tag:blogger.com,1999:blog-5261042886681759615.post4208097819791678594..comments2023-09-09T04:44:15.564+02:00Comments on Opinioni aerobiche: il blog di Mario de Benedictis: Uno di noiMariushttp://www.blogger.com/profile/14168936395671400769noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5261042886681759615.post-91816691191038206552011-02-26T19:23:19.552+01:002011-02-26T19:23:19.552+01:00Anch'io volevo la mia copia di "Con le al...Anch'io volevo la mia copia di "Con le ali ai piedi" firmata...<br />Mi vengono sempre i brividi quando ripenso alla descrizione degli ultimi chilometri di gara, in cui il Baldo dice - non ho il libro a portata di mano, ma il concetto è grosso modo questo - che guardava sulla moto della polizia e vedeva parziali da 2'45"/2'46" al km e pensava: "non mi volto nemmeno, tanto a questa velocità sono imprendibile". <br />Impagabile!<br /><br />Ad ogni modo, ho molto apprezzato l'immagine dell'atletica dei "baroni" e l'accostamento al mondo universitario: mi sembra parecchio calzante per descrivere la situazione attuale (o almeno quella vista fino al recente passato).<br />Baldini ha fatto capire a chiare lettere che la sua collaborazione al progetto della federazione è condizionata al raggiungimento di obiettivi importanti, che vanno intesi non tanto nel senso di scoperta e addestramento di un nuovo campione (o almeno, non solo in questi termini, visto che la nascita e la crescita di un altro campione olimpico non ci dispiacerebbe affatto), ma come crescita, sviluppo e rinnovamento dell'ambiente e del settore.<br />Perdere anche un testimonial d'eccezione come lui potrebbe segnare la definitiva sconfitta del movimento.<br />Speriamo non sia così.<br /><br />Un saluto.<br />Sat<br /><br />P.S.: complimenti per l'intervento, Marius!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5261042886681759615.post-37587795122649609632011-02-21T08:46:11.088+01:002011-02-21T08:46:11.088+01:00è proprio vero che la federazione degli altri è se...è proprio vero che la federazione degli altri è sempre più verde.<br />la visione di Stefano sul mondo dell'italrugby è oltremodo ottimistica: la realtà è che i settori giovanili si sono sviluppati, e anche qui ci sarebbe da discutere, NONOSTANTE la federazione e la nazionale stenta in campo internazionale GRAZIE alla federazione.<br />si dimentica troppo spesso che l'italrugby è entrata nel 6 nazioni grazie ad una squadra eccezione, cioè quella che conferma una regola, che era frutto di un movimento che partiva da un Progetto Scuola (allora coinvolgeva elementari e medie) di larghissimo respiro. abortito il Progetto Scuola per allontanare i personaggi scomodi alla dirigenza si partiva con le Accademie (polo di eccellenza? quasi...) che dopo 5 anni di vita hanno prodotto una nazionale U20 in grado di perdere contro i pari età inglesi come nemmeno negli anni '80 del secolo scorso. il respiro è diventato corto e un allenatore lo si cambia nemmeno fosse una t-shirt fashion: si cerca il miracolo senza lavorare, senza pensare che di talenti non ne abbiamo e che invece abbiamo bisogno di tanti onesti operai con cui poter lavorare con programmazione di anni.<br />lasciamo perdere poi il discorso sulla promozione mediatica.<br />non è un problema di specialità: è un problema italiano.<br />tutti i livelli sono asfissiati da personaggi che con un briciolo di potere si ergono a padri padroni, proprietari di tutto e depositari del divino.<br />ma che se ne andassero a f#@]!!<br />se devo sciegliere al rugby ufficiale della federazione preferisco il rugby di una piccola società che non arriva a 15 giocatori e che viene obbligata a giocare in contemporanea con la nazionale maggiore e che fatica e suda nonostante tutto con gioia.<br /><br />scusate lo sproloquio<br /><br />:)<br />gAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5261042886681759615.post-8835708464822014062011-02-19T14:42:04.455+01:002011-02-19T14:42:04.455+01:00Ottimo intervento Mario...Oggi i tempi sono quelli...Ottimo intervento Mario...Oggi i tempi sono quelli che sono, non sono belli per niente...e non è bello fare niente...è già tanto, credo, che si possa fare quello che si sta facendo...non sono gli anni Settanta, né Ottanta, tantomeno i Novanta...Siamo nel 2011...e come ho scritto altrove il futuro è alle nostre spalle...<br />un abbraccio a tutti<br />e soprattutto ai tuoi meravigliosi atleti!<br />PaoloPaolo Dell'Elcehttps://www.blogger.com/profile/14706726129997384741noreply@blogger.com