vantare nomi altisonanti.
Legare l'idea di un'eccellenza al blasone di qualche campione che ogni tanto fa una visita in Abruzzo magari solo per parlare con la dirigenza non significa affatto aver creato un polo di riferimento per l'intero movimento nazionale. Significa aver investito per ottenere ottimi risultati nel breve periodo. Va però riconosciuto che, se sfruttata a dovere, questa campagna pubblicitaria può avere la forza di rilanciare in qualche modo l'atletica e avvicinarvi le giovani leve.
Un saluto.
Sat
Complimenti per il commento Sat. Lo sottoscrivo in toto.
un abbraccio
mario
Ciao Sat, proprio per questo che dico di attendere sino a giovedì, vediamo cosa hanno studiato e poi valuteremo. Il polo d'eccellenza sarà rivolto ai nostri giovani e giovanissimi abruzzesi?
Abbiamo un movimento tale da permetterci tutto ciò?
Ma poi penso ai costi, ai rapporti tra i vari tecnici e/o dirigenti ecc ecc.
Mi sembra così strano che non abbiano trovato una soluzione che vada al di là di queste prime problematiche. Quindi attendiamo e poi.....
Ciao
... intanto qualcosa va trapelando. Mi dicono (i soliti uccellini impertinenti) che alla Convention Nazionale dei Tecnici che si terrà ad Ancona dal 26 al 28 marzo p.v., seguirà una Convention Regionale qui in Abruzzo per i tecnici "impossibilitati ad essere presenti ad Ancona". Di questo (e d'altro) si parlerà l'11 marzo a Pescara (quante belle cose ti perderai quel giorno, Conny; tu che hai il difetto di lavorare fino alle 16,00 del pomeriggio, di abitare ad Avezzano e di non disporre del teletrasporto).
saluti
m
Sì, Avezzano.
Ecco un buco con il niente intorno!
Don Enrico Spada
Di solito quello criptico sono io. Questa però, Don Enrico, devi spiegarla.
un marius in stand by
CHE SIMPATICO BURLONE!!!!!
Ho appena letto un post firmato a nome di Gabriele Di Giuseppe sul sito ufficiale del C.R.
Dopo aver notato degli espliciti riferimenti ai vari commenti che ognuno lascia liberamente in questo blog, mi sono sorte diverse domande. Aspetterò sino a giovedì per capire il senso di chi provocatoriamente definisce "..un gruppo di benemeriti esperti di atletica", chi scrive in questo blog e magari la pensa diversamente da altri.
LA BELLA DEMOCRAZIA DI UNA VOLTA!!!
Vorrei darvi qualche altra chicca, ma voglio prima aspettare le loro proposte augurandomi di complimentarmi con il C.R. e dovendomi rimangiare tutti i dubbi che mi riempiono la testa.
Sono certo che saranno presenti anche i consiglieri dell'attuale maggioranza ed aiuteranno il Prof. Carrozza e non lo lasceranno da solo contro "..un gruppo di benemeriti esperti di atletica"
CIAO
Grande Max! Voglio però dare qualche coordinata ai naviganti. L'intervento cui fai riferimento lo si può leggere sul link: http://www.fidalabruzzo.org/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=49&forum=2&post_id=170#forumpost170
buona lettura
m
E’ vero Marius,
non ho mai toccato il suolo Abruzzese e quindi non potrei parlare. Un Sergente, tanti anni fa, mi raccontava delle sue parti, i dintorni di Avezzano, come fosse ‘the middle of nowhere’. Non vorrei tornare alla descrizione della Marsica di ‘Vino e Pane’ , libro bellissimo da cui ho mutuato lo pseudonimo, ma è evidente che l’Abruzzo è composto, in parte significativa, di località relativamente distanti fra loro. Molto facile fare una riunione della Fidal Emilia-Romagna e avere tutti quanti presenti. Un po’ meno da voi. A meno che non ci si atrezzi con Video-conferenze. Con l’Internet veloce oggi è più agevole. Ma bisogna volerlo fare.
Allo stato attuale, anche se non aveste avuto un terremoto, direi che è importante prima di tutto esserci come movimento atletico. Il Parrozzo e la pasta di Fara S.Martino sono ‘eccellenze’ abruzzesi. Forse un giorno lo sarà anche l’atletica ma oggi la vedo dura. Comunque da qualche parte bisogna cominciare. Prova a proporre di fare le riunioni tecniche usando Netmeeting o diavolerie simili. Non sono esperto ma credo funzionino.
Buon proseguimento
Enrico di Canossa
Enrico, sei unico. Mi spiazzi (ci spiazzi?) cavando fuori dal cilindro Silone e la sua Marsica. Silone è l'autore preferito di mia madre, la vera intellettuale della mia famiglia. Fu lei, qualche anno fa (trenta invero) ad iniziarmi alla lettura del "socialista senza partito". Mi regalò "Vino e pane", nella popolarissima edizione Oscar Mondadori, del '76, e non il più gettonato "Fontamara" (di cui, tra l'altro, in quegli anni girava una orrenda trasposizione cinematrografica per la regia di Lizzani, e con Michele Placido protagonista). No, Silone non mi piace, ma è questione di gusti. Scrive divinamente, ma non rieco a mandarlo giù. A lui preferisco un altro abruzzese. Un abruzzese americano. Lontano. John Fante. Ma questa è un'altra storia.
