lunedì 10 novembre 2008

Il vero successo

La vittoria è grande, ma ancora di più lo è l'amicizia. (Emil Zatopek)


Giornata intensa quella che si sta chiudendo. Sto per andare a nanna e non voglio sentir parlare di cronometri, risultati, tabelle d'allenamento & affini. Volevo scrivere qualcosa sull'essenza della pratica del running. Qualcosa di pedagogico, di morale, di. . . Poi ho trovato delle foto (in basso). Hanno il dono dell'"eloquenza sintetica". Chi vuol intendere, intenda ciò che vuole.
Notte a tutti.




8 commenti:

Anonimo ha detto...

IL primo grande successo è quello di capire ed apprendere i veri valori.
Lo sport in questo caso può essere un mezzo molto valido.
L'amicizia, il senso di lealtà, l'umiltà, il rispetto per l'avversario, nella sconfitta e nella vittoria sono valori fondamentali.
Da non dimenticare poi che lo sport, in particolare per i più giovani, deve rappresentare un modo per imparare a stare insieme, a socializzare, a confrontarsi, a crescere, per questo ritengo che l'importanza del gruppo sia di vitale importanza, senza di esso, non credo più che si possa parlare di sport.
Mi raccomando ragazzi tenete ben salde le stringhe!!!

Anonimo ha detto...

Bellissima la citazione introduttiva!
E se lo dice Zatopek...

Complimenti, ragazzi!
Continuate così! E godetevi questi momenti, perché allenarsi in gruppo, oltre a far crescere come atleti, è una cosa meravigliosa...

Saluti a tutti.
Da lontano, ma sempre vicino a voi
Sat

Anonimo ha detto...

Foto che parlano.
Ho conosciuto molte persone che hanno vissuto lo sport da ragazzi.
Oggi che sono adulti… hanno una marcia in più.
Caratterialmente diversi, più misurati, più tenaci, più positivi.
Sono testimone di amicizie, nate negli stadi, che ancora oggi durano.

E’ vero Sat, “da lontano…” !!!
Leggerti con regolarità mi fa dimenticare che non sei in terra d’Abruzzo.
A proposito… come faccio a seguire le tue performances adesso?
Ho notato che nel blog del Maestro Mario, sebbene di “opinioni aerobiche”, nessun atleta parla di se relativamente all’attività sportiva, agli allenamenti e alle proprie gare, (forse proprio questo lo fa particolare!).
Ma io “femmina curiosa sono” e mi piacerebbe sapere di te che divori l’asfalto delle strade lombarde!

Mi viene in mente, caro Mario, a proposito di atleti e riallacciandomi al tuo post di qualche giorno fa, che non leggo mai gli interventi dei runners che leggono il tuo blog.
Un esempio per tutti: in fondo ai post vedo una foto di un atleta che taglia il traguardo a braccia alzate… un mito nel nostro mondo…
Mi piacerebbe leggere un suo commento…Secondo te perché non scrive?

Ciao
Carla

Marius ha detto...

Cara Carla,

adesso leggi pure nel pensiero. A giorni dedicherò un post all'immenso Camillo Campitelli. Ecco, io farei girare lui per le scuole. Camillo è un significante totale, è la corsa nell'accezione più positiva e alta del termine. Il "long life running" è nella sagoma eterea ed eterna dell'umile Camillo (umile da humus, terreno; chi più saldamente legato al terreno, al suolo, di Camillo?)

Un'ultima cosa. "Opinioni aerobiche" è un blog podistico atipico, credo si sia capito. Mi somiglia un po'.

un salutone. mario

Marius ha detto...

... ah, dimenticavo! Camillo non scrive perché è un timido di prima categoria. Qualche giorno fa mi ha telefonato; siamo stati un bel po' a rivangare il passato "glorioso".

Con Camillo sto organizzando una pizzata. Mi piacerebbe lanciare l'idea di una blog-pizza, chi si unisce al gruppo?

notte notte. mario

Anonimo ha detto...

Camillo è Camillo... il solo e l'unico. Fra le tante qualità che gli appartengono c'è quella della umiltà, lui che potrebbe forse "tirarsela" un tantino, non trascende mai negli eccessi.
L'idea della pizza? Presa!
I muscoli che non dimentico mai di allenare sono quelli facciali, oltre che nei movimenti che promuovono la parola anche in quelli che sostengono la masticazione.
Il vero piacere, comunque,sarebbe incontrarvi.
Leggerti nel blog già mi fa sentire bene, se poi riesci anche a coinvolgerci davanti ad una pizza ti eleggeremo l'uomo dell'anno...
Ciao
Carla

Marius ha detto...

... è solo una pizza. Siccome una virtuale l'avevo già postata, allora...

un salutone. mario

Anonimo ha detto...

Grazie Sognatrice!

Quanto alle mie performances, non avrai problemi per ora, perché è ufficialmente riiniziata la preparazione invernale e penso proprio che aspetterò i cross per ridarmi alle gare.
In caso contrario, ti terrò aggiornata. Frattanto ti comunico che il 1° novembre ho vinto una gara qui nel pavese, forse l'unica classica rimasta da noi. La Broni-Cicognola, 6,5 km in salita. C'era giusto un articoletto su podisti.net.

Io credo che, a parte l'atipicità del blog id Mario, nessuno abbia voglia di raccontare i propri allenamenti per... non scoprire le carte!
No, scherzi a parte - anche se poi non ho detto una cosa totalmente fuori dalla realtà, come molti potrebbero confermare -, la verità è che se ognuno parlasse di sè, non ne usciremmo più. Ci sono molti forum in cui si parla di queste cose e nei quali ci si confronta su lavori e carichi, ma alla lunga diventa solo una seccatura.
Per quanto mi riguarda, mi alleno, faccio due riflessioni per conto mio, al massimo mi confronto col coach - ma spesso si tratta solo di un riepilogo settimanale (e al momento neanche quello! Giusto, Mario?) -, ma poi finisce lì.
Anche perché spesso si parla al campo di gare e allenamenti e parlarne ancora la sera sul web penso che mi potrebbe solo far abbandonare il blog...

Quanto a Camillo, che dire?
Ogni parola sembra quasi superflua.
Aspetto con impazienza il post di Mario, ma vorrei comunque spendere una parola anch'io su questo grande esempio di professionalità, intelligenza, passione e atletismo.
La cosa che colpisce di più, a parte la grandezza dell'atleta - 500 vittorie in carriera e tempi eccezionali su tutte le distanze del fondo e del mezzofondo -, è vederlo alla partenza di ogni gara con l'entusiasmo, l'intraprendenza, la tenacia, la combattività e, addirittura, la gioia di un ragazzino.
E' sempre emozionante stargli vicino in gara - sì, perché Camillo mi dà ancora parecchio filo da torcere, nonostante i quasi 20 anni che ci separano... - e da lui non si può che imparare, come da un maestro esperto e innamorato della materia che insegna.

Vorrei però aggiungere in ultima battuta - e poi toglierò finalmente il disturbo - che ho potuto apprendere molto anche da altre persone che quotidianamente frequentano il campo e che hanno fatto e continuano a fare cose egregie nell'atletica.
Senza offesa per nessuno, ma mi riferisco agli amici Paolo Coppa, Luigi D'Alimonte e Giancarlo D'Alessandro. Tutte persone eccezionali e con le quali è sempre un piacere poter condividere anche pochi chilometri di allenamento.

Saluti a tutti.
Sat

P.S.: ovviamente mi prenoto fin d'ora per la prossima pizza, quando anch'io potrò prendervi parte...