lunedì 26 aprile 2010

10.000m e saldi di inizio stagione

Non so a chi sia venuta in mente la geniale idea di far disputare ieri un interessante 10.000m su pista alle 13.30 di un’assolata domenica marsicana. La gara, svoltasi ad Avezzano, alla fine di una lunghissima mattinata di staffette (si cominciava appunto alle 10.00 col campionato regionale di staffette), era valevole come prova del CdS di Corsa ed assegnava il titolo di Campione Regionale Individuale sulla distanza dei 10.000m. Quando lo starter ha dato il via alla gara il sole picchiava con violenza e c’erano almeno 26 gradi all’ombra; la pista bolliva letteralmente. Lo spugnaggio era assente. Molti i ritirati (ho prudenzialmente fermato i miei un po’ prima di metà gara, per evitare di raccoglierli con lo scottex qualche chilometro più avanti). Ma, forse, valeva la pena tener duro fino alla fine: chi ha avuto la tenacia di chiudere la prova, credo abbia beneficiato di un giro in meno. L’ottimo keniano Rugut (Farnese Vini) ha chiuso in 28:49.46, una delle migliori prestazioni italiane del CdS (forse la terza, dopo Lalli e Meucci ieri a Rieti), e Francesco Marchetti, vincitore del titolo e stessa società del keniano, è andato al personale con 31:46.41. Rugut, con un passaggio di poco inferiore ai 15 minuti a metà gara, chiudeva la rimanente metà ‘appesantendo’ considerevolmente i chilometri che mancavano (girava da 3:04/km). Marchetti, con un passaggio ai 5000m abbondantemente sopra i 16 minuti, continuava girando intorno ai 3:20/km e forse di più. Altri ‘superstiti’, che giravano da un po’ intorno ai 3:40/km, si sono visti accreditare tempi nell’ordine dei 32-33 minuti. Mi piacerebbe avere i verbali di gara, quelli coi passaggi giro per giro. Così, tanto per essere smentito, ché l’Atletica, e i suoi atleti, non meritano tanta ‘leggerezza’. (E poi diciamo ‘dilettanti’ agli organizzatori delle ‘stradali’ domenicali!).

11 commenti:

max ha detto...

Se così fosse sarebbe un errore umano grave, ma che sempre si può commettere(mi ricordo una situazione simile qualche anno fa nelle Marche). Da una parte sono felicissimo che atleti con casacche abruzzesi, possano primeggiare nelle graduatorie nazionali, dall'altra però dovrebbe esistere un'onestà intelletuale che non mancherà di venire fuori magari già dalla riunione di domani pomeriggio con i giudici a Pescara. Sono certo che a precisa richiesta i giudici non mancheranno di rispondere confermando l'errore o dando, al contrario, le giuste motivazioni sull'esatezza dei tempi con tanto di documentazione.
In riferimento all'orario di partenza dei 10000, che vogliamo dire.......
Notizie ufficiose mi confermano che qualcuno aveva sottolineato il problema ed avevano anche richiesto di spostare la manifestazione nel pomeriggio, ma per motivi sostenuti dai responsabili tecnici del C.R. o dal C.R. in prima persona è stata rifiutato la modifica dell'orario.
Avendo tentato una volta i 10000 su pista da "pessimo" amatore, non posso che avere nel cuore lo sforzo che ieri alcuni atleti hanno cercato di portare a termine ad Avezzano, spero solo che possano avere a disposizione un nuovo tentativo in condizioni più consone ad un appuntamento valido per un campionato italiano.
Ciao
MAX

luca renzitti ha detto...

Ma possibile che siamo 4 gatti a fare atletica, 4 gatti che prendono decisioni, 4 gatti che si conoscono tutti e non si parla!!

non si discute, non si dialoga!!

Ripartiamo dal dialogo!

mistercamp ha detto...

ciao ragazzi ,mi ricordo un 10000 simile cioè del cds. vinti da me allora ellesse pescara ERAVAMO in DUE io 31'41" 2° Monaldi 32'50"
non ricordo l'anno...che tristezza,
è cambiato poco anzi pochissimo da allora, togliamo il keniano, e tiriamo le somme...
siamo nel 2010 che tristezza....perchè al posto di organizzare gare su strada non si inizia ad organizzare gare in pista,con premi ache che ripagano i sacrifici, se al primo ass. metti 500 euro a scalare , vorrei vedere quadi si presenterebbero alla partenza...la differenza è questa forse non cè stimolo,per non parlare del pubblico.....

Marius ha detto...

@ Luca Renzitti: hai voglia a parlare! C'ho un dialogo per capello, altro che!

m

sognatrice ha detto...

... un dialogo per capello !!! Maé, sei in grado di ironizzare anche con .... i "dialoghi" fra i capelli!!! che fanno rumore... ed io lo so!
Ciao
Carla

Anonimo ha detto...

Dell'assurdità dell'orario avevamo già detto telefonicamente sabato. Correre in pista al mattino è assolutamente illogico e fuori dal mondo. Alle 13 un 10.000 poi... Un vero e proprio suicidio.
Inutile qualunque commento.
Tuttavia, pochi potevano sospettare che per gli ardimentosi superstiti ci sarebbe stato un inaspettato premio finale...
Errore piuttosto grossolano, a dire il vero, ma è pur vero che può capitare (ma molto raramente).
E' soprattutto la scelta iniziale che, dal mio punto di vista, non ci stava proprio e mi chiedo come mai si faccia spesso e volentieri il massimo per complicare ed imbruttire la competizione...

Un saluto.
Sat

Anonimo ha detto...

Scusate amici! …ma il nuovo settore tecnico della Fidal Abruzzo non doveva portare della frizzante vitalità e nuove competenze all’attività regionale?
Già altri hanno ben evidenziato la infelice scelta dell’orario di gara e relativi problemi annessi… era tanto difficile impegnarsi a mantenere la consuetudine di organizzare il C.d.S. di Corsa insieme alle Marche e l’Umbria come regolarmente si faceva negli anni passati?.

Donato Chiavatti

Anonimo ha detto...

Esatto.
Sarebbe stata la cosa più logica, anche e soprattutto nell'ottica di una valorizzazione della gara e di una maggior competitività della manifestazione. Tutti avrebbero potuto trovare un riferimento in corsa - cosa che invece non è stata possibile dato il differenziale in campo - in modo da poter ricercare il miglior risultato tecnico e cronometrico.

Chapeau al professor Chiavatti.
Sat

Enrico ha detto...

Meraviglioso.
I commenti che fioccano in questo Blog sono sorprendenti. Si ha l’impressione che in Abruzzo vi siano in giro strani Esseri, sicuramente provenienti da Marte, che pensano ancora che l’Atletica Leggera sia uno Sport interessante e che vada promosso ad ogni livello. Fortunatamente ci vorrà poco perché, come il Marziano di Flaiano, si abituino all’ambiente in cui sono capitati e si rendano conto che dell’Atletica non gliene frega niente a nessuno (tranne ai pochi che ne traggono stipendio) e che è opportuno che le sue riunioni siano organizzate dando meno fastidio possibile alla cittadinanaza, alle istituzioni pubbliche e private e agli altri sport.
Quanto ai fondisti nessuna comprensione: se alle 13:30 fa caldo si diano al nuoto. Le piscine sono fresche ed è anche più difficile sbagliare il conto delle vasche.

Henry George Wells

P.S.: La Marsica si chiama così per via dei marziani?

Marius ha detto...

Caro Enrico, noi dell'atletica, almeno qui in Abruzzo, siamo tutti marziani; anche quelli stipendiati lo sono. Marziani marsicani, marziani frentani, marziani pretuziani, marziani vestini, marziani peligni, marziani sabini... I nostri anziani dicono che oltre i confini dell'Abruzzo vi sia un pullulare di popolazioni alienomorfe pronte ad attaccarci e a ridurci in schiavitù. Somigliano agli esseri umani, anche se non sono così feroci...

saluti

Marius Pierre Boulle

conny ha detto...

Premesso ke la mia società organizzatrice non ha potere decisionale sull'orario, non era stato richiesto lo spugnaggio e prima della fine della gara due giudici di Pescara sono andati via perkè , così hanno deciso.
Caro H.G. Wells, noi marsicani, scusa te, ma non ci riteniamo marziani.
Spero ke dopo 30 anni di atletica, ci possiamo ritenere onesti estimatori dell'atletica.
prof.ssa Balsorio