Grazie per la dritta su Netmeeting, anche se, con questa dirigenza federale, qui da noi, è già tanto quando girano due-tre e-mail.
un abbraccio
Arturo (Mario) Bandini
Il Telespazio lanciò in orbita il satellite Galileo,non certo Avezzano, che in realtà è ad appena un'ora di auto dalla sede del C.R.,quindi questo è un non problema.
Ma quanto fa male sentir parlare in certi termini della propria terra e Dio solo sa quanto vorrei urlarlo che non è così come dite.
I fatti purtroppo sono da troppo tempo schiaccianti.
Potremmo contare sulla protezione civile??!! Mi sa che arriviamo tardi: son tempi duri anche per
questa e allora?!
Torno un attimo a bomba. Nel forum del sito fidalabruzzo.org, all'interno del post "Poli di eccellenza", si legge:
"Allora pensate: che un “Polo di Eccellenza” se strutturato come da noi prospettato, non possa aiutare a crescere un atleta nato in Abruzzo e allenato da un allenatore Abruzzese? Oppure: dobbiamo favorire il trasferimento di atleti, meglio specificare brave ATLETE verso Società extraregionali (non parliamo di Società militari, ma Civili), perché a un certo punto ci accorgiamo di non poter più disporre di mezzi necessari, al fine di poter garantire ai nostri migliori atleti Regionali una semplice attività di medio alto livello?
Allora, da persone responsabili, ci vogliamo far venire delle idee da sviluppare tutti insieme, oppure vogliamo continuare a limitarci solo a criticare?".
Beh, se un polo di eccellenza deve servire ad arginare il fenomeno dell'"emigrazione" dei talenti verso società di altre regioni, allora io rimango basito. Per trattenere un atleta di medio-alto livello in regione bisogna garantirgli uno stipendio o, meglio, un lavoro, possibilmente stabile e compatibile con la sua attività sportiva. O forse si entra in Polizia (o Finanza, Carabinieri, ecc.) per il fascino della divisa? Vi prego, abbandoniamo le espressioni magniloquenti, gli effetti speciali, e torniamo alla realtà che ci appartiene. (Pochi giorni fa a Pescara, Stadio Adriatico, è stato vietato l'ingresso al Responsabile del Settore Velocità e Ostacoli; bloccato all'entrata dai custodi perché non era nell'elenco di atleti e tecnici della sua società).
saluti
m
@ MAX: chi dal forum regionale parla con il plurale maiestatis, ha dichiarato che non ci sarà, per altri impegni (mondiali qatar). Peccato occasione persa per un cfr diretto.
@ Marius maestro, nella parte in cui cita il "plurale maiestatis quando tocca il problema degli atleti 'emigranti'": Da chi viene la morale? da chi ha creato un'ottima società - senza ironia, i meriti vanno anche riconosciuti - proprio attingendo ("adescando economicamente parlando") atleti divenuti poi "immigrati"...
Mi ricorda un tizio in politica: magistrati da lodare quando lo assolvono, talebani quando lo ostacolano.
Guardate - mi rivolgo al plurale maiestatis - che gli "immigrati" tesserati nella vs società sono semplicemente gli "emigranti" delle Marche, della Puglia, della Sicilia, del Friuli, etc... più che guerra tra poveri, direi tra due fazioni di pensiero, di cui uno poco restìo ad accettare opinioni divergenti!!!
W.
Caro W,
ho letto anch'io della sua assenza.
Penso però che se un consigliere e se non sbaglio anche vice presidente, usa il plurale maiestatis, vuol dire che è espressione anche di "altri" cervelli. Sono certo allora che, in sua assenza, ci saranno gli "altri" che ci aiuteranno a capire il senso dell'intervento sul sito ufficiale della fidal regionale o comunque più in generale dell'intero progetto, che francamente è la cosa che più mi interessa.
Meno male che questo week end abbiamo tutti diversi impegni con il nostro sport ed anche perchè mancano pochi giorni ad un confronto schietto e trasparente che aiuterà tutti a fare un passo avanti per la nostra atletica regionale. Tale passo in avanti potrebbe anche rappresentare una presa di coscienza di divergenze profonde. Non sempre, infatti, penso che si debba andare d'accordo e sotto braccio, ma questo non deve rappresentare un'offesa per nessuno e soprattutto un divieto del diritto di espressione o di critica, come si evince dal fomoso post.
Ciao
"un benemerito esperto"
Carissimi Max e W.,
avete notato anche voi? Nel forum del sito federale locale sono rimasti in due a scrivere. E non è un 'blogghetto'...
"Homo quisque faber ipse fortunae suae".
un saluto
marius
Certo che ho notato questo interessante ping pomg di opinioni divergenti!! Attenzione Mario sono certo che ci sono tante ma tante persone che la pensano come loro soprattutto in regione.
Queste persone però escono sempre nel momento delle elezioni fidal!!!
Mario noi siamo pochini dobbiamo crescere e prendere esempio dalle realtà importanti.
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