Quando guardiamo ai corridori degli altipiani, ai keniani onnipresenti in ogni maratona internazionale, spesso vincenti, non possiamo non pensare al business che gira intorno al loro “naturale” talento. Non possiamo non andare, col pensiero, alle multinazionali del running; ai loro fatturati fantastiliardari.
Nonostante ciò, mi piace pensare ancora che dietro i successi di quelle anime affilate e nobili ci sia il lavoro intelligente e appassionato di un gruppo di esseri umani.
giovedì 19 luglio 2007
La passione prima della fatica
